Un cacciatore di animali predatori e una poliziotta fuori luogo (arriva da Las Vegas) si trovano alleati nel dare la caccia a belve umane sulle montagne innevate del Wyoming. L'incontro tra l'eroe dolente e la ragazza benintenzionata e insicura porta Taylor Sheridan sulle orme delle proprie sceneggiature precedenti (l'incontro tra la giovane poliziotta e i cacciatori esperti in Sicario; il mito rivisitato della Frontiera in Sicario e in Hell or High Water), con una storia non nuova ma che acquista interesse anche per la particolare ambientazione nella riserva indiana, dove le donne spariscono nel disinteresse delle istituzioni, le bandiere a stelle e strisce sono appese capovolte, la polizia è insufficiente e lo scioglimento finale avviene non a caso nel campo di trivellazione, dove una multinazionale sta di nuovo depredando i nativi delle ricchezze del loro territorio. Premiato per la regia a Cannes 2017, con un andamento lineare (con l'eccezione di un flashback fondamentale), il film trova il suo momento culminante nella splendida sparatoria del sottofinale.
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AutoreRaggruppo su questa pagina alcuni articoli comparsi su Segnocinema e riguardanti film visti nel 2016 e firmati Mauro Caron. Archivi
Marzo 2023
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