Dove il sole è malato e dove fuggiamo di primo mattino; dove navighiamo tra foche e leoni marini; e dove la missione compie trecento anni e i ballerini collassano.19 luglio, giorno 9 Santa Rosalia - LORETO La mattina il sole sorge rosso e già corrotto e malato proprio davanti alla nostra finestra, a farsi beffe della nostra confusione e della nostra insonne stanchezza. Fuggiamo da Santa Rosalia con l’autobus del mattino, sprofondando sempre di più verso la parte meridionale della penisola. Alla stazione degli autobus chiacchiero un po’ in inglese con un signore di Mulegè, forse americano. Di nuovo cactus e deserto, ma anche suggestivi scorci su irraggiungibili spiagge da sogno. In autobus mandano una commedia di Michael Lehmann con Uma Thurman, il cui titolo messicano suona “La verdad acerca de perros y gatos”. Alla stazione degli autobus di Loreto prendiamo un taxi per il centro e una camera all’Hotel Junipero. 190 $, una bella stanza con aria condizionata. Andiamo in spiaggia e facciamo il bagno. Poi ci guardiamo un po’ in giro: l’escursione all’isola Coronado costa parecchio (85 dollari). Ceniamo, da soli, a “La terrazza”. E dopo cena, spettacolo di musica e danze popolari (dell’escuela preparatoria Cardenas) per i festeggiamenti del tricentenario della missione di Loreto. Bello e divertente, poi dopo l’ultimo passo dell’ultimo ballo uno dei ballerini collassa. Gli fanno aria, poi lo portano via. Speriamo bene. Intanto abbiamo chiacchierato un po’ con due italiani che stanno facendo più o meno il giro inverso al nostro: Chihuahua, la Barranca, la Baja California; ora sono in partenza per Ensenada; ma anche loro sono delusi dalla Baja: pochi turisti, prezzi alti, ecc. E non sanno quelli che li aspetta. 20 luglio, giorno 10 LORETO – ISLA CORONADO - LORETO Sulla spiaggia contrattiamo un’escursione all’Isla Coronado per 40 dolares, che è meno della metà di quanto la vendono nelle agenzie. Ci imbarchiamo su un motoscafo veloce, che cavalca le onde saltando e prendendo botte contro l’acqua. Facciamo il giro dell’isola: si vedono pesci, uccelli marini e poi (hoink hoink), foche e leoni marini, sulle rocce e in acqua. Abbiamo il piacere di fare il bagno in una bella spiaggia deserta dalla sabbia chiara, poi “ride” di ritorno. Dopo un riposino andiamo in spiaggia e mangiamo tra l’altro un ottimo flan con liquore e uvetta. A cena andiamo in un ristorante vicino all’albergo, dove mangiamo almea – conchiglie – e granchi. Poi seconda serata di spettacolo per il tricentenario. Bello, come ieri sera, nel senso che anche stasera uno dei ballerini crolla. Deve essere una tradizione legata all’antica missione di Loreto.
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