Lago di Novate Mezzola A poco più di un ora da Milano (province di Como e Sondrio) Dalla statale 36 seguendo le indicazioni per il lido di Novate Mezzola (The Beach, dotato di bar, stabilimento balneare, dj-set, campi di beach-volley), si raggiunge una spiaggia con un comodo parcheggio. Questo lago circondato dalle montagne è particolarmente bello. A noi piace partire dalla spiaggia di Novate e raggiungere la riparata spiaggetta di san Fedelino (quando non è sommersa dalle acque se l’invaso è al culmine) dove sembra veramente di essere lontano dalla civiltà! Il paesaggio in quest’angolino è infatti piuttosto selvaggio: rupi di roccia a strapiombo, il bosco alle spalle, il canneto a fianco, rovi che in stagione offrono more dolci, e l’acqua che riflette tutte le sfumature di verde della vegetazione. Unico manufatto, un piccolo molo per le barche dove attracca un piccolo traghetto che porta qualche visitatore dall’agriturismo di Novate, perché a qualche minuto di cammino si può visitare (il sabato e la domenica pomeriggio: ricordatevi qualche vestito e 1 euro a testa per l’ingresso) un tempietto romanico in pietra grezza, con all’interno resti di affreschi dipinti intorno all’anno 1000, cioè quasi trecento anni prima che Giotto andasse a bottega da Cimabue. Al tempietto si può arrivare anche direttamente in canoa, risalendo il fiume Mera in un contesto suggestivo. Stupenda anche una piccola insenatura provvista di spiaggetta di sassi e ghiaia formata da una cascata che cade dalle rocce sovrastanti tra la vegetazione subito alle spalle. Si raggiunge solo con imbarcazioni (il punto di partenza più vicino, sulla sponda opposta, è Verceia) e perciò è un angolo tranquillissimo (dove peraltro ci è capitato, in una sola giornata estiva, di incontrare svizzeri, tedeschi, cechi, un gregge di capre e una californiana!): vi sembrerà di essere in Laguna Blu (anche se l'acqua ovviamente è verde). Per gli amanti dell'arrampicata, una fune permette di raggiungere la sommità della cascata. A valle il lago confina con il pian di Spagna, una zona umida dove l’Adda sfocia nel lago di Como a nord di Colico, che ospita molti uccelli di passo. Anche in questo caso il lago, se si è pronti a pagaiare per qualche ora, si può girare tutto in giornata; ma occorre fare attenzione alla breva, una brezza pomeridiana che tra le 2 e le 6, soffiando dalle montagne e increspando le acque del lago, può rendere il ritorno più difficoltoso del previsto. In questo caso un punto di partenza può essere Dascio (dalla statale 36 si devia a sinistra in direzione Sorico-Gravedona e immediatamente dopo il ponte sul Mera si prende la strada bassa a destra per Dascio-S. Fedelino), dove si trovano anche kajak a noleggio. Da qui si risale il fiume costeggiando la parte nord della riserva naturale del Pian di Spagna, con la possibilità di osservare un grandissimo numero di uccelli, e si entra poi nel lago vero e proprio aggirando il Sasso di Dascio. Su questo lato del lago ci sono alcune ville in stile rustico, ma nessuna strada. Costeggiando la scogliera rocciosa e scoscesa si raggiunge la spiaggia della cascata e in fondo al lago San Fedelino. Ma attenzione a non sottovalutare la breva: praticamente in qualunque punto del lago vi troviate, nel pomeriggio il ritorno è controcorrente e controvento (perfino il Mera scorre in senso contrario!): noi con la nostra gonfiabile, in una serena giornata di agosto, ci siamo trovati in grande difficoltà, non tanto per le onde quanto per le raffiche di vento che rendevano molto difficoltosa l'avanzata. Un'altra variante per un giro in canoa sul lago di Novate può essere la risalita al Pozzo di Riva: un invaso di forma più o meno circolare che si trova qualche centinaio di metri più a nord del lago principale. Dopo qualche tentativo infruttuoso, grazie alle indicazioni di un altro canoista, abbiamo scoperto che dalla spiaggia di Campo (v. post precedente), dopo aver imboccato il ramo del Mera più vicino (sulla destra guardando verso nord), si può imboccare un canale la cui apertura si trova un centinaio di metri più avanti, sulla destra, seminascosto dalla canne. Il canale è abbastanza largo e percorribile agevolmente. Malgrado ci troviamo in una zona fortemente antropizzata, il percorso presenta dei tratti abbastanza suggestivi, tra la vegetazione con le numerose ninfee gialle sull’acqua, i canneti, gli alberi d’alto fusto sulle sponde e le montagne della Val Chiavenna a fare da scenografico sfondo. Lungo il canale si incontrano gallinelle, svassi, anatre, cigni e in prossimità del Pozzo un’intera colonia di aironi cinerini. Attenzione ai fondali, soprattutto nell’ultimo tratto verso il laghetto, che in alcuni periodi possono diventare molto bassi con relativo pericolo di incagliamento. Dopo il giro del laghetto (quasi sicuramente ci sarete solo voi e gli uccelli), si ritorna per lo stesso percorso. Dopodiché, con un solo quarto d'ora di macchina potete raggiungere la piacevole città di Chiavenna: centro storico, crotti, pizzocheri, brisaola, vino bono e scola de umanità (parole di Leonardo da Vinci...). Lago di Monate A un’ora abbondante da Milano, con rischio traffico soprattutto la domenica pomeriggio sulla A8 (provincia di Varese) Si segue l’autostrada A8 fino all’uscita Sesto Calende-Vergiate, seguite subito le indicazioni per Milano ecc. e trovate presto le indicazioni per il lago che vi fanno girare a sinistra. Quando siete in zona seguendo le indicazioni per il campeggio trovate il nostro punto di appoggio e di partenza preferito, sulla sponda meridionale: un grande parco parrocchiale affacciato sul lago, con alberi secolari, aree attrezzate per il pic nic, prati e ortensie blu in fiore. L’ingresso costa pochi euro, ma è un posto davvero piacevole, ovviamente affollato (anche molto) nelle domeniche estive. Lungo le sponde si trovano altri accessi al lago, anche in corrispondenza di un paio di stabilimenti balneari attrezzati. Il lago di Monate si trova in una zona molto verde e ricca di specchi d’acqua: a dominare è il lago Maggiore, ma vicino si trovano anche i laghi di Comabbio e di Varese. Il lago è anche un sito archeologico, visto che già nell’800 vennero trovati resti di villaggi palafitticoli. Il lago di Monate risulta regolarmente balneabile nei bollettini annuali, per cui oltre che remare sulla superficie è possibile immergersi anche per un bagno ristoratore. Con un minimo di buona volontà si può girare tutto il lago in giornata. Ci sono diverse zone con colonie di ninfee e molte belle case e giardini pieds-dans-l’eau, come dicono i francesi. Vista la presenza di stabilimenti balneari, capita di incrociare altre canoe, materassini e pedalò (ma non barche a motore che sono proibite sul lago), ma non si può certo parlare di traffico intenso. Continua a pagaiare sui laghi di Oggiono e Annone, Pusiano, Garlate e del Segrino e sul lago di Lugano...
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Dicembre 2023
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