Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. (Agostino d’Ippona)
Le gite migliori sono quelle che ti riportano a casa per pranzo (Sally Brown)
Cominciamo dunque da qui, mettendo insieme una citazione da Sant’Agostino (che non ho mai letto, anche se le Confessioni mi hanno più volte tentato), che fa del mondo un testo da leggere ed interpretare, e del viaggio un doveroso processo conoscitivo ed ermeneutico, e un’altra di quella piccola conservatrice sorella di Charlie Brown, per la quale la durata di un viaggio per essere apprezzabile non deve mai oltrepassare il momento in cui ci siede a tavola, con i propri familiari, nella propria casa, a mangiare i cibi ai cui sapori siamo da sempre abituati. Perché, inutile nasconderselo, siamo turisti, non viaggiatori. O, al massimo, metà e metà. Perché il mondo ci piace scoprirlo da soli, senza pregiudizi, senza journey planner o tour operator e magari senza itinerari prefissati in tutto e per tutto; perché non andiamo a mangiare nei ristoranti italiani all’estero e perché non amiamo gli stereotipi; perché a volte ci piace perderci nel viaggio, e non ricordarci quando è iniziato e quando finirà. Ma, sapendo che presto o tardi torneremo a casa, a mangiare le solite cose nei soliti piatti. Per l’ora di pranzo, o giù di lì.
Kit Moresby: Tunner, we're not tourists. We're travelers. Tunner: Oh. What's the difference? Port Moresby: A tourist is someone who thinks about going home the moment they arrive, Tunner. Kit Moresby: Whereas a traveler might not come back at all. Tunner: You mean *I'm* a tourist. Kit Moresby: Yes, Tunner. And I'm half and half. (The Sheltering Sky – Il te nel deserto, di Bernardo Bertolucci, tratto dal romanzo di Paul Bowles)
I viaggi di Mauro e Alessandra Mauro e Alessandra hanno viaggiato in tutte le regioni italiane (tranne, a dire il vero, il povero Molise...) e in oltre 50 Paesi stranieri. Sono stati quasi tutti viaggi autonomi, spesso soli, a volte con amici. Non crediamo nella mistica del viaggio né alle sue retoriche, eppure viaggiare ci piace molto, lo facciamo tutte le volte che possiamo e riusciamo, e in definitiva pensiamo che viaggiare renda delle persone migliori. Apre la mente, ti permette di vedere la bellezza, ti avvicina agli altri e te li fa sentire meno alieni e stranieri. La nostra filosofia di viaggio è venuta da sé e ci rispecchia: cerchiamo di essere sempre rispettosi dei luoghi e delle persone, spesso utilizziamo i mezzi pubblici, mangiamo quello che si mangia nel paese che visitiamo (le volte in cui siamo stati in ristoranti italiani all'estero si contano sulle dita di una mano; ma quasi altrettanto rare sono le volte in cui mangiamo in ristoranti stranieri in Italia), se possiamo cerchiamo di parlare con le persone. Ci ricordiamo sempre di essere degli ospiti, e non degli esigenti e pretenziosi consumatori di luoghi e persone...
Coordinate di viaggio
Il punto più a NORD dove siamo stati è SAVUKOSKI (Lapponia, Finlandia), lat. 67° north Il punto più a SUD dove siamo stati è ST. LUCIA (KwaZulu Natal, South Africa), lat. 28° south Il punto più a OVEST dove siamo stati è SAN FRANCISCO (California, Usa), long. 122° west Il punto più a EST dove siamo stati è GILI TRAWANGAN (Lombok, Indonesia), long. 116° east Il punto più BASSO dove siamo stati è sulle coste del MAR MORTO (Giordania), circa 400 m. sotto il livello del mare Il punto più ALTO dove siamo stati è il PASO DE PATOPAMPA (Perù), 4910 m. sopra il livello del mare Abbiamo quindi attraversato il Circolo polare artico, il Tropico del Cancro, l'Equatore, il Tropico del Capricorno.
