Autunno nel Golfo del Tigullio
Non credo che molti nutrano dubbi sulla bellezza, sulla varietà di paesaggi o sulla qualità dell’offerta enogastronomica della Liguria, una regione che si può visitare in qualsiasi periodo dell’anno e dove possono trovare motivi di interesse gli amanti del mare, della montagna o dello shopping cittadino. Noi pensiamo che trascorrere qualche giorno d’autunno in Liguria sia sempre una buona idea. La temperatura dell’acqua permette ancora di fare il bagno, il clima è ancora mite e permette sia le soste in spiaggia che escursioni in cui non si soffre né il caldo né il freddo, e i luoghi non sono così affollati come d’estate. L’anno scorso abbiamo già dedicato un post alle Cinque Terre; oggi ci vorremmo dedicare al Golfo del Tigullio e dare alcuni consigli basati su una lunga frequentazione di queste parti. Noi quest’anno ci abbiamo trascorso un week-end alla metà di ottobre, trovando un cielo di smalto blu, un mare limpido come non l’avevamo mai visto e le case alla ligure risplendenti di colori caldi e smaglianti. Alloggiare e mangiare a Rapallo Da Milano partendo il sabato mattina e tornando la domenica sera si riescono a godere due giornate piene. Abbiamo fatto base a Rapallo per il pernottamento: Rapallo è effettivamente una comoda scelta; vantando rispetto alle località vicine una più vasta scelta di alberghi, davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche, da quelli lussuosi affacciati sul mare (in questo periodo si possono trovare offerte molto allettanti) a quelli più economici, che si possono trovare non solo nella zona più interna della città, ma anche sul lungomare (come il Bandoni, ad una stella, nel pieno del centro storico e di fronte al mare). Il record di economicità lo vanta forse da Marco, che in questa stagione offre una camera doppia (con cena nel ristorante omonimo e sottostante compresa!) al prezzo complessivo di 50 euro. Stesso discorso, in termini di varietà e ricchezza dell’offerta, si può fare per i ristoranti: molto turistici sul lungomare (e a dire il vero ci sembra in generale ormai poco attenti alla cucina tipica del territorio), più economici nelle zone verso la ferrovia (dove si possono trovare menù con primo, secondo e bevande a meno di 10 euro!), oltre a quelli che propongono una cucina più ricercata. Non finiremo mai di rimpiangere la Trattoria Genovese di via Roma, gestita da una brasiliana sposata ad un cuoco genovese, che proponeva fantastici menù a prezzi modestissimi, offrendo inoltre il fuori menù di spassosi bisticci coniugali. Impareggiabile. Come arrivare e come muoversi: trasporti ed escursioni Rapallo è inoltre comodissima da raggiungere sia in auto (con l’autostrada A12, in poco più di due ore da Milano), sia in treno, con una stazione in centro città e treni piuttosto frequenti, alcuni diretti anche da Milano (si arriva in poco più di due ore), altri con cambio a Genova (calcolate almeno mezz’ora in più). Utilizzando i treni regionali ci si può muovere da una località all’altra lungo la costa. Per chi arriva in macchina le maggiori possibilità di parcheggio si trovano nella zona del porto e su entrambi i lati del lungofiume, nella zona ovest della città. La via Aurelia corre tortuosa lungo la costa e permette di raggiungere molte rinomate località dei dintorni (citiamo solo, tra le più prossime, Santa Margherita Ligure, Camogli, Chiavari, Sestri Levante nel Golfo dei Poeti). La costa è molto costruita ma la strada offre begli scorci panoramici e anche affascinanti esempi di integrazione tra architettura ed ambiente naturale. Non sempre invece è possibile raggiungere Portofino con la propria auto, in quanto a volte l’ultimo tratto di strada viene chiuso (anche in questa stagione) per evitare un eccessivo affollamento automobilistico. Meglio andare a piedi, in autobus (spesso affollati) o in traghetto. Da Rapallo partono infatti, più o meno frequenti secondo la stagione, numerosi traghetti che permettono di raggiungere direttamente via mare, con belle viste sule coste e sulle montagne retrostanti, molte delle bellissime località comprese tra Genova (Portofino, San Fruttuoso) e La Spezia e le Cinque Terre. Infine, da Rapallo si possono compiere diverse escursioni panoramiche a piedi sulle alture retrostanti (tra i 6 e gli 800 metri; oppure ci si può accontentare di salire alla chiesa di Sant’Ambrogio di Zoagli ad un’altezza molto più modesta); ma non manca neppure la funivia, che permette di raggiungere il caratteristico Santuario di Montallegro, a poco più di 600 metri di altitudine (un’idea per i mediamente pigri potrebbe essere la salita in funivia e la discesa a piedi). A piedi da Rapallo a Portofino A chi vuole fare una bella passeggiata in piano e abbinare camminata e spiagge, consigliamo il tragitto Rapallo-Portofino. L’intero tragitto è di circa 8 chilometri, tutti su una strada panoramica a bordo mare. La passeggiata offre bellissime e ampie vedute sul Golfo del Tigullio e oltre, sulle scogliere e sulla vegetazione sul mare. La vegetazione va dalle conifere alle agavi e alle palme, con tutta la gamma delle essenze mediterranee e la presenza di specie esotiche e una profusione di fiori, accanto ai colori autunnali delle latifoglie. Il primo tratto del percorso presenta qualche scomodità per la mancanza, in alcuni tratti, di un marciapiede pedonale; da Santa Margherita a Paraggi ci sono marciapiedi e passerelle di legno a fianco della strada, mentre da Paraggi a Portofino si può optare in alternativa alla strada per un sentiero nel verde, più o meno parallelo alla carrozzabile, con alcuni saliscendi. Può essere una valida alternativa quando picchia il sole; altrimenti a nostro parere è meglio seguire la strada, da dove le vedute sul mare sono più libere. Lungo il percorso si può approfittare di due spiagge molto belle incastonate al fondo di splendide insenature, tra il verde della vegetazione, le quinte variopinte dei piccoli borghi alle spalle, il blu del cielo e un mare splendido. Sono le piccole spiagge di San Michele di Pagana, tra Rapallo e Santa Margherita, e Paraggi, tra Santa Margherita e Portofino. In alta stagione sono spiagge piuttosto proibitive, vuoi per l’affollamento vuoi per i prezzi degli stabilimenti balneari che occupano quasi per intero gli arenili. In questa stagione invece chiunque può usufruire gratuitamente di questi luoghi magnifici. Le spiagge sono di sabbia grossolana e ghiaia fine; il mare è molto bello e la temperatura permette anche in questo periodo dei bei bagni, in un’acqua fredda ma gradevole, una volta superato il primo impatto, e limpida e trasparente. Lungo il percorso poi si incontra Santa Margherita, un’altra graziosa cittadina che permette una sosta per rifocillarsi con una pausa pranzo, o magari semplicemente con una focaccia ligure o un gelato. Lungo il percorso inoltre si vedono tre piccoli castelli: quello cinquecentesco di Rapallo, pittorescamente eretto sul mare proprio di fronte al paese, quello di Santa Margherita e il castello Brown oltre Portofino, sul sentiero che porta al faro. A Santa Margherita inoltre merita una visita la villa Durazzo-Centurione, sull’altura dietro il centro, in mezzo ad uno splendido giardino all’italiana pieno di fiori e piante esotiche. Gli edifici storici ospitano oggi mostre temporanee e collezioni permanenti. Inutile parlare della meta finale del percorso, Portofino, una delle località italiane più famose nel mondo. Da qui si può tornare a Rapallo con il bus che parte alle spalle della famosa piazzetta, con corse dirette o con cambio a Santa Margherita.
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LE CINQUE TERRE
Dopo molti anni abbiamo deciso di tornare alle Cinque Terre utilizzando La Spezia come base e i mezzi pubblici per visitare i paesi. Quelli che seguono sono impressioni, consigli e qualche racconto di questa piccola vacanza. TRASPORTI Per visitare le Cinque Terre si possono usare treni e traghetti. Il treno è molto comodo, le corse sono frequenti (almeno in alta stagione e nei periodi festivi) e il costo è contenuto (4 Euro per qualsiasi tratta tra La Spezia e Monterosso), purtroppo però i treni e le stazioni sono molto affollati di utenti e non solo….. Cartelli appesi in stazione, avvisi vocali e schermate della biglietteria automatica mettono in avviso sulla presenza di borseggiatori e per esperienza personale possiamo confermare: un ragazzo insospettabile, ben vestito e pettinato, con un tatuaggio a stella a lato del collo, ha cercato di aprire lo zaino che tenevo sulla spalla; una volta scoperto ha finto di andare a prendere l’autobus e, appena ha creduto che ce ne fossimo andati, si è ributtato nella folla sulle scale ed avvicinato ad una ragazza con la stessa tecnica, desistendo poi perché accortosi di essere osservato. Purtroppo nessun rappresentante delle forze dell’ordine era presente in stazione e non abbiamo potuto segnalare il fatto. L’alternativa al treno sono i traghetti che però effettuano corse solo in alta stagione, le corse sono molto meno frequenti rispetto al treno e il costo decisamente più alto (Riomaggiore- Vernazza 9 