Se siete ricchi o se comunque non avete problemi a spendere, Londra fa al caso vostro: troverete alberghi fantastici (sia se amate lo stile old british che le ultime tendenze del design), ristoranti sopraffini, intrattenimenti cari ma di grande effetto.
Ma se le vostre risorse economiche sono più limitate, non perdetevi d’animo: si possono avere grandi soddisfazioni anche senza spendere un capitale. A Londra ci sono cose da vedere, da fare, da mangiare che sono inaspettatamente gratuite o a buon mercato. Ecco quindi i nostri consigli per godersi Londra senza svuotare portafoglio o carta di credito, basati sulla nostra diretta esperienza, divisi in 12 categorie.
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AEREO: SEARCH & COMPARESi può risparmiare sul biglietto aereo? Sì; gli accorgimenti sono quelli che valgono pressoché per tutte le destinazioni: cercare e ricercare, confrontare e paragonare. A Londra ci sono molti aeroporti (Heathrow, Gatwick, Stansted, City, Luton) serviti da molte compagnie, di linea e low cost. Confrontate i prezzi delle varie compagnie (ci sono motori di ricerca che fanno il lavoro per voi), anche in giorni diversi: sembrerà strano, ma i prezzi con l’avvicinarsi della data di partenza possono salire ma anche scendere. Se riuscite ad evitare periodi e giorni di punta, evidentemente, troverete prezzi più bassi. Quando confrontate i prezzi tenete presente però che non sempre i più convenienti sono i più convenienti sotto i punti di vista: a volte i voli più economici hanno orari scomodi quando non impossibili (soprattutto se dovete raggiungere la città con i mezzi pubblici); occhio inoltre ai servizi: sono quasi tutti inessenziali, ma se dovete viaggiare con un bagaglio voluminoso da mettere in stiva il sovrapprezzo applicato da molte compagnie (in una sorta di giungla dove ognuna ha un comportamento, regole e misure differenti, e che cambiano troppo spesso) potrebbe incidere significativamente sul prezzo finale e sbilanciare la valutazione di convenienza; infine, gli aeroporti di Londra sono a distanza variabile dal centro: nel preventivo dovete quindi calcolare anche quanto vi costerà raggiungere il centro città e tornare in aeroporto. Il più vicino alla città è London City, l’aeroporto degli uomini d’affari, collegato con la City con una ferrovia leggera (DLR) molto economica. Il capolinea è a Bank, dove incrocia diverse linee della metropolitana e di autobus con cui potrete raggiungere qualunque zona della città. MEZZI DI TRASPORTO: TRAVELLING CONTACTLESSIn città circolano poche auto private (ma il traffico è pesante comunque), molti taxi, molti bus, tra cui quelli rossi a due piani, di vecchia e nuova generazione. La metropolitana è famosa e capillare e conta per ora qualcosa come 11 linee e 382 fermate. I biglietti sono piuttosto cari, un viaggio in metropolitana costa in genere £ 2,4 (i prezzi variano anche in ragione della fascia oraria). Si possono però acquistare Travelcard turistiche o la Oyster Card, una ricaricabile per la quale si lascia un deposito cauzionale iniziale, rimborsabile. Ma il nostro consiglio è sfoderare la carta di credito e dimenticarsi tessere e biglietti: in tutte le stazioni della metro e sui bus si può infatti viaggiare semplicemente appoggiando la carta contactless all’apposito lettore (quando si parte e quando si arriva viaggiando in metropolitana, visto che ci sono fasce di prezzo diverse secondo la lunghezza del tragitto e la distanza dal centro; solo quando si sale invece sugli autobus, che hanno tariffa unica). Funzionano anche le carte emesse in Italia: la contactless garantisce il trattamento tariffario migliore, lo stesso della Oyster card, quindi il bilancio economico è a somma zero, ma senza tessere, cauzioni, ricariche, rischi di sprecare biglietti preacquistati e assoluta libertà nell’usare o non usare i mezzi. C’è un tetto di spesa massimo giornaliero: quando si raggiunge la cifra di £ 6,8, non viene addebitato più nulla. La Oyster Card garantisce sconti anche su alcune linee di navigazione sul Tamigi e sulla funivia (panoramica) della Emirates Air Line che sorvola il fiume all'altezza di North Greenwich-Royal Docks nella zona est.
