Il lago di Lugano (o Ceresio, se vi piace italianizzarlo un po’ di più), non è propriamente un laghetto, essendo parecchio esteso e di conformazione assai articolata e irregolare, ma quello che vi proponiamo è di scoprirne un piccolo angolino, una propaggine anzi, che però può dare qualche soddisfazione per un giro in canoa o kajak. Noi ci siamo infatti imbarcati a Lavena Ponte Tresa (in territorio italiano, ma vicinissimo alla frontiera di Ponte Tresa), all’estremità occidentale del lago (più o meno a nord di Varese), e precisamente nel canale che collega il lago vero e proprio da un’ulteriore invaso di forma più o meno circolare più a ovest e nello stesso tempo divide il territorio italiano da quello svizzero. Abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio gratuito (sulla strada che collega Lavena a Porto Ceresio si trovano le indicazioni per il lago) e siamo partiti dall’imbarcadero sul canale (un altro comodo punto d’accesso sarebbe un po’ più avanti nella spiaggia erbosa - del camping), vicino ad alcuni gradevoli ristoranti-pizzerie dove ci si può fermare per pranzo o cena. Il canale corre tra una passeggiata pedonale che parte dal centro del paese e l’altura di fronte, già in territorio elvetico, con pareti rocciose a strapiombo e bei giardini privati con magnifici palmeti ai suoi piedi. Il canale è percorso da numerosi mezzi a motore, che però devono rispettare severi limiti di velocità e non costituiscono quindi un problema per i canoisti. Dirigendosi a ovest (a sinistra quindi del punto d’imbarco) si arriva in brevissimo al laghetto chiuso che dicevo, le cui coste sono in parte svizzere. Le sponde sono molto antropizzate; nel paese di Agno c’è un bel lido organizzato sul lago. Prendendo invece la destra si arriva al lago vero e proprio, con un panorama più aperto, canneti e boscaglia lungo le sponde e (soprattutto sulla sponda sinistra) qualche punto dove sbarcare per fare un bagnetto più o meno in solitudine (la riva è in realtà percorsa da un sentiero nascosto tra gli alberi). Qui bisogna fare i conti con i motoscafi che sfrecciano ad alta velocità provocando il relativo moto ondoso.
Durante il giro, oltre ai pesciolini che guizzano fuori dall’acqua e agli uccelli acquatici (gabbiani, gallinelle, svassi, anatre, aironi cinerini, ecc.) si può osservare anche qualche rapace calare in pesca dalle rocce della rupe di fronte. Continua a pagaiare sui laghi di Oggiono e Annone, Pusiano, Garlate e del Segrino e su quelli di Novate Mezzola e di Monate Clicca sulla categoria "Canoa" nella colonna di destra per altri suggerimenti di itinerari, ma anche se vuoi sapere cosa bisogna guardare se stai pensando di acquistare una canoa o un kajak gonfiabile.
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Dicembre 2023
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