Quando cominciano le belle giornate a noi viene voglia di fare qualche giretto in canoa. E’ un’attività piacevole, che permette di stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, e di fare del moto senza affaticarsi troppo. La prima alternativa che si pone per andare in kajak è se comprarlo o noleggiarlo; noi, non avendo il posto per tenere un kajak rigido, ci accontentiamo di una canoa gonfiabile, di un modello abbastanza basico. Il costo di acquisto abbastanza modesto è già stato abbondantemente ammortizzato. Il gonfiabile, meno maneggevole in acqua, è però ovviamente più facilmente trasportabile: una volta sgonfiata la canoa si infila in un borsone o addirittura in uno zaino e benché abbastanza pesante può essere tranquillamente trasportata in modo da raggiungere le sponde di laghi, fiumi e mari. Anche l’operazione di gonfiaggio (noi abbiamo delle pompe a pedale) è relativamente facile e veloce; un po’ più complicato e più lungo in termini di tempo lo sgonfiaggio e l’asciugatura. Quel po’ di fatica necessaria viene comunque ben ripagata dal godimento e dal relax di un bel giretto sull’acqua.
Un’escursione in canoa è anche l’occasione per un pic nic in mezzo alla natura, prima o dopo la navigazione, oppure in una pausa, in qualche punto dove si può attraccare e sbarcare sulle rive. Ma, se lo preferite, trattandosi di zone molto abitate, non vi sarà sicuramente difficile scoprire qualche buon ristorantino nei dintorni, dove mangiare magari un buon risotto con pesce di lago. La nostra canoa è più adatta alle acque (relativamente) calme dei laghi, anche se l’abbiamo testata anche su fiumi e in mare. Lasciando da parte i maggiori, qui volevamo consigliarvi un po’ di piccoli laghi prealpini, raggiungibili in tempi ragionevoli da Milano. Si tratta di bei laghi, di pianura ma incorniciati da suggestivi sfondi di montagne, in contesti antropizzati ma che offrono begli angoli di natura, tra boschi, canneti, ninfee in fiore. In alcuni momenti è possibile sentirsi in pace in mezzo al silenzio della natura, tra la vegetazione e i versi degli animali. E’ comune incontrare infatti - oltre a pesci, rane e anche bisce - anatre, folaghe, cigni, aironi cinerini e altri uccelli acquatici, e a volte si avvista anche qualche piccolo rapace. Nella stagione riproduttiva inoltre si incontrano i genitori con le nidiate di anatroccoli o pulcini, come i cignetti ancora grigiastri o le piccole folaghe dalla piccola testa arruffata rosso-gialla. Laghi di Oggiono e Annone A circa 30-40 minuti da Milano (provincia di Lecco) Il lago di Oggiono è quello più semplice da raggiungere da Milano ed è collegato al lago di Annone. Si raggiunge con la statale 36: prima di arrivare a Lecco, subito dopo aver costeggiato il lago, all’uscita per Civate si trova un piccolo parcheggio e di fronte un facile accesso al lago; ma altri accessi sono presenti lungo il perimetro. È un lago molto tranquillo e poco frequentato dai canoisti (c’è invece qualche pescatore), la particolarità è che attraversando un breve canale si passa nel lago di Annone; nel passaggio dall’uno all’altro, tra le sponde verdissime, si ha veramente la sensazione di essere in un posto isolato, anche se si è a poca distanza da una strada trafficata, i cui rumori dopo un po’ si perdono in favore delle voce degli uccelli. In alcuni punti si trovano colonie di ninfee. Lago di Pusiano A circa 30-40 minuti da Milano (province di Como e Lecco) Noi abitualmente accediamo a questo lago da Bosisio Parini (il poeta che dà il nome al paese dedicò al lago alcuni componimenti). Prendendo l’uscita per Bosisio della statale 36 si devono seguire le indicazioni per l’imbarcadero, si trovano quindi un paio di parcheggi a pagamento (provvisti anche di casette dell'acqua, fredda, anche gasata, a pochi centesimi) da cui ci si avvicina comodamente alla riva, dove è semplice entrare in acqua con la canoa. Un’alternativa è l’accesso da Pusiano, si proseguire oltre Bosisio e in paese si trova facilmente l’accesso al lago. Una parte del lago dà verso la pianura; dall’altra parte invece le montagne fanno da sfondo e in questa zona c’è un canneto molto frequentato dalle rane. Il lago è piuttosto grande (ma in canoa si riesce a fare tranquillamente il giro completo) e c’è un isolotto (l’Isola dei cipressi, visitabile, popolata anche da animali esotici) che si può circumnavigare. Lago di Garlate A poco più di mezz'ora da Milano (provincia di Lecco) Ci si arriva comodamente dalla SS 36 uscendo a Lecco-Bione: il lago è formato dalle acque dell'Adda, appena uscito dal lago di Lecco, ed è chiuso a valle da una diga. Le dimensioni lo rendono circumnavigabile anche in un'unica uscita. Comodi punti di accesso si trovano a Vercurago, dove è possibile parcheggiare gratuitamente la macchina a pochi metri dall'acqua. Le sponde sono molto antropizzate e il rumore del traffico automobilistico è sempre presente; non manca comunque la fauna avicola lacustre e qualche bella vista sul Monte Barro e, nella parte settentrionale, sul Resegone. Lago del Segrino A circa tre quarti d’ora da Milano (provincia di Como) Lungo la strada che da Erba porta a Canzo si costeggia un piccolo laghetto molto carino a cui si accede da vari punti; è comodo parcheggiare alla fine del viale dei Combattenti. Il lago è piccolo, immerso nel verde, e si può fare molto facilmente il giro completo. Continua a pagaiare sui laghi di Novate Mezzola e di Monate e sul lago di Lugano...
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Dicembre 2019
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