l bus è più lento ma più economico della metropolitana (e inoltre permette di guardarsi intorno lungo il tragitto): il biglietto costa £ 1,5, ma non permette trasbordi. Se proprio volete togliervi il gusto di viaggiare (legalmente) gratis sui mezzi pubblici, il momento giusto è la notte del 31 dicembre: i mezzi sono in funzione tutta la notte e non si paga biglietto. Per orientarvi, sia che vi muoviate a piedi che con i mezzi pubblici, la cosa più semplice, facile, comoda ed economica è affidarvi ad occhi chiusi al vostro Google Maps che quasi sicuramente avrete caricato gratuitamente sul vostro smartphone: sa dirvi dove siete, dove volete andare, in quanto tempo, con quali mezzi e con quali orari, a quale fermata scendere, e così via. ALLOGGIO: HOME IN THE EASTGli hotel (ce ne sono di molto belli) sono piuttosto cari. Difficile trovare qualcosa di decente a meno di € 100. Se non vi infastidisce la promiscuità o se siete in gruppo, a Londra ci sono molto ostelli e un letto in camerata può essere una soluzione economica. Altrimenti un compromesso accettabile può essere affittare una camera privata. Cercate sulle piattaforme specializzate e troverete quello che fa al caso vostro a prezzi che possono scendere fino a € 50. Una zona economica ma abbastanza centrale (è nella zona 2 della metro, quindi la più economica per gli spostamenti) è l’East End, zona di immigrazione (soprattutto indiana, bengalese e pachistana), dove strade squallide e sporche (per dire, il quartiere di Whitechapel è stato anche il teatro delle gesta di Jack lo Squartatore) si alternano a zone più rispettabili, con attrazioni culturali e gastronomiche e perfino trendy, come la zona di Brick Lane, ricca di ristoranti, locali, negozi, mercati, street artist. MANGIARE: PUB, ETHNIC FOOD OR A BIG AFTERNOON TEA?Londra pullula di locali e localini, catene (la più onnipresente ha un nome francese, Pret a manger), chioschi, dove fare uno spuntino a mezzogiorno non è assolutamente un problema e costa poche sterline. Sandwich, insalate, piatti pronti, specialità etniche di ogni tipo: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se la stagione è bella, potete anche comprarvi qualcosa in un chiosco o al supermercato e mangiarla all’aperto: ci sono molte panchine e sedute, perfino nel cuore dell’affaristica City, oltre a splendidi parchi e giardini. Per la sera, i pub offrono piatti tipici inglesi (un po’ sempre i soliti, fish & chips, torte di carne stufata nella birra, ploughman’s lunch, ecc.) con portate sostanziose e con contorni, tra le 10 e le 15 sterline.
Ma cosa c’è di più british del te? Il te con le focaccine dolci e le tartine con cetrioli! È un esperienza da provare, la scelta è ampia: ci si può far tentare da una buona tazza di te con una bella fetta di torta, concedersi un cream tea (te accompagnato da scones, burro morbido e marmellata) o, perché no, provare l’afternoon tea. L’afternoon tea viene servito al pomeriggio pomeridiano, come dice il nome stesso, con orari piuttosto prolungati; spenderete come o più che per un pasto medio, ma si mangia abbastanza da poterlo tranquillamente sostituire e rimanendone sazi. Nei grandi alberghi o nei locali di lusso un afternoon tea può arrivare a costare anche più di 50£, ma ci sono soddisfacenti alternative a prezzi più abbordabili. Noi ve ne suggeriamo una all’interno del mercato coperto di Covent Garden, allo Sweetheart, un localino delizioso che profuma di cacao, arredato come una casa di bambola, dove vi serviranno te a scelta e una bella alzatina con tramezzini e tortine salate, cupcakes, pasticcini e scones con burro e marmellata. Se riuscirete a sedervi nei pochi tavolini all’aperto potrete ascoltare i musicisti che si esibiscono proprio lì di fronte. Se siete ben disposti, i ristoranti etnici possono inoltre offrire grandi soddisfazioni a prezzi ragionevoli: intorno a Gerrard Street, nel West End dei teatri, pullulano i ristoranti cinesi con cucina cantonese e gli asiatici; nella zona di Whitechapel e nel primo tratto di Brick Lane dominano invece gli indiani. Una vera e propria istituzione è il Tayyab, con ottima cucina (ovviamente speziata e piccante) prezzi modici e servizio accogliente (vengono offerti pani aromatizzati e insalatina, e il conto già modesto è addolcito da cioccolatini); ma è meglio prenotarlo perché arriva gente da tutta Londra per mangiarvi e si può riempire fino all’inverosimile di gente in attesa, con bottiglie e lattine sotto il braccio. Qui infatti, come in molti altri ristoranti mussulmani della zona, non vengono serviti alcolici, ma è possibile portarsi vino o birra da fuori, cosa che rende il conto ancora più contenuto. Troverete una quantità di modi per spendere i vostri soldi: dai grandissimi magazzini, alcuni dei quali storici e grandiosi come templi del consumo, alle migliaia di negozi, negozietti, boutique, con specializzazioni di ogni genere e tipo. Troverete antichità e rarità come oggetti ipertecnologici e paccottiglia di serie. L’impressione è che qualsiasi cosa cerchiate, a Londra, in un supermercato, in una bottega, in una bancarella, finirete per trovarlo.
