Se siete stufi di accalcarvi nelle calli veneziane e di fare a gomitate per fotografare qualche mascherina e qualche bautta; se ancora rimpiangete i bei carnevali ambrosiani organizzati da Philippe Daverio, ecco qualche consiglio per qualche carnevale dentro e fuori porta, a chilometro 0 (partendo da Milano) fino a chilometro tremila, in sei diverse regioni italiane e in due Paesi stranieri. Ma non lamentatevi se tornate imbiancati di borotalco o se siete stati colpiti da un proiettile arancione vagante... Nota: dove abbiamo indicato i prezzi, ci riferiamo a quelli per le semplici entrate nelle aree dove si tengono sfilate e spettacoli. In genere ci sono tribune da dove si può assistere ai corsi mascherati comodamente seduti, pagando un prezzo più elevato.. In genere sono previste zone di accesso e di stazionamento anche per persone in carrozzina. In diverse occasioni sono previste riduzioni o gratuità (ad es. per bambini, persone mascherate, ecc.). Per date e orari verificate sui rispettivi siti internet (le manifestazioni possono anche essere annullate o rinviate per maltempo). Storico Carnevale di Ivrea E’ il Carnevale più originale e movimentato tra quelli che abbiamo visto in Italia. Ci sono le rievocazioni storiche, le sfilate, la vezzosa mugnaia, ecc., ma il clou, e quello che lo rende unico e inimitabile, è la battaglia delle arance, che ricorda un episodio storico di ribellione ai potenti. Il Carnevale, per follia e parossismo, assomiglia più a una fiesta loca alla spagnola che a una mascherata all’italiana. Dal 28 febbraio fino alla fine della festa a comandare la città non è più il Sindaco, bensì il Generale del Carnevale. Lungo i viali della città sfilano i carri che portano le varie squadre, assalite lungo il percorso dalle fazioni avversarie. La battaglia che si scatena, incruenta (ma non senza un certo numero di contusi medicati ogni anno al pronto soccorso e all’ospedale), è violentissima. Tutto, assalto e difesa, è a base di lancio di arance. E se i “soldati” sui carri, che costituiscono un bersaglio più fisso, sono bardati con protezioni e caschi di cuoio, gli assedianti appiedati sono a testa e faccia nuda. La giornata si conclude in genere con il sole che tramonta sul campo di battaglia, un tappeto di arance spappolate (tra le 700 e le 900 tonnellate, comunque destinate al macero, utilizzate ogni anno nelle varie battaglie). Con l’andare del tempo sono aumentate le protezioni a difesa degli spettatori, possibili vittime incolpevoli di proiettili vaganti, ma è comunque consigliabile ricordarsi di indossare il capellino frigio di colore rosso (in realtà qualsiasi copricapo di questo colore soddisfa la bisogna), simbolo di libertà ma anche salvaguardia per evitare di essere presi di mira dai rivoltosi. Corteo storico il 28 febbraio e il 2, 3 e 4 marzo; Sabato 2 marzo presentazione della vezzosa mugnaia, fiaccolata goliardica, feste per le strade e spettacolo pirotecnico. Le battaglie delle arance si tengono il 3, 4 e 5 marzo. www.storicocarnevaleivrea.it/ Carnevale di Fano Nella cittadina marchigiana affacciata sull’Adriatico si tiene un bel Carnevale, che ha i momenti clou nelle sfilate dei carri mascherati. Le creazioni che sfilano lungo le vie della città storica non hanno la stessa magnificenza di quelle viareggine, ma il Carnevale è comunque divertente, colorato e partecipato. Dai carri vengono lanciati dolciumi agli spettatori. Quest'anno il Carnavale è dedicato ai “colori delle donne”. Innumerevoli le iniziative collaterali (concerti, spettacoli, feste, dj-set, mostre, concorsi, mercatini, iniziative gastronomiche, iniziative dedicate ai bambini e agli animali, ecc., dall'8 febbraio al 20 marzo: consultate il programma completo sul sito). Corsi mascherati: 17 e 24 febbraio e 3 marzo. Entrata € 10, ridotto € 7. http://www.carnevaledifano.com/programma-2019/ Carnevale di Viareggio Non ha bisogno di presentazioni. Ma se non l’avete mai visto, merita assolutamente. I carri sono veramente enormi, molto elaborati e colorati. Ci sono diverse categorie (che