Abbiamo visto... uno stormo di fenicotteri rosa in volo sopra di noi sul lago Titicaca (Perù); un branco di delfini fare uno spettacolo da acquario davanti a noi, su una spiaggia deserta (tranne che per le scimmie e un antilope) del Sudafrica; le balene emergere al largo della costa sudafricana; uno spettacolo di fulmini nel cielo di Trinidad (Cuba) (ma uno forse ancora più intenso al Carroponte di Sesto San Giovanni); una distesa infinita di leoni marini e foche nella Walvis Bay, immersi in una puzza intollerabile e nel frastuono dei richiami, mentre gli sciacalli dalla gualdrappa si aggiravano cercando le prede più indifese (Namibia); i granchi rossi giganti attraversare la strada da Maria la Gorda tornando dal mare al crepuscolo (Cuba); le mura di Babilonia nel Pergamomuseum di Berlino (Germania); le piante più vecchie del mondo nel deserto del Namib (Namibia); l’automobile crivellata di proiettili nel cortile della casa di Pancho Villa a Chihuahua (Mexico); i ballerini svenire come birilli per il caldo e la fatica durante un’esibizione folkloristica a San Luis Potosì (Mexico); il cratere di un meteorite sull’isola di Saaremaa (Estonia); il castello di Bran che ha ispirato il Dracula di Bram Stoker (Transilvania, Romania); la missione spagnola con la piazza intatta (ma senza campanile!) in cui si svolgono scene cruciali de La donna che visse due volte, a San Juan Bauptista (California); l’albergo dove si svolge La conversazione di Coppola a San Francisco (California); la casa natale di Freddy Mercury a Stone Town (Zanzibar, Tanzania); cicogne sui tetti e processioni di incappucciati il Venerdì santo a Segovia, in una giornata nevosa (Spagna); le cascate dell’Aqua Fraggia completamente ghiacciate (Piuro); colonie di sule sull’Ile de Bonaventura (Canada) e di pulcinelle di mare sull’isola di Staffa (Scozia); il John Ford Point nella Monument Valley e il Zabriskie Point nella Death Valley (Arizona); l’alba e il tramonto sul Grand Canyon (Arizona); un micino che guardando un uccellino appollaiato sulla stele di un cimitero ottomano tentava di imitarne il cinguettio... (Istanbul); immense stellate nel cielo degli antipodi amazzonici (Perù); la cometa di Hale-Bopp in navigazione in Adriatico verso la Grecia; Giove e le sue lune da un telescopio da una piazza di Guanajuato (Mexico); un barbecue privato al fiume, con nativi americani in costumi tradizionali (rielaborati), con canti e danze, a Chimayó, praticamente senza turisti in giro... (New Mexico); una signora che contende una banana ad una scimmia ladra in un’area picnic del Krueger Park (Sudafrica); una tempesta di sabbia a Pisco (Perù); il ritrovo delle bande di mariachi in Plaza Garibaldi a Città del Mexico (Mexico); il santo Graal... (cattedrale di Valencia)....................................
Abbiamo...; sorvolato il San Lorenzo in idrovolante mentre i dugonghi (?) sfilavano nel fiume sotto di noi (Quebec, Canada); fatto una colazione gourmet in un B&B economico in una casa d’epoca a Trois Rivieres (Quebec, Canada) cambiato una gomma bucata mentre una leonessa si aggirava nei dintorni, nell’Etosha Park (Namibia); visto la parata aerea, le parate di terra e i fuochi d’artificio per il 50° anniversario dell’indipendenza di Singapore dalle terrazze dell’Altitude, tra i grattacieli e il Mar Cinese punteggiato dalle mille luci delle navi alla fonda; bevuto cocktail al suono di un’orchestra swing all’ultimo piano del Top of the Mark a San Francisco e pisco sour guardando lo skyline notturno di Lima; fatto la spola in volo tra Singapore e Bali e viceversa mentre un vulcano in eruzione ci impediva di atterrare (Singapore-Indonesia); dato la caccia al buio con la torcia elettrica ad un anaconda sulla sponda di un fiume in Pantanal (Brasile); fatto il bagno in mezzo ai leoni marini selvaggi all’isola Espiritu Santu al largo della Baja California (Mexico); assistito ad un rito voodoo in una favela di Salvador de Bahia (Brasile); guardato gli occhi degli alligatori illuminati dalla pila