Euro, Monterosso-La Spezia a/r 30 Euro). Il viaggio è però molto panoramico e la visione dei paesi dal traghetti molto suggestiva. Anche i battelli sono molto affollati e consigliamo di non arrivare per ultimi a bordo: può capitare di trovarsi in mezzo ad una folla (tipo barcone di immigrati) e non riuscire nemmeno ad avvicinarsi al parapetto o a un finestrino. DORMIRE A parte le ricerche sui soliti motori di ricerca bisogna tenere presente che sia a la Spezia che in tutte le Cinque Terre ci sono molti bed & breakfast e molti affittacamere. Noi abbiamo alloggiato in un b&b a La Spezia in una zona multietnica al confine con il centro e ricca di ristoranti, locali e negozi. MANGIARE Se si vuole fare uno spuntino la Liguria è la regione giusta: pizza, farinata, focaccia normale e focaccia di Recco. A Monterosso abbiamo provato “la Pia”, una focacceria da asporto in piazza Garibaldi molto fornita ed economica, hanno un bell'assortimento di pizze, focacce, torte salate e altri prodotti gastronomici: da provare. A Vernazza c'è la possibilità di costruirsi il proprio panino a piacere, basta andare sulla via principale da “Lunch box” e cominciare scegliendo il contenitore: pane o focaccia? Poi si aggiungono affettati, formaggi, verdure e tutto ciò che si vuole abbinandoli secondo il proprio gusto, anche in modo discutibile! Si paga poi la somma dei prezzi degli ingredienti utilizzati. Fuori c'è qualche posto a sedere. A La Spezia c'è un ristorantino molto particolare già dal nome, “Minestrone da Tiffany”; ma l’originalità del locale è data dal proprietario, un signore simpatico che dopo aver preso le ordinazioni prepara con calma i piatti (non ha a disposizione una vera e propria cucina ma una specie di angolo cottura), li fa servire al figlio cameriere (contemporaneamente volonteroso e svogliato), va fuori a sedersi tra i tavolini a fumare e chiacchierare con i clienti e non torna più se non si va a chiamarlo! Vuoi sapere quali sono le proposte come secondo o dolce? Ti alzi e vai fuori a chiedere! Il menù non è molto ricco e varia di giorno in giorno, noi abbiamo mangiato minestrone (ovviamente), gnocchi al pesto, muscoli ripieni e torta alle mele, tutto buono anche se dal minestrone mi sarei aspettata di più. Conto molto economico. NUOTARE IN AUTUNNO Non è la prima volta che andando per il Ponte di Ognisanti in Liguria ci capita di fare il bagno: il sole e la temperatura dell’acqua che è ancora gradevole, non avendo ancora subito il raffreddamento invernale, consentono infatti di fare le ultime nuotate dell’anno. Le spiagge decisamente più belle e comode sono quelle di Monterosso. Abbiamo visitato anche la stretta spiaggetta sotto la stazione di Corniglia (andare dalla parte opposta rispetto al paese) e quella di Vernazza proprio in paese a cui si accede attraverso una suggestiva caverna rocciosa. LA SPEZIA La Spezia non è una bella città , sembra trascurare il mare. C’è una nuova marina, un nuovo ponte e molti natanti da diporto di dimensioni molto varie ma il cuore della città è all’interno, lontano dal mare. Durante il ponte dei morti ha mostrato però una vitalità che non ci si aspetterebbe in Liguria in autunno. Sabato e domenica per la manifestazione “La Spezia in festa” c’erano in ristoranti e bar menù medievali, in piazza street food e concerti serali di band giovanili locali, in tutto il centro attività per i piccoli e artisti di strada. La notte di Halloween nel Castello di San Giorgio è stata organizzata una bellissima festa per grandi e soprattutto per piccoli: il museo del Castello è stato addobbato con scheletri, bare, ragni e ragnatele, posti in ogni angolo e nei sotterranei; nelle stanze che ospitano i reperti e sulle terrazze (da cui si gode un panorama che abbraccia tutta la città e il porto) erano organizzati laboratori per costruire case degli spiriti, dipingere finti reperti archeologici o costruire golem di argilla e pupazzetti; nei giardini all’aperto infine c’erano spettacoli di fuoco, con fachiri e fachiresse! Lo spettacolo vero però sono stati i bambini mascherati e truccati nei modi più disparati. Anche per il 2018 si annuncia una Notte mostruosa al castello, con una vasta scelta di laboratori, storie, spettacoli di magia macabra e di fuochi stregati. Tra gli ospiti Matteo Arfanotti, campione mondiale di face e body painting. Ingresso: € 0 fino a 3 anni, € 5 dai 4 agli 11 anni e € 3 tra i 12 e i 99 anni. Per informazioni clicca qui. |
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Dicembre 2023
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