Ma stiamo parlando di risparmio, per cui il nostro consiglio è andare per mercati. In particolare, noi abbiamo passato una giornata nella zona di Brick Lane, che, oltre per la street art e il cibo etnico (oltre ai ristoranti indiani, che dominano nel tratto più a sud, troverete bancarelle dove con qualche sterlina potrete togliervi degli sfizi con cibi di ogni parte del mondo) è famosa per i negozi di vintage e di usato. Abbigliamento, accessori, bigiotteria, oggettistica, orologi, macchine fotografiche, ma anche immensi giacimenti di vinili, per la gran parte a prezzi abbordabili. Può scapparci l’affare. Abbiamo trovato bei maglioncini in morbido cashmere intorno alle 30£, e bei giubbini di pelle dall’aria vissuta ma ancora godibilissimi più o meno allo stesso prezzo. Londra vanta altri mercati famosi, da Portobello e Camden Market. Avrete da sbizzarrirvi. Questo consiglio dovrebbe stare nel capitolo "mangiare", ma sta bene anche qui: in fondo a Brick Lane ci sono un paio di negozi che vendono bagels; il più storico è Beigel Bake (a pochi metri c’è il rivale Beigel Shop), che offre panini riccamente imbottiti (manzo salato, formaggio e salmone, ecc.) 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana, per un paio di misere sterline. INFORMAZIONI: WHAT'S ON IN THE CITYL’informazione è tutto. A Londra sono in distribuzione quotidiani gratuiti, come il London Evening Standard, un vero e proprio giornale con notizie di cronaca, politica, spettacolo, sport, giochi, ecc., o Metro, ovviamente distribuito in metropolitana. Per i turisti ancora più utili sono le pubblicazioni, inzeppate di pubblicità ma gratuite, che però offrono tante informazioni su cosa succede in città (concerti, spettacoli, visite guidate, ecc.) e spesso anche segnalazioni di eventi gratuiti (a volte addirittura occasioni per mangiare gratis: noi siamo capitati quando c’erano diverse iniziative promozionali per il Vegan Day). Il capostipite è TimeOut, settimanale, per quanto meno bello e ricco di una volta; altri titoli sono il London Planner e il London Visitor, mensili. Per muovervi, come già dicevamo nella sezione "trasporti", affidatevi al vostro navigatore; molte zone e stazioni della metropolitana di Londra poi sono coperte da wi-fi gratuito: controllate. CERIMONIE, FESTE, MANIFESTAZIONI: EVERY SEASON HAS OWN OPPORTUNITIESLondra è una città gigantesca ed è quindi piena di manifestazioni di ogni genere, in tutte le stagioni, alcune tradizionali e universalmente note e alcune decisamente più inconsuete, a molte delle quali è possibile assistere gratuitamente. Se amate le tradizioni più strettamente british l’appuntamento più facile, sotto i tutti i punti di vista è quello con il cambio della guardia a Buckingham Palace (tutti i giorni alle 11; alle 16 l’ispezione), ma se siete in città a giugno potete vedere il Trooping the Colour, con militari in parata, bande e carri decorati; se avete l’animo religioso in primavera trovate sia le processioni pasquali che i riti druidici per festeggiare l’equinozio; se vi sentite più sportivi tra aprile e maggio si svolgono maratone e regate lungo il Tamigi; in estate nei parchi si tengono concerti e festival, mentre in diversi momenti dell’anno le comunità straniere danno vita a diversi festeggiamenti, dal Capodanno cinese a Chinatown (tra gennaio e febbraio) al Notting Hill Carnival, una festa di strada giamaicana e caraibica con carri carnevaleschi, poderosi sound system e street food a volontà. Noi, a Londra ai primi di novembre, abbiamo scoperto che si festeggia anche la ricorrenza della Congiura delle polveri, lo sventato attentato dinamitardo ordito dal cattolico Guy Fawkes (il personaggio di V for Vendetta) ai danni dei palazzi del potere di Westminster. Falò e fuochi d’artificio in molti punti della città e in diversi giorni (attenzione agli orari, anche questi molto inglesi: in genere per le 8 di sera sono già finiti). Stranamente, gli spettacoli pirotecnici, che da noi sono per eccellenza gratuiti, qui invece si pagano (perfino per quelli di Capodanno si paga l’accesso alle banchine sul Tamigi): ma ne abbiamo trovato uno bello e gratuito al Victoria Park, nella zona est di Londra. Dalla terrazza della Tate, e perfino dall’aereo in volo il 5 novembre, ne abbiamo visti moltissimi altri dall’alto e da lontano. Giusto qualche giorno dopo si tiene il Lord Mayor Show, altra tradizione britannica, con parata per il centro, carrozze storiche, bande musicali e immancabili fuochi d’artificio. Già nella prima metà di novembre, inoltre, con un mese e mezzo d’anticipo, la città si prepara per il Natale: i