concorrono ad altrettanti premi): i più grandi sono alti svariati metri, sono dotati di movimenti meccanici e di impianti di illuminazione e di amplificazione musicale. Ogni carro è scortato da gruppi mascherati in tema che lo accompagnano eseguendo instancabili coreografie musicali. Viareggio poi ha il fascino di una città balneare vintage, distesa lungo la spiaggia sabbiosa della Versilia; le volte in cui ci siamo stati poi il tempo bello e soleggiato e l’azzurro del cielo sono stati il giusto sfondo ai colori accesi delle mascherate. Ci sono corsi sia in orario diurno, che serale, che “notturno” (in cui si aggiunge la suggestione dell’illuminazione), oltre ad alcuni spettacoli pirotecnici. Ecco il programma: Corsi mascherati:febbraio: domenica 17 alle 15, sabato 23 alle 17; marzo: domenica 3 alle 15, martedì 5 alle 16.30 con spettacolo pirotecnico finale. Ingresso € 20, ridotti € 15. Sono previsti abbonamenti per chi assiste a più corsi. Quando siamo andati noi l'ultima volta, soggiornando in un albergo della città si aveva diritto ad una riduzione sul prezzo d'ingresso; sul sito non abbiamo trovato informazioni, eventualmente chiedete. http://viareggio.ilcarnevale.com/ Cento Carnevale d’Europa Nelle strette viuzze della città emiliana si svolge la sfilata dei carri, dai quali vengono lanciati regali alla folla: non solo dolcetti ma anche regalini (leggeri) come palloni, gonfiabili vari e peluche. Attenzione comunque: per la frenesia di aggiudicarsi qualche regalino di modestissimo valore abbiamo visto scorrere qualche goccia di sangue... Cento è inoltre riuscita nell’impresa, molto prestigiosa a livello d’immagine, di gemellarsi con il Carnevale più famoso del mondo: ogni anno quindi arrivano nella cittadina per partecipare ai festeggiamenti ballerine e musicisti carioca provenienti dalle scuole di samba di Rio de Janeiro. La sfilata dei carri si tiene tutte le domeniche dal 10 febbraio al 10 marzo; il 10 concerto in piazza dei The Kolors e il 17 parteciperà Irama, fresco reduce dal Festival di Sanremo; l’entrata costa 15 euro ma i bambini non pagano (on line stranamente si paga di più: biglietto intero a 16 euro). http://www.carnevalecento.com/ Carnevale di Nizza Una scappata in Costa Azzurra vale sempre la pena; a Carnevale di più. Infatti a Nizza potrete assistere alle sfilate dei carri e alle battaglie di un Carnevale davvero molto bello. Il fascino della città storica e l’eleganza del lungomare della Promenade des Anglais fanno da sfondo a belle sfilate con carri giganti ed enormi personaggi gonfiabili. Ogni anno viene scelto un tema diverso e le sfilate si tengono sia di giorno che in orario serale con illuminazione suggestiva. Una cosa che mi ha sempre impressionato, tra l’altro, è la velocità con cui, pochi minuti dopo il passaggio dei cortei, le strade vengono immediatamente ripulite e tirate a lucido. Il Carnevale prevede oltre ai corsi mascherati anche le batailles des fleurs. E’ un po’ l’antitesi graziosa e nonviolenta della battaglia delle arance di Ivrea: per i viali sfilano carri da cui gentili signorine lanciano fiori sugli astanti. L’ingresso è a pagamento; tenete presente che a Nizza è difficile parcheggiare normalmente, figuratevi nei giorni del Carnevale. Quindi cercatevi un garage o partite in treno o in bus. Visto l’impegno degli allestimenti si replica per più settimane; ecco il programma delle manifestazioni: Battaglia dei fiori: 16, 20, 23, 27 febbraio e 2 marzo; sfilata dei carri illuminati: 16, 19, 23, 26 febbraio e 2 marzo; sfilata dei carri diurna: domenica 24 febbraio. L’entrata costa dai 5 ai 12 euro, secondo le zone, ma tenete presente che se si è mascherati non si paga! http://it.nicecarnaval.com/ Fete du citron a Mentone Il Carnevale di Mentone è da sempre dedicato al prodotto simbolo della città, il limone: i carri mascherati che sfilano per il lungomare e nella via principale della città portano in effetti incredibili e solari sculture giallo-arancio fatte di limoni e aranci. Incredibili gli effetti ottenuti; quest'anno poi la festa è dedicata