Il lago di Endine si allunga sul fondo della Val Cavallina a circa 340 metri di altitudine, tra le Prealpi bergamasche, ed è raggiungibile in un'oretta di macchina dalle porte di Milano e in un po' più di mezz'ora da Bergamo. Il centro principale della parte meridionale del lago è Monasterolo del Castello, che protende sul mare un promontorio con un bel parco pubblico. Se si vogliono evitare i parcheggi a pagamento (peraltro di prezzo modico, 1 euro all'ora), proseguendo sulla provinciale 76 che costeggia il lato occidentale del lago si trovano altri punti di accesso, segnalati, con piazzole di parcheggio gratuite e facile accesso alle sponde e all'acqua attraverso piccole spiaggette (spesso occupate da pescatori, anche con tende e batterie di canne). Il lago, dalla forma più o meno di un boomerang, ha un perimetro di 14 chilometri e si presta bene quindi ad un'escursione in canoa di una giornata. Le acque rispecchiano il verde della vegetazione che ricopre le alture circostanti e la loro buona qualità permette la balneazione; però sono molto torbide e rendono impossibile rendersi conto ad occhio della profondità. La navigazione in canoa o kajak può avvenire in tutta tranquillità perché è vietata quella di natanti a motore. Le sponde sono in gran parte costeggiate da canneti, dove trovano rifugio uccelli acquatici (anatre, svassi, gallinelle, aironi) e bisce d'acqua (ne abbiamo avvistato una che nuotava abilmente nel lago). Su entrambi i lati però, a pochi metri dalle sponde, corrono da una parte la provinciale 76 e dall'altra la statale 42, per cui le rive sono densamente antropizzate; non si ha mai quindi la sensazione di essere soli nella natura, a causa della presenza di case isolate e villette, paesi, spiagge, rumori delle auto, voci. In compenso in diversi punti è possibile lo sbarco su spiaggette sassose o erbose, spesso attrezzate con panchine, aree pic nic con tavoli e panche, ecc. Abbiamo visto che si affittano pedalò; non escludiamo che si noleggino anche canoe e kajak, ma non ne abbiamo visti.
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Se volete togliervi la soddisfazione di una pagaiata ad alta quota, ecco quello che potrebbe fare al vostro caso. Non siamo più propriamente in Lombardia: il lago di Sils (in tedesco Silsersee, in romancio lai da Segl, in italiano pure lago di Siglio) si trova infatti nell'alta Engadina, in Svizzera, nel cantone dei Grigioni, ed è il primo di una serie di laghi e laghetti (seguono nell'ordine Silvaplana, Champferersee, Sankt-Moritz) che si susseguono lungo la valle lungo il corso dell'Inn. Una volta raggiunta Chiavenna, bisogna quindi percorrere tutta la stupenda Val Bregaglia, in maggior parte già svizzera, seguendo le indicazioni per Saint-Moritz fino al muro di tornanti (ma con strada ampia e ben tenuta) che porta fino al passo del Maloja, a quota circa 1800 metri. Incrociati i luoghi che ricordano la presenza di artisti come Giacometti e Segantini, si continua oltre il paese, seguendo la strada. Poco dopo, in località Capolago, si può parcheggiare in un piccolo parcheggio gratuito a sinistra della strada, oppure scendere per qualche centinaio di metri lungo la carrozzabile del Plaun Cuncheta che costeggia la sponda del lago, fino ad un altro piccolo parcheggio in corrispondenza dell'inizio dei sentieri. Qui, alla propaggine sudoccidentale del lago, la più vicina all'Italia, si trovano comodi punti di accesso all'acqua, con sponde erbose dove allestire la canoa e accesso agevole. Il panorama intorno al lago è molto suggestivo. Nelle belle giornate il cielo è terso e limpido, l'acqua di un azzurro intenso e intorno, le coste ingentilite dal rosa dei fiori di epilobio, al di sopra dei versanti coperti o fino ad una certa quota punteggiati di conifere, si alzano le nude cime rocciose che arrivano a sfiorare e superare i 3000 metri. Superato sulla destra il gruppo di case di Isola, il lago quasi a metà si restringe da ambo i lati per allargarsi poi di nuovo stendendosi in profondità verso l'abitato all'altro capo del lago, Sils-Maria (frequentato anche da Nietzsche – che lo definì “il posto di gran lunga più confortevole della terra” - e che dà il titolo ad un film di qualche anno fa interpretato da Juliette Binoche e Kristen Stewart, che si svolge proprio