locali prendono le prenotazioni, le vetrine si addobbano e per le vie del centro si accendono le luminarie. GLI SHOW: THEATERS E STREET ARTISTLondra è la città dei teatri e, insieme alla Broadway newyorchese, la patria mondiale dei musical, un genere tra l’altro a portata anche dei turisti che non sono completamente padroni della lingua inglese. Ho contato 37 musical in programmazione contemporanea nei teatri del West End, e tenete conto che, a differenza che da noi, i teatri a Londra d'estate non chiudono. Per risparmiare, potete provare a vedere cosa offrono i vari e numerosi botteghini che ad una certa ora (gli spettacoli iniziano molto prima che in Italia) svendono a prezzi scontati i biglietti ancora disponibili.
Oltre che nei teatri e nelle sale da concerto (tra cui il Dome, un gigantesco auditorium lungo il Tamigi) si possono trovare musica dal vivo e concerti nei locali e nelle chiese (in genere a pagamento). Però è facile imbattersi in musica e spettacoli dal vivo semplicemente girando per le strade. Londra è una grande piazza per gli street artist e per i performer (musicisti, cantanti, mimi, acrobati, ecc.), che per esibirsi nelle zone più turistiche e ambite devono sostenere una selezione, in modo da garantirne la qualità. Tra le zone più ricche di esibizioni ci sono Covent Garden, la più ruspante Brick Lane, e il SouthBank nella zona del London Eye. CHIESE: TAKE A GLANCEPer visitare le principali chiese di Londra, quelle di maggior interesse artistico e turistico, prime tra tutte Westminster Abbey e St. Paul Cathedral, si pagano biglietti abbastanza elevati, ma si può dare un’occhiata agli interni in occasioni delle funzioni religiose (con il dovuto rispetto) o di qualche concerto (soprattutto corale) gratuito. Ovviamente non è permesso una visita vera e propria, che invece spesso include cappelle, chiostri o, nel caso di St. Paul, anche la salita sulla cupola (non più così panoramica come nei tempi andati, visto che gli edifici della città intorno hanno continuato a crescere in altezza). PANORAMI: A GARDEN IN THE SKYCosa c’è di meglio per iniziare la visita di un bello sguardo panoramico dall’alto (o dal molto in alto)?. I panorami più famosi si godono dalla sommità dello Shard, il grattacielo di Renzo Piano che sembra un’assurda guglia gotica in orgoglioso isolamento sulla sponda sud del Tamigi, o dalle cabine del London Eye (il giro completo impiega una mezz’ora), una gigantesca ruota panoramica quasi di fronte a Westminster. Entrambe sono però vedute a caro prezzo e hanno dei validi concorrenti non semplicemente più convenienti, ma addirittura gratuiti. Il più allettante è lo Sky Garden del Walkie Talkie, un grattacielo (ingenerosamente premiato come più brutto edificio inglese nel 2015) che sembra meno alto di quello che è, essendo largo (si espande salendo) e anche un po’ ricurvo (prima che si intervenisse con correzioni, i raggi del sole riflessi dal suo lato concavo avevano rischiato di fondere le macchine parcheggiate nella strada sottostante...). Per salire alle terrazze del 35° piano è necessario prenotare (le prenotazioni si aprono di settimana in settimana); pensateci quindi per tempo, ma se non avete trovato posto o non avete fatto in tempo, non fatevi scrupoli e provateci lo stesso: se c’è posto si entra insieme ai prenotati e dopo un veloce controllo di sicurezza si sale sulla larga sommità dell’edificio, occupata da un bar, da un ristorante, da un anello di terrazze panoramiche e da un giardino tropicale pensile, incredibilmente lussureggiante sotto il tetto di vetro e il cielo di Londra. Panorama a 360° gradi sulla City, sulla metropoli intera e sull’orizzonte. Più vicini al ground ma in grado di offrire belle vedute sono la Oxo Tower (una ex-fabbrica riconvertita in centro commerciale, culturale e residenziale) e la Tate Modern, il grande museo di arte contemporanea, entrambi affacciati sul South Bank. Nella prima (entrata sul retro) bisogna salire all’8° piano e attraversare con disinvoltura il bar o il ristorante fino a raggiungere le terrazze panoramiche. Nella seconda si può salire al 6° piano dell’edificio più vicino al fiume, o ancora meglio al 10° dell’edificio retrostante. Scelta una giornata il più possibile limpida, il momento migliore per salire a nostro parere è quello precedente il tramonto, in modo da vedere ancora il panorama alla luce del giorno, e poi l’accendersi delle luci al calare del buio. Noi eravamo sulla Tate in occasione della ricorrenza della Congiura delle Polveri, e abbiamo visto esplodere fuochi d’artificio in sei punti diversi della città e dei sobborghi.