ai colori di Bollywood, quindi a un'India colorata e di fantasia, tra animali iconici (la tigre, il pavone, il cobra, ecc.) e personaggi come marajah, incantatori di serpenti, ecc. La sfilata è accompagnata da musicisti, ballerine e ballerini, in un tripudio di musica e di colore. Gigantesche sculture agli agrumi si possono visitare anche da fermi nei giardini Bioves (di fronte al Casino), il 2 marzo anche illuminati al calare del buio. Sfilate dei frutti d'oro domenica 17 e 24 febbraio e 4 marzo alle ore 14,30, sfilate notturne giovedì 21 e 28 febbraio alle ore 21 seguite dai fuochi d'artificio, si possono visitare i giardini di luce dalle 20,30 alle 22,30 del 16 e 22 febbraio e 1 marzo . L'ingresso in piedi costa 12 euro (online 10) ridotto 6 euro; meglio presentarsi prima agli ingressi per evitare lunghe code, dovute anche ai sempre più stretti controlli di sicurezza. L'entrata ai giardini di luce costa 13 euro, ridotto 8 euro. https://www.fete-du-citron.com/ Festa della mimosa di Mandelieu-la-Napoule Sempre nel periodo di Carnevale è la Festa della Mimosa di Mandelieu, una località turistica qualche chilometro oltre Cannes. Come dice il nome, il protagonista della festa è il fiore giallo, che addobba tutti i carri che sfilano per le vie della cittadina accompagnati da pupazzi, maschere e fantasiosi trampolieri. Se siete interessati, poi, potete andarvene dalla festa con le braccia cariche di rami di mimosa, ma difficilmente riuscirete a conservarle abbastanza a lungo per riciclarle l’8 marzo... Venerdì 22 spettacolo d'acqua; le sfilate si tengono sabato 23 e domenica 24 febbraio. Il tema è “Le avventure di Marco Polo”. L'ingresso (non più gratuito) costa € 15. https://www.ot-mandelieu.fr/le-mimosa Milano Clown Festival Se non vi accontentate delle sfilate un po’ naïf organizzate dalla Fom (Federazione oratori milanesi) per i viali del centro, a Milano nelle giornate di Carnevale potete cercare nel quartiere Isola, il festival dei clown. Divertimento assicurato per grandi e piccini, per le strade, sotto i tendoni, nelle sale teatrali di quartiere, con centinaia di artisti da strada e compagnie provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Non solo clown in senso stretto, ma teatro di figura, giocoleria, comicità che raramente usa la parola bensì il corpo, le espressioni, i travestimenti, gli oggetti. La poesia di un teatro fatto di poco e con poco, ma con tanta fantasia, ironia, originalità, magia: come per incanto si torna un po’ tutti bambini. Numerosi eventi dal 6 al 9 marzo. Ingresso libero (ma uscita consapevole... chi vuol intendere intenda). https://milanoclownfestival.squarespace.com Carnevale a Tenerife e a Gran Canaria Tenerife e Gran Canaria si contendono il primato del miglior Carnevale dopo quello di Rio de Janeiro. Non avendo mai visto – purtroppo – quello di Rio non siamo in grado di giudicare; abbiamo assistito a quello di Gran Canaria però e possiamo affermare che ci si diverte e molto. La festa si prolunga per giorni e settimane, tra spettacoli da palco, sfilate musicali, concorsi, mascherate, ecc. A Gran Canaria c’è anche una nutrita comunità omosessuale che approfitta della festa per esibire i travestimenti più esagerati e sgargianti. Il sole e il cielo delle Canarie (alcune sfilate si tengono lungo il mare) rendono i colori ancora più smaglianti e l’allegria è davvero tanta. Tra le manifestazioni più bizzarre ne citiamo un paio: la prima è la fiesta de los indianos, cui si partecipa vestiti rigorosamente di bianco, possibilmente in stile coloniale (pare che in origine fosse una presa in giro dei canari arricchiti di ritorno dalle Americhe), e in cui, calata la sera, ci si scatena per le vie della città in una pazzesca battaglia a colpi di borotalco. Tutto diventa bianco, polveroso, scivoloso e vagamente irrespirabile. Demenziale e da non perdere. La seconda è l’entierro de la sardina, che conclude il Carnevale e accompagna alla mestizia quaresimale. Grotteschi cortei funebri accompagnano per le vie della città la salma della sardina, che infine