qui), da dove si protende una stretta penisola. Nel lago ci sono anche un isolotto e un paio di scogli. Sulla sinistra corre la frequentata strada n. 3 verso Saint-Moritz, mentre lungo la sponda destra si svolgono sentieri e anche una carrozzabile (d'inverno usata per lo sci di fondo), con diversi punti di approdo: in uno di questi sono presenti anche tavoli e panche per fermarsi per il picnic, un prato per prendere il sole e una toilette. Il lago si vanta di avere la linea regolare di navigazione più alta d'Europa, ma a parte il battellino che collega il lago da un capo all'altro non sarete infastiditi da altre imbarcazioni a motore. L'escursione vale la pena, ma bisogna ricordarsi che si è a 1800 di metri d'altezza - quindi può fare decisamente fresco anche in piena estate - e che la valle è spesso percorsa dal vento (più che da canoe e kajak il lago è quindi in realtà percorso da saettanti windsurf): occorrono quindi un abbigliamento adeguato, giubbotto salvagente e crema solare ad alta protezione. Nella categoria "Canoa" qui a lato trovi altre destinazioni e la nostra guida per la scelta di una canoa o di un kajak gonfiabili. Benché sia una un'insenatura incuneata nella sponda nordorientale del lago di Como (tra Colico e Dervio), la baia di Piona è spesso definita “laghetto” in quanto è molto raccolta e chiusa tra le propaggini della costa. E' un buon posto per una breve escursione in canoa: il laghetto ha più o meno la forma di un piede di profilo, dove il collo corrisponde all'apertura verso il lago aperto. Si può fare il periplo della baia in un paio d'ore, oppure, se si vuole, avventurarsi oltre la baia verso il lago. Il panorama è pregevole, con intorno alture verdeggianti o cime di nuda roccia; di fronte all'imboccatura si vedono sull'altra sponda i paesi di Gravedona e Domaso, mentre la lunga penisola dell'Olgiasca che chiude il lato occidentale della baia ospita la romanica abbazia di Piona (da visitare, seguendo la tortuosa strada sulla penisola), di origini cistercensi, che conserva un bel chiostro e resti di affreschi medievali di stile bizantino. Vista dalla canoa, la punta della penisola, di pertinenza dell'abbazia, è coperta da prati, alberi ornamentali e da frutto e da vigneti, mentre al di là del recinto la vegetazione è spontanea e selvaggia, con una grande varietà di essenze. Pensavamo che la conformazione della baia la mettesse al riparo dai venti e dalle onde, ed in effetti è così, ma facendo il nostro giro in una giornata nuvolosa e ventosa abbiamo constatato che la brezza penetra comunque nella baia, forse dalla forcella alla base della penisola, e l'acqua si muove, anche se meno che nel lago aperto. Il lago e la baia sono molto frequentati anche da natanti a motore, con il conseguente moto ondoso. Per raggiungere la baia in macchina, si raggiunge Colico, la si attraversa in direzione sud (arrivando dalla statale 36, dalla Valtellina o dalla Val Chiavenna) fino a trovare le indicazioni per Piona; al bivio che propone da una parte l'abbazia e dall'altra il lago e le spiagge si segue ovviamente quest'ultima direzione, svoltando a destra, quindi si superano un paio di campeggi affacciati sul lago. A questo punto o si parcheggia sulla strada, se si trova posto, a breve distanza dalla sponda, oppure si svolta a sinistra fino a trovare un comodissimo parcheggio a solo qualche metro dalla spiaggia (le tariffe sono di 5 euro per tutta la giornata – compreso un buono che dà diritto a una bottiglietta d'acqua, a un ghiacciolo o a un caffè al chiosco della spiaggia -, 3 euro dopo le 15, oppure di 1 euro all'ora). La spiaggia è costituita da un bel prato alberato che costeggia il laghetto, comodissima per tutte le operazioni di allestimento/disallestimento della canoa e per il relax prima o dopo l'escursione. L'acqua bassa permette un'entrata molto agevole. Il Kiosko affitta anche kajak rigidi, al costo non precisamente economico di € 7,50/a persona/all'ora. Nella categoria "Canoa" qui a lato trovi altre destinazioni e la nostra guida per la scelta di una canoa o di un kajak gonfiabili. La guida di Into the Wonderland per la scelta e l'acquisto di una canoa gonfiabile |
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Dicembre 2023
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