Il Museo di Arte Urbana AumentataAbbiamo girato diverse città europee in cerca di murales e di graffiti (Valencia, Cannes, Lione, Berlino, Sesto San Giovanni...) e ci sembrava che da questo punto di vista Milano fosse una scena un po' povera per la street art. A farci ricredere e a toglierci da una colpevole ignoranza è arrivato lo splendido progetto di MAUA, museo di arte urbana aumentata. Coinvolgendo abitanti dei quartieri, studenti, fotografi, associazioni, realtà no profit, il progetto, grazie al “Bando alle periferie” del Comune di Milano, ha censito, fotografato e mappato oltre 160 opere di street art in cinque aree periferiche milanesi: Giambellino- Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di mare, Niguarda-Bovisa e QT8-Gallaratese. L'operazione si è spinta oltre, aggiungendo creatività a creatività: i ragazzi partecipanti al progetto, dopo workshop di formazione, si sono trasformati in digital artist: partendo dalle opere dipinte sui muri, hanno realizzato delle animazioni digitali visibili scaricando l'app Bepart sul proprio cellulare o tablet e inquadrando l'opera. Bepart propone ora un attività di visite guidate nei vari quartieri con un costo di 12 euro a partecipante durante i quali, a piedi o utilizzando i mezzi pubblici, si girano le strade della città lungo itinerari che portano a scoprire opere altrimenti difficilmente rintracciabili, nascoste in strade periferiche e poco frequentate. Oltre alle singole opere si incontrano anche estese hall of fame, delle vere e proprie gallerie (o musei) a cielo aperto dove si allineano in modo suggestivo intere sequenze di dipinti. Scoprirete una Milano nascosta e inaspettata piena di fantasia, creatività e colore e può darsi che sarete indotti a pensare che l'autentica arte contemporanea si trovi per strada più che nelle astratte elucubrazioni esposte nei musei. Per quanto ci riguarda, noi pensiamo già che l'iconografia della contemporaneità sia quella dei graffiti, e che gli studiosi del futuro capiranno di più dei nostri anni esaminando la memoria di questi segni grafici piuttosto che certe astruse e solipsistiche opere da museo. Il tourNoi abbiamo partecipato a una prima pionieristica visita guidata nell'itinerario denominato “Padova”, accompagnati dalla critica d'arte Chiara Canali e da Giovanni Franchina e Joris Jaccarino di Bepart. Per un tour a piedi durato oltre tre ore, la giornata prescelta si è rivelata ideale, in piena tempesta perfetta, con vento gelido, nevischio e temperatura rigidissima. All'appuntamento si sono presentati, comprensibilmente, metà degli iscritti, equipaggiati come per una spedizione polare. Il percorso seguito è andato dalla fermata Sondrio della metropolitana, costeggiando la stazione centrale, incrociando il Naviglio Martesana, con una deviazione verso il Leocanvallo, per andare poi a incrociare il viale Monza proseguendo in direzione via Padova. A parte l'area del Leocanvallo, che conoscevamo già, il tour è stata l'occasione per scoprire nuove opere (tra cui quelli “animate” di Krio, Sfiggy + Ale Puro, Raptuz, Hombre Suk, Mr Di Maggio, HNRX, Irwin, Sef.01 + Hadok), ma soprattutto due notevoli hall of fame, rispettivamente in via Zuretti (su un edificio retrostante c'è perfino un murales dipinto con tecnica 3D) e un lungo tratto di via Pontano sotto il tratto sopraelevato di ferrovia che scavalca viale Monza. Qui, su muri messi a disposizione di writers, graffitari e muralisti da parte del Comune di Milano, lungo la strada e sotto i ponti, decine di artisti hanno composto una straordinaria sfilata di opere, realizzate con stili anche molto differenti gli uni dagli altri. Mentre Chiara Canali illustrava la nascita e l'evoluzione della street art, gli stili, i temi, le tecniche utilizzate dai vari autori, soddisfacendo la curiosità dei partecipanti, noi tutti eravamo impegnati, oltre che a guardare e ad ascoltare, a fare fotografie e ad animare i dipinti con l'app scaricata sui cellulari (quando il freddo eccessivo non li mandava in crash...). Il catalogoLe opere elaborate sono riprodotte su uno splendido catalogo edito da Terre di mezzo: anche il catalogo ha il dono dell'interattività e inquadrando le pagine con il vostro cellulare vi potrete godere una cinquantina di immagini animate stando comodamente a casa vostra. Il catalogo è introdotto da Chiara Bernasconi, assintant director in digital media al MoMA di New York e raccoglie saggi e singole schede sui quartieri, sulla street art milanese e sulle singole opere. Costa 12 euro e mezzo, e vi assicuriamo che è un prezzo esageratamente basso per un volume veramente veramente bello.
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Dicembre 2023
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