viene sepolta in mare. Ogni anno i temi del Carnevale vengono votati dal pubblico. A Gran Canaria i festeggiamenti (dal 15 febbraio al 10 marzo, ma le iniziative principali si concentrano nell'ultima decina di giorni, la fiesta de los indianos è il 4 marzo, l'entierro de la sardina il 10). Il tema è “Una notte a Rio”. Un secondo Carnevale ha luogo nella zona turistica di Maspalomas dal 14 al 24 marzo, con tema “Il primo uono sulla Luna”. https://www.infocanarie.com/gran-canaria/carnevale A Tenerife ci si divide tra la capitale Santa Cruz (con un lunghissimo programma di manifestazioni dedicato alle profondità marine, che si estende dal 1° febbraio al 10 marzo) e Puerto de la Cruz (dal 18 febbraio al 10 marzo con tema “lo spazio”). Generalmente tutte le manifestazioni all’aperto sono ad ingresso gratuito. Vestitevi di bianco, mettete in valigia i costumi (da Carnevale e da bagno) e partite. https://www.infocanarie.com/tenerife/carnevale
0 Commenti
Festeggiare il Carnevale a Milano, Viareggio, Ivrea, Cento, Fano, Pieve Ligure, Nizza, Mandelieu-la-Napoule, e alle Canarie.Se siete stufi di accalcarvi nelle calli veneziane e di fare a gomitate per fotografare qualche mascherina e qualche bautta; se ancora rimpiangete i bei carnevali ambrosiani organizzati da Philippe Daverio, ecco qualche consiglio per qualche carnevale dentro e fuori porta, a chilometro 0 (partendo da Milano) fino a chilometro tremila, in sei diverse regioni italiane e in due Paesi stranieri. Ma non lamentatevi se tornate imbiancati di borotalco o se siete stati colpiti da un proiettile arancione vagante... Nota: dove abbiamo indicato i prezzi, ci riferiamo a quelli per le semplici entrate nelle aree dove si tengono sfilate e spettacoli. In genere ci sono tribune da dove si può assistere ai corsi mascherati comodamente seduti, pagando un prezzo più elevato.. In genere sono previste zone di accesso e di stazionamento anche per persone in carrozzina. In diverse occasioni sono previste riduzioni o gratuità (ad es. per bambini, persone mascherate, ecc.). Per date e orari verificate sui rispettivi siti internet (le manifestazioni possono anche essere annullate o rinviate per maltempo). Storico Carnevale di Ivrea E’ il Carnevale più originale e movimentato tra quelli che abbiamo visto in Italia. Ci sono le rievocazioni storiche, le sfilate, la vezzosa mugnaia, ecc., ma il clou, e quello che lo rende unico e inimitabile, è la battaglia delle arance, che ricorda un episodio storico di ribellione ai potenti. Il Carnevale, per follia e parossismo, assomiglia più a una fiesta loca alla spagnola che a una mascherata all’italiana. Dall’8 febbraio fino alla fine della festa a comandare la città non è più il Sindaco, bensì il Generale del Carnevale. Lungo i viali della città sfilano i carri che portano le varie squadre, assalite lungo il percorso dalle fazioni avversarie. La battaglia che si scatena, incruenta (ma non senza un certo numero di contusi medicati ogni anno al pronto soccorso e all’ospedale), è violentissima. Tutto, assalto e difesa, è a base di lancio di arance. E se i “soldati” sui carri, che costituiscono un bersaglio più fisso, sono bardati con protezioni e caschi di cuoio, gli assedianti appiedati sono a testa e faccia nuda. La giornata si conclude in genere con il sole che tramonta sul campo di battaglia, un tappeto di arance spappolate (tra le 700 e le 900 tonnellate, comunque destinate al macero, utilizzate ogni anno nelle varie battaglie). Con l’andare del tempo sono aumentate le protezioni a difesa degli spettatori, possibili vittime incolpevoli di proiettili vaganti, ma è comunque consigliabile ricordarsi di indossare il capellino frigio di colore rosso (in realtà qualsiasi copricapo di questo colore soddisfa la bisogna), simbolo di libertà ma anche salvaguardia per evitare di essere presi di mira dai rivoltosi. Sabato grasso (il 10) corteo storico, presentazione della vezzosa mugnaia, fiaccolata goliardica e feste per le strade. Le battaglie delle arance si tengono l’11, il 12 e il 13 febbraio (solo