Quo vado? ormai più che un film è una sorta di totem, forte di oltre 65 milioni di incasso che lo affiancano ad Avatar sul podio dei maggiori incassi italiani di sempre e che sfidano qualsiasi discorso critico. In un anno particolarmente felice per la commedia italiana, con prodotti maturi come Perfetti sconosciuti, La pazza gioia, Io e lei, Medici e Nunziante proseguono diritti per la propria strada, sfruttando la maschera irresistibile di Checco Zalone, che stavolta è un impiegato dell’ufficio Caccia e pesca che a causa dell’abolizione delle provincie rischia di perdere il mitico posto fisso, sua ragione di vita. Piegandosi ma non spezzandosi, rinuncia a qualsiasi buonuscita e si fa sballottare nelle sedi più ostiche, dall’Italia al Polo Nord. Emblema dei vizi e dei difetti dell’italiano medio (?), qui messo a confronto con altri stili di vita e altre culture, Checco macina efficacemente gag e battute. Il dibattito se poi la bilancia penda di più verso la critica sociale o l’autoassoluzione consolatoria, rimane aperto e legittimo.
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AutoreRaggruppo su questa pagina alcuni articoli comparsi su Segnocinema e riguardanti film visti nel 2016 e firmati Mauro Caron. Archivi
Marzo 2023
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