IL LAGO DI VARESETra i “sette laghi” di Varese, il lago omonimo è il più grande dopo il Maggiore e quello di Lugano, con quasi 15 chilometri quadrati di superficie. Impegnativo quindi tentare di esplorarlo in una sola volta. Abbiamo a lungo evitato di visitare il lago di Varese (in genere a favore del vicino lago di Monate), in quanto non risultava balneabile a causa dell'inquinamento e delle caratteristiche chimiche delle acque. Dopo aver letto nei dati dell'Ats Insubria che in alcune aree del lago le acque erano risultate agli esami di qualità “eccellente” (ma i divieti di balneazione sono tuttora in vigore), abbiamo deciso di farci un giro in canoa. Arrivando da sud (da casa nostra, alla soglia nord di Milano, ci vogliono una cinquantina di minuti di macchina), siamo partiti dal lido della Schiranna (che appartiene al Comune di Varese): in prossimità dello stabilimento del lido c'è ampia possibilità di parcheggio (a pagamento ma anche gratuito) e facilità di accesso alla sponda, sassosa ed erbosa, dove c'è tutto lo spazio, anche ombreggiato, in cui preparare la canoa e metterla in acqua. Ci siamo limitati a visitare la parte inferiore del bacino del lago, troppo grande per le nostre forze. Il bacino è circondato da rilievi di modesta altezza, ampiamente ricoperti di vegetazione ed è bordeggiato da canneti. L'urbanizzazione sulle sponde è modesta (qualche capannone industriale) e in alcuni tratti praticamente assente. Ad est si profilano i rilievi del Parco naturale regionale di Campo dei Fiori. Il lago si è rivelato una piacevole sorpresa soprattutto per la nutritissima presenza di aviofauna: si parla in effetti di 160/170 specie presenti con migliaia di esemplari. Sul lago, tra le canne, sugli alberi intorno, nel cielo, si svolge in continuazione lo spettacolo della vita quotidiana degli uccelli, tra tuffi, nuotate, voli spiegati e a planare, partenze e atterraggi a raso d'acqua, litigi e inseguimenti, allevamento e istruzione dei pulcini, ecc. Molto nutrita la presenza di cigni, presenti in colonie numerose, ma gli esperti di birdwatching (e non solo loro) hanno da sbizzarrirsi nell'osservazione e nel riconoscimento degli uccelli. Il lago vanta anche altri motivi di interesse: in una propaggine sul lato ovest (vicino a Cazzago) si stende la riserva naturale della palude Brabbia e un po' più in su (poco sotto Biandronno, da dove parte anche un piccolo battello) c'è l'Isolino Virginia. In entrambi i casi credo che l'esplorazione si possa fare anche in canoa. L'isolino è sede di un sito archeologico del periodo neolitico, quando (4-5000 anni fa) era già abitato da una popolazione che viveva su palafitte. Sull'isolotto c'è un minuscolo museo ad ingresso gratuito (in fase di ampliamento) e alcuni pannelli esplicativi (oltre a un bar-ristorante). L'isolotto è separato dalla sponda del lago da uno stretto braccio d'acqua, coperto di piante acquatiche. Si può raggiungere comunque in canoa e sbarcarvi senza problemi, partendo magari da Gavirate o da Biandronno. Sul lago hanno sede due importanti associazioni di canottieri, di Varese e di Gavirate, e una di volo a vela; per cui, soprattutto nel week-end, oltre agli uccelli di cui sopra, vi faranno compagnia filanti equipaggi su canoe da competizione sull'acqua, e piccoli aeroplani e alianti nell'aria... IL LAGO DI GHIRLAIl lago di Ghirla si trova a nord di Varese (a una dozzina di chilometri di distanza, un quarto d'ora di macchina), tra il lago Maggiore e quello di Lugano, ad un'altezza di circa 440 metri sul l.d.m.
La particolarità del lago è quello di essere adagiato sul fondo della Valganna, tra alture di media altezza ricoperte di boschi, per cui le sue acque sono di un bel colore verde, che può diventare anche un po' cupo nelle giornate senza sole (in inverno a volte ghiaccia completamente). La statale 233 (fermatevi poco prima sulla strada a guardare le cascate che trovate sulla sinistra, proprio acanto alla carreggiata) costeggia tutta la riva orientale del lago, dove i punti di accesso sono molteplici: si parcheggia comodamente la macchina sulle apposite banchine a lato della strada e si scende brevemente tra gli alberi fino alla sponda. E' possibile accedere anche dall'altra sponda, dove si trova un campeggio, ma il lago è talmente piccolo (0,28 chilometri di superficie), che da qualsiasi punto entriate lo potete girare tranquillamente in breve tempo. Non ci sono moltissime costruzioni lungo le rive e quindi l'ambiente è abbastanza tranquillo; unico neo la vicinanza della statale con il rumore delle macchine. Le rive sono erbose o boscose, con diversi punti adatti per un picnic. Il lago sarebbe balneabile, ma non è l'ideale per una nuotata: il fondale diventa profondo dopo pochi passi e in diversi punti dal fondo affiora la vegetazione (che nella parte settentrionale del laghetto si fa più fitta).
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Dicembre 2023
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