domenica 11 si paga l’entrata – per i non residenti - a 10 euro). La giornata di domenica inoltre si conclude con uno spettacolo pirotecnico. www.storicocarnevaleivrea.it/ Carnevale di Viareggio Non ha bisogno di presentazioni. Ma se non l’avete mai visto, merita. I carri sono veramente enormi, molto elaborati e colorati. Ci sono diverse categorie (che concorrono ad altrettanti premi): i più grandi sono alti svariati metri, sono dotati di movimenti meccanici e di impianti di illuminazione e di amplificazione musicale. Ogni carro è scortato da gruppi mascherati in tema che lo accompagnano eseguendo instancabili coreografie musicali. Viareggio poi ha il fascino di una città balneare vintage, distesa lungo la spiaggia sabbiosa della Versilia; le volte in cui ci siamo stati poi il tempo bello e soleggiato e l’azzurro del cielo sono stati il giusto sfondo ai colori accesi delle mascherate. Ci sono corsi sia in orario diurno, che serale, che notturno (in cui si aggiunge la suggestione dell’illuminazione), oltre ad alcuni spettacoli pirotecnici. Ecco il programma: 27 gennaio: corso mascherato serale e fuochi d’artificio; 4 e 11 febbraio corso mascherato pomeridiano; 13 febbraio : corso mascherato notturno; 17 febbraio: corso mascherato notturno e fuochi d’artificio. L’entrata costa 20 euro, ma acquistandolo on line si risparmiano 4 euro. Se pernottate in un albergo della città avrete diritto al biglietto a prezzo ridotto (e in alcuni casi il costo è già compreso in quello dell’albergo). Cento Carnevale d’Europa Nelle strette viuzze della città emiliana si svolge la sfilata dei carri, dai quali vengono lanciati regali alla folla: non solo dolcetti ma anche regalini (leggeri) come palloni, gonfiabili vari e peluche. Attenzione comunque: per la frenesia di aggiudicarsi qualche regalino di modestissimo valore abbiamo visto scorrere qualche goccia di sangue... Cento è inoltre riuscita nell’impresa, molto prestigiosa a livello d’immagine, di gemellarsi con il Carnevale più famoso del mondo: ogni anno quindi arrivano nella cittadina per partecipare ai festeggiamenti ballerine e musicisti carioca provenienti dalle scuole di samba di Rio de Janeiro. La sfilata dei carri si tiene tutte le domeniche dal 28 gennaio al 25 febbraio, l’entrata costa 15 euro ma i bambini non pagano (on line stranamente si paga di più: biglietto intero a 17 euro). http://www.carnevalecento.com/ Carnevale di Fano Nella cittadina marchigiana affacciata sull’Adriatico si tiene un bel Carnevale (di cui abbiamo raccontato già in queste pagine), che culmina con le sfilate diurne e notturne dei carri mascherati. Le creazioni che sfilano lungo le vie della città storica non hanno la stessa magnificenza di quelle viareggine, ma il Carnevale è comunque divertente, colorato e partecipato. Dai carri vengono lanciati dolciumi agli spettatori; quest’anno niente caramelle ma solo tanti cioccolatini ai vari gusti. Molte le iniziative collaterali come il Carnevale degli animali mascherati, feste per i bambini, spettacoli e partite di sport medievali come il gioco del pallone col bracciale. Corsi mascherati: 28 gennaio, 4 e 11 febbraio. Entrata gratuita, tribune a pagamento. http://www.carnevaledifano.com/ Milano Clown Festival Se non vi accontentate delle sfilate un po’ naïf organizzate dalla Fom (Federazione oratori milanesi) per i viali del centro, a Milano nelle giornate di Carnevale potete cercare nel quartiere Isola (ma con inaugurazione il 15 alle 12 in piazza Duomo e parata nel quartiere nel pomeriggio con inizio alle ore 15.30), il festival dei clown. Divertimento assicurato per grandi e piccini, per le strade, sotto i tendoni, nelle sale teatrali di quartiere, con centinaia di artisti da strada e compagnie provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Non solo clown in senso stretto, ma teatro di figura, giocoleria, comicità che raramente usa la parola bensì il corpo, le espressioni, i travestimenti, gli oggetti. La poesia di un teatro fatto di poco e con poco, ma con tanta fantasia, ironia, originalità, magia: come