MUSEI: FREE CULTURE FOR EVERYONEUna delle cose più incredibili di Londra è che i musei - e ci sono alcuni musei tra i più belli e più ricchi del pianeta - sono ancora completamente gratuiti. Cultura gratis, per tutti. Cosa non indifferente, vuol dire anche che se vi fermate per più giorni potete tornare liberamente a visitare musei che sono virtualmente inesauribili. Per dire, alla National Gallery di Trafalgar Square trovate Leonardo da Vinci, i primitivi italiani e i grandi fiamminghi, Turner e Van Gogh; alla Tate Modern potete trovare Picasso e Braque, Wahrol e Lichtenstein, Pollock e Rothko; al British trovate la più grande collezioni di arte egizia fuori dall’Egitto, la stele di Rosetta, i bassorilievi di Ninive e i fregi del Partenone di Atene, e così via. Entrata gratuita anche al Victoria & Albert Museum; spesso invece nei musei si paga l'ingresso per le mostre temporanee. I musei sono organizzatissimi, con tutti i servizi che potete aspettarvi di trovare. Se volete fate una donazione, se lo meritano; oppure sosteneteli mangiando nelle caffetterie e nei ristoranti, o facendo acquisti negli shop. Se siete in giro con i bagagli, potete lasciarli ai guardaroba (questi a pagamento), ma attenzione: alcuni non accettano i trolley. Oltre ai maggiori ci sono musei per tutti i gusti e di tutte le dimensioni. Molti sono gratuiti, ma più diventano “ludici” e meno culturali o scientifici, più facilmente vi troverete a pagare un biglietto d’ingresso. Innumerevoli anche le gallerie d’arte e le collezioni private ad ingresso libero. E poi c’è quella che considero la vera forma di arte iconografica contemporanea: la street art. Per usare un’espressione un po’ abusata, Brick Lane e i dintorni, salendo fino a Shoreditch, è una galleria d’arte a cielo aperto, e gratuita: si va dai grande murales sulle facciate cieche delle case e sulla massicciata della ferrovia che attraversa la Brick, ai disegnini, agli stencil e agli adesivi grandi e piccoli che decorano a volte in modo assolutamente caotico muri, porte, pali, segnali stradali, ecc. E’ una galleria in continua evoluzione, dove tornando una seconda volta non è detto si ritrovino le stesse opere, ma è facile invece trovarne di nuove. PARCHI: WALKING LONDONUn’altra cosa che potete fare gratis a Londra è camminare per le strade (o seguire gli estesi tratti pedonali dei lungotamigi, soprattutto sul South Bank) e guardarvi intorno, per scoprire in continuazione cose interessanti e curiose. Quando però siete stanchi di asfalto, mattoni, cemento, vetro e acciaio, potete fare una pausa in uno dei bellissimi parchi o giardini che costellano il tessuto urbano. Se Londra non è certo un esempio di pulizia, i parchi invece lo sono e si presentano curati, puliti e ordinati. Molti sono di istituzione reale, alcuni sono di cospicue estensioni e dotati di specchi d’acqua. Nelle diverse stagioni, e soprattutto d’estate, possono ospitare manifestazioni, concerti, fuochi d’artificio: la maggior parte delle iniziative sono a pagamento, ma senza pagare nulla troverete comunque erba, fiori, alberi, sole e ombra, statue e fontane, scoiattoli che vengono a mangiare dalle vostre mani, uccelli acquatici, e perfino pellicani e (al Richmond Park, ma non ci siamo stati) daini.
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AutoreInformazioni e consigli su cosa fare a Londra gratis o risparmiando, basati sull'esperienza di viaggio di Mauro e Alessandra. ArchiviCategorie
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