Come ogni grande città Lisbona nel periodo tra Natale e l'Epifania cerca di offrire la migliore immagine di sé. La maggior parte delle luminarie sono concentrate nella Baixa, tra Praca del Comercio e il Rossio, e nelle eleganti vie del Chiado.
Alla fine dell'anno ovviamente si può scegliere tra tanti ristoranti (alcuni con menù speciali, ma sono molti che offrono la scelta alla carta) e locali. Per chi vuole stare in mezzo alla gente, all'aria aperta e nel cuore della festa, comunque, l'appuntamento d'obbligo è nella centralissima Praca Comercio, dove viene allestito un grande palco per uno spettacolo di musica dal vivo fino alla mezzanotte seguiti da dj-set. Allo scoccare della mezzanotte, poi, parte lo spettacolo dei fuochi d'artificio, proprio davanti alla piazza rivolta verso il Tago (sicuramente visibili anche da diversi miradoures posti in posizione elevata). Noi c'eravamo il 31 dicembre 2018: la temperatura era buona, il palco come si deve, la musica portoghese piacevole, e lo spettacolo pirotecnico veramente molto molto bello. La piazza sembra sterminata e si sta abbastanza comodi (se non si ha la sciagurata idea di mettersi in coda nei pochi chioschi presenti sulla piazza per prendere qualcosa da bere, impresa pressoché disperata); ci si rende conto invece di quanta gente ci sia al momento di uscire dalla piazza, al termine dello spettacolo pirotecnico, cosa che si rivela molto più lenta e faticosa del previsto. Le strade verso il fiume sono sbarrate per motivi di sicurezza e quelle che defluiscono verso l'interno sono intasate da altri fiumi interminabili, ma di gente. Forse è meglio prendersela comoda e lasciare che il deflusso scemi un po'; altrimenti preparatevi a trascorrere la prima oretta dell'anno nuovo in coda, dovunque vogliate andare.
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Abbiamo scoperto che Lisbona e tutta la costa portoghese, contrariamente a quanto immaginavo erroneamente, pensandola esposta alle intemperie provenienti dall'Atlantico, godono di un clima temperato e sono visitabili tutto l'anno.
Into the Wonderland si fa un punto d'onore in ogni caso di parlare solo di ciò che abbiamo constatato personalmente: negli otto giorni trascorsi tra Lisbona e Porto all'inizio del mese di gennaio, il tempo è stato sempre bello, con sole, pochissime nuvole, niente pioggia. Due avvertenze però. Prima avvertenza: di giorno si può girare in maglioncino (qualche esagerato era in t-shirt, con nostra disapprovazione), ma al calare del sole cala anche, e molto, la temperatura: quindi è opportuno essere preparati ad una brusca e sensibile escursione termica. Oltre al buio un altro elemento che può portare a temperature decisamente più fredde è la nebbia (noi l'abbiamo affettuosamente battezzata a xigeira, per un ideale gemellaggio con la scighera meneghina), che a volte si alza dal Tago in un banco freddo e impenetrabile, che non sempre si dissolve all'alzarsi del sole (a volte, tra nebbia e ponte ispirato al Golden Gate, si ha davvero l'illusione di trovarsi a San Francisco). Seconda avvertenza. Evidentemente i portoghesi fanno molto affidamento sul loro clima temperato: molte case ed alberghi non hanno il riscaldamento centralizzato e molti ristoranti offrono tavoli per mangiare prevalentemente all'aperto, anche all'ora di cena. Caloriferi elettrici e qualche radiatore, in un caso e nell'altro, cercano di offrire un minimo di tepore, ma tenete comunque conto che la sera e la notte può fare decisamente freddo. Sia l'appartamento privato (peraltro molto bello) che l'albergo dove abbiamo soggiornato erano privi di riscaldamento centralizzato. La nostra precedente visita in Portogallo, molti anni fa, era invece avvenuta d'estate, tra mare e entroterra, spiagge e città: nei nostri ricordi, per quel che valgono, c'è una Lisbona molto calda e afosa. MUOVERSI (SU E GIU') PER LA CITTA'A Lisbona esiste una buona rete