per incanto si torna un po’ tutti bambini. Tutto gratis, dal 14 al 17 febbraio. https://milanoclownfestival.squarespace.com Carnevale di Nizza Una scappata in Costa Azzurra vale sempre la pena; a Carnevale di più. Noi abbiamo invece visto più volte quello di Nizza. Il fascino della città storica e l’eleganza del lungomare della Promenade des Anglais fanno da sfondo a belle sfilate con carri giganti ed enormi personaggi gonfiabili. Ogni anno viene scelto un tema diverso (quest'anno è lo spazio; satira e umorismo affrontano temi politici e ecologici mettendosi alla prova con razzi, alieni, astronavi, astri, pianeti e costellazioni), e le sfilate si tengono sia di giorno che in orario serale con illuminazione suggestiva. Una cosa che mi ha sempre impressionato, tra l’altro, è la velocità con cui, pochi minuti dopo il passaggio dei cortei, le strade vengono immediatamente ripulite e tirate a lucido. Il Carnevale prevede oltre ai corsi mascherati anche le batailles des fleurs. E’ un po’ l’antitesi graziosa e nonviolenta della battaglia delle arance di Ivrea: per i viali sfilano carri da cui gentili signorine lanciano fiori sugli astanti. L’ingresso è a pagamento; tenete presente che a Nizza è difficile parcheggiare normalmente, figuratevi nei giorni del Carnevale. Quindi cercatevi un garage o partite in treno o in bus. Visto l’impegno degli allestimenti si replica per più settimane; ecco il programma delle manifestazioni: Battaglia dei fiori: 17, 21, 24, 28 febbraio e 3 marzo; sfilata dei carri illuminati: 17, 20, 24, 27 febbraio e 3 marzo; sfilata dei carri diurna: 25 febbraio. L’entrata costa dai 5 ai 12 euro, secondo le zone, ma tenete presente che non si paga se si è mascherati. http://it.nicecarnaval.com/ Fete du citron a Mentone Il Carnevale di Mentone è da sempre dedicato al prodotto simbolo della città, il limone: i carri mascherati che sfilano per il lungomare e nella via principale della città portano in effetti incredibili e solari sculture giallo-arancio fatte di limoni e aranci. Incredibili gli effetti ottenuti; quest'anno poi la festa è dedicata ai colori di Bollywood, quindi a un'India colorata e di fantasia, tra animali iconici (la tigre, il pavone, il cobra, ecc.) e personaggi come marajah, incantatori di serpenti, ecc. La sfilata è accompagnata da musicisti, ballerine e ballerini, in un tripudio di musica e di colore. Gigantesche sculture agli agrumi si possono visitare anche da fermi nei giardini Bioves (di fronte al Casino), il 2 marzo anche illuminati al calare del buio. Tutti gli ingressi sono a pagamento; le date ancora utili sono domenica 25 febbraio e 4 marzo, più il 1° marzo in notturna con fuochi d'artificio. L'ingresso in piedi costa 12 euro (online 10); meglio presentarsi prima agli ingressi per evitare lunghe code, dovute anche ai sempre più stretti controlli di sicurezza. Festa della mimosa di Mandelieu-la-Napoule e Sagra della mimosa a Pieve Ligure Successiva ma apparentata al Carnevale, è la Fête du Mimosa di Mandelieu, una località turistica qualche chilometro oltre Cannes. Come dice il nome, il protagonista della festa è il fiore giallo, che addobba tutti i carri che sfilano per le vie della cittadina accompagnati da pupazzi, maschere e fantasiosi trampolieri. Il vantaggio rispetto agli altri carnevali principali della Costa Azzurra (Nizza e Mentone) è che non c’è biglietto d’ingresso. Se siete interessati, poi, potete andarvene dalla festa con le braccia cariche di rami di mimosa, ma difficilmente riuscirete a conservarle abbastanza a lungo per riciclarle l’8 marzo... Il clou della festa è la sfilata del 25 febbraio. https://www.ot-mandelieu.fr/le-mimosa Mimosa protagonista anche alla sagra in periodo carnevalesco che si tiene nella parte alta di Pieve Ligure, appesa alla costa di Levante di fronte al mare. Sfilata l’11 febbraio con carri addobbati con predominanza dei fiori gialli. Carnevale alle Canarie Tenerife e Gran Canaria si contendono il primato del miglior Carnevale dopo quello di Rio de Janeiro. Non avendo mai visto – purtroppo – quello di