sulle sponde del Madre de Dios (Perù); ascoltato i Pooh dalla radio su un’isola del Madre de Dios nella foresta amazzonica (Perù); tenuto in braccio e coccolato scimmiette e koati selvatici sulla Isla de los Monos (Perù); lottato per il possesso della nostra stuoia contro una mucca golosa all’Alpe Motta (Madesimo); fatto il bagno di sera nelle piscine termali all’aperto di Chivay, a 3635 m. di altezza, circondari dalle cime innevate (Perù); sorvolato in aeroplanino le linee di Nazca (Perù); sfiorato le cascate di Niagara sulla Maid of the Mist (Ontario, Canada); salvato un pipistrello semicongelato a Sesto San Giovanni; scalato la duna 45 di Sossusvlei (Namibia); nuotato nella barriera corallina nel Mar Rosso (Egitto, Giordania), nel Mar dei Caraibi (Cuba, Mexico), nell’Oceano Indiano (Mauritius); offerto passaggi sulla nostra auto a noleggio (sulla quale viaggiavamo in quattro) ad almeno una trentina di autostoppisti lungo le strade di Cuba; suscitato il disprezzo degli uomini e l’approvazione delle donne facendo il bagno in slip e bikini nel Mar Morto in una spiaggia per locali (Giordania); attraversato in auto una mandria di pericolosi bufali nel Kruger Park (Sudafrica); cenato davanti alle cascate delle Marmore eccezionalmente illuminate (Umbria); passeggiato alla luce della luna piena sulle dune del Sahara e intorno al set abbandonato di un forte della legione straniera (Tunisia); cavalcato nelle terre del Pantanal ( Brasile); mangiato piranha fritti nelle palafitte al Passo do Lontra (Brasile); guardato il tramonto dalla cima dell’Empire State Building (New York); salito in cima alle Twin Towers prima della loro distruzione (New York); visitato la casa di Frida Khalo a Coyoacan (Ciudad de Mexico) e quella di Diego Rivera a Guanajuato (Mexico); dormito nella foresta di Birnam, oggetto della profezia delle streghe del Macbeth (Scozia); percorso il ponte di Mostar prima della sua distruzione nella guerra balcanica (Bosnia); fatto a palle di neve sulle montagne dell’Atlante marocchino; mangiato aragoste su un banco di sabbia al largo di Zanzibar (Tanzania); visto mostre e ascoltato musica al Tacheles di Berlino prima della sua chiusura e demolizione (Germania); ballato la lambada in un party boat studentesco sul Thames (London); mangiato e bevuto in un locale di Pamplona frequentato da Ernest Hemingway (Spagna); aspettato l’autobus al Barranco de los Piranhas, nel buio più totale, con le strade attraversate dai coccodrilli, sotto l’unico lampione nel raggio di chilometri, tra nugoli immensi di insetti attirati dalla luce e nugoli di pipistrelli attirati dagli insetti... (Brasile); fatto le congratulazioni a Daniele Luchetti e Elio Germano, mentre tornavano soli e a piedi, in abito da sera e con la Palma d’Oro in mano, sulla Croisette di Cannes (Francia); sentito Joan Baez cantare una cover di Gianni Morandi sotto la statua di Giacomo Leopardi (Un mondo d’amore - Recanati, Marche); scavalcato frane a bordo di uno scuolabus strapieno di uomini-masserizie-animali (strada per Panajachel, Guatemala).................................................................................................................................................................................... Siamo stati invitati ad un matrimonio egiziano lungo il Nilo (Egitto) e ospiti d'onore a un matrimonio indiano (India); a bere alcol puro da un ubriaco durante una festa sul lago Titicaca (Perù); a visitare una mostra esclusiva a San Francisco (California); a prendere il tè o a bere raki in diverse località turche; a visitare di nascosto alcune stanze del palazzo reale di Amman chiuso e deserto, di sera, da uno dei guardiani (Giordania); ad accettare un passaggio in quattro su una 500 da un signore siciliano disposto a lasciare la vecchia madre sul posto per poterci accompagnare (Sicilia).....................................................................................................................................................................................