Rio non siamo in grado di giudicare; abbiamo assistito a quello di Gran Canaria però e possiamo affermare che ci si diverte e molto. La festa si prolunga per giorni e settimane, tra spettacoli da palco, sfilate musicali, concorsi, mascherate, ecc. A Gran Canaria c’è anche una nutrita comunità omosessuale che approfitta della festa per esibire i travestimenti più esagerati e sgargianti. Il sole e il cielo delle Canarie (alcune sfilate si tengono lungo il mare) rendono i colori ancora più smaglianti e l’allegria è davvero tanta. Tra le manifestazioni più bizzarre ne citiamo un paio: la prima è el dias de los indianos (il lunedì di Carnevale) cui si partecipa vestiti rigorosamente di bianco, possibilmente in stile coloniale (pare che in origine fosse una presa in giro dei canari arricchiti di ritorno dalle Americhe), e in cui, calata la sera, ci si scatena per le vie della città in una pazzesca battaglia a colpi di borotalco. Tutto diventa bianco, profumato, polveroso, scivoloso e vagamente irrespirabile. Demenziale e da non perdere. La seconda è l’entierro de la sardina, che conclude il Carnevale e accompagna alla mestizia quaresimale. Grotteschi cortei funebri accompagnano per le vie della città la salma della sardina, che infine viene sepolta in mare. Ogni anno i temi del Carnevale vengono votati dal pubblico. A Gran Canaria i festeggiamenti (dal 26 gennaio al 18 febbraio) si concentrano nella capitale Las Palmas e avranno per tema quest’anno la magia. A Tenerife ci si divide tra la capitale Santa Cruz e Puerto de la Cruz; il tema scelto quest’anno è la fantasia e il Carnevale va dal 7 al 18 febbraio. Generalmente tutte le manifestazioni all’aperto sono ad ingresso gratuito. Vestitevi di bianco, mettete in valigia i costumi (da Carnevale e da bagno) e partite. (E non dimenticate di consultare prima la nostra guida di Tenerife). CARNEVALE A FANOAbbiamo passato una paio di giorni al Carnevale di Fano.
Simpatico, ma diciamolo subito: quello di Viareggio è un’altra cosa. Molto più spettacolare per numero, grandezza e qualità dei carri e per numero dei figuranti e delle coreografie che ne accompagnano la sfilata. E’ vero anche però che quello di Fano è uno dei grandi carnevali rimasti gratuiti, mentre a Viareggio tutto il corso si tiene in una grande area della città off limits a meno di pagare un biglietto d’ingresso abbastanza salato (anche per chi ha l’albergo all’interno dell’area). Viareggio poi ha un aspetto più signorile, ma Fano ha un centro storico interessante, con resti romani (un arco augusteo del 9 d.C.) e mura, chiese medievali, edifici rinascimentali e barocchi (non tutto però è visitabile, anche a causa delle propaggini dei terremoti marchigiani). Entrambe le località poi, avendo un po’ di tempo a disposizione, permettono interessantissime escursioni nei dintorni: da Fano si possono visitare ad es. Senigallia, Pesaro e Urbino, le rocche di Gradara, San Marino, e così via. Ma il Carnevale, si diceva. Nella giornata di sabato non c’era un granché: una gara di cosplay poco interessante, dove, tra i partecipanti, tutti (anche se non molti) giovani adulti è spiccato per tenerezza e simpatia Alessandro, che a 5 anni, da solo, si è esibito sul palco in una coreografia dedicata a Iron Man. Resici conto che, malgrado quanto annunciato sul sito, in città la sera non sarebbe successo nulla (tranne, secondo i programmi, feste in locali e ristoranti), abbiamo cercato di prenotare dei posti per un concerto dedicato a Mina al Teatro della Luna (un bel teatro storico allestito nell’800 all’interno del medioevale Palazzo della Ragione), ma inutilmente: gli ultimi 2 posti li hanno venduti ai 2 prima di noi nella fila! In piazza comunque c’era un’esibizione dell’Esercito del Fiocco Rosso, una cartoon cover band, che suonava infreddolita davanti a una piazza semideserta. Il giorno dopo è andata meglio: fin dal mattino la città era più animata e in piazza XX settembre si è svolta una sfilata dove si esibivano cani e padroni con travestimenti carnevaleschi: si sono visti così cani figli dei fiori, cani supereroi, cani ballerine, cani diavoletti, volpini poliziotto a bordo della Pantera, un padrone Batman accompagnato da un bat-dog, Crudelia De Mon con i dalmata, un cane Pinocchio con le padroncine Gatto e Volpe, un esercito di giganteschi pastori accompagnati da padroni in parte in costume mimetico da cane e in parte in costume tirolese alla Heidi, e così via. Un altro evento particolare è stata una partita di palla col bracciale: un gioco antico, una specie di tennis di squadra dove la palla anziché con la racchetta viene colpita con una grossa polsiera di legno diamantato. Il clou era comunque nel pomeriggio con l’ultima sfilata del corso mascherato. Una decina di carri tra minori e maggiori (questi ultimi alti fino a un paio di piani delle case intorno), molto colorati e ispirati a temi satirici (l’Italia dell’arte svenduta ai cinesi, il ratto dei prodotti alimentari italiani tipici da parte delle “gazze ladre”) e politici (ovviamente un ripugnante Trump tra grattacieli d’oro; o un Renzi profeticamente immaginato in vacanza – era effettivamente in California mentre si compiva l’autodafé psicodrammatico del Pd – in Ferrari con la Boschi tra le palme, mentre sotto sfilano giulivi Di Maio (!) e Salvini). Una particolarità del Carnevale fanese è il lancio dei dolciumi, che vengono gettati sulla folla dall’alto di carri e tribune. Prima della sfilata, quindi, tutti ad acquistare delle coloratissime piramidi di cartone, con tanto di fori per infilare le dita vicino alla punta, da rivolgere con l’apertura verso l’alto per raccogliere la pioggia di caramelle e cioccolatini. Ne piovono decine di quintali, quindi difficile rimanere a mani e bocca vuote. La sfilata si replica anche all’imbrunire, con i carri illuminati. Figuranti in costume sui carri, tante maschere in giro, grandi e piccoli, coriandoli e un’atmosfera pacifica e gioiosa. Il tutto poi benedetto da un tempo clemente, soleggiato, con un bel cielo azzurro, anche se la temperatura era abbastanza freddina. Il sabato poi vento e mareggiata con onde torbide e giallastre. Fano è tagliata in due dalla ferrovia: da una parte la città marittima, con alberghi, passeggiata lungo il mare, il porto, la spiaggia (di ciottoli) e un lungo molo (la passeggiata Lisippo, dedicata al pseudoautore di una statua ellenistica pescata in mare ma ora al centro di un’annosa contesa tra Stato italiano e Getty Museum, che l’ha comprata illegalmente); dall’altra la città storica, con case basse e colorate in buona parte racchiuse dentro la cinta muraria. Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Paradise, di fronte al mare: pulito e comodo con parcheggio, con un prezzo abbordabile e un’ottima colazione, con prodotti freschi e cibi adatti anche a celiaci e vegani. Abbiamo provato anche un ristorante molto particolare, nelle vicinanze del porto. E’ un self service che propone un menù unico a prezzo fisso (13 euro), che cambia di giorno in giorno, e che comprende 2 antipasti, un primo, 2 secondi, e acqua e vino a volontà. Si chiama Pesce azzurro, quindi tutti i piatti sono coerentemente a base di pesce azzurro. L’ambiente è da simpatica mensa aziendale, le porzioni sono abbondanti e il cibo è di buona qualità (pur lavorando su grandi quantitativi, ad esempio, la cottura della pasta è giusta). Inoltre la gestione del locale (che ha alcuni gemelli in altre località della riviera) è politicamente corretta: donazione annuale a Telethon, stoviglie in plastica biodegradabile e possibilità di portarsi via gli avanzi evitando sprechi di alimenti. Per le soste in centro: ottimo l’elegante Caffè centrale, con personale gentile e sorridente malgrado la folla straripante (e una fila chilometrica davanti al bagno); la piccolissima pizzeria del Corso con pizza a tranci; la Ciotola, un baretto gestito da ragazze dove fanno anche aperitivi con tagliere. Tutti con la possibilità di sedersi all’aperto. Prezzi in generale modici. Guarda le foto del Carnevale di Fano 2017 |
AutoreFai clic qui per modificare. Archivi
Dicembre 2023
Categorie
Tutti
|