di trasporti pubblici (gestita da Carris), con quattro linee di metropolitana (una porta dall'aeroporto in centro città, con un cambio a Alameda), bus e tram, con alcune linee di eletricos che utilizzano vetture storiche. Inoltre, essendo una città d'acqua e di alture, ai mezzi più consueti si aggiungono traghetti, ascensori e pittoresche funicolari per superare alcuni gap di altitudine. Mentre le metropolitane hanno delle stazioni di interscambio, i biglietti singoli dei mezzi di superficie, che possono essere acquistati anche a bordo dal conducente, con un sovrapprezzo, non permettono trasbordi. Il modo più economico di viaggiare è quello di acquistare una tessera Viva Viagem (al costo di 50 centesimi), che si può ricaricare con vari tagli. I lettori istallati sui vari mezzi (in metropolitana si timbra anche all'uscita), calcolano la tariffa e la scalano dalla tessera, con un prezzo più basso rispetto al biglietto singolo. Lo stesso mezzo vale anche per teleferiche, traghetti e ascensori. Si possono caricare anche abbonamenti giornalieri, che permettono di viaggiare su tutti i mezzi. Un'altra possibilità è quella di acquistare una Lisboa Card (per 1, 3 o 5 giorni; la decorrenza si calcola dal momento del primo utilizzo e quindi si estende fino alla stessa ora del giorno successivo) che permette di viaggiare sui mezzi pubblici, di entrare gratis in diversi musei e monumenti, e di avere una serie di sconti più o meno consistenti in vari altri luoghi. Valutatela a secondo di dove volete andare, cosa volete vedere, quanto costa e quali condizioni offre la Card: può essere conveniente. All'inizio del 2019 costa 19 euro per 24 ore, 32 per 48 ore e 40 per 72 ore. Fossimo in voi, eviteremmo invece di girare in macchina per Lisbona: tra alture, fiume e problematiche di parcheggio non pare proprio una buona idea (se proprio dovete procuratevi un albergo con parcheggio). Vi segnaliamo anche un mezzo insolito per girare Lisbona: se siamo ormai abituati a vedere nelle nostre città biciclette condivise, più insolito è trovare dei monopattino. Per le strade si trovano infatti monopattino elettrici, utilizzabili a pagamento secondo il tempo di utilizzo. Come in molte città di interesse turistico, ci sono inoltre bus e anche tram con la formula hop on hop off: si fa un biglietto giornaliero e si sale e si scende a piacere lungo rotte che toccano i vari punti di interesse. C'è perfino l'Hippotour, con un mezzo anfibio in grado di percorrere le strade e navigare nel fiume. APERTA PARENTESI: IL MITO DEL 28C'è anche un mezzo pubblico che è ormai diventato un must segnalato da tutte le guide: si tratta del tram della linea 28, che tocca diversi dei luoghi d'interesse della città, attraversandola in senso longitudinale da est a ovest e viceversa. In realtà a nostro parere può essere considerato un mezzo come un altro per spostarsi da un punto all'altro (se non ci sono alternative), un elemento pittoresco e fotogenico (fotografatelo con le torri merlate della Sè sullo sfondo, o mentre si arrampica sulle strade in pendenza), ma difficilmente un mezzo panoramico per vedere la città. E' infatti un vecchio tram, quindi con finestre non panoramiche, e a causa della sua fama è talmente affollato che rischierete di trovarvi in piedi in mezzo alla folla, schiacciati come sardine in scatola, con scarse possibilità di guardarvi intorno e tanto meno di alzare la macchina fotografica per catturare un'immagine dell'esterno. Aggiungete il rischio, a quanto si dice non infrequente, di essere borseggiati a bordo, e magari vi viene la voglia di fare quattro passi... TRASPORTI EXTRA-URBANILisbona ha un porto e diverse stazioni ferroviarie. Se intendete semplicemente attraversare il fiume, il traghetto più vicino al centro parte da Cais do Sodrè. Il tragitto dura circa sette minuti e costa circa 1,20 euro. Per raggiungere l'aeroporto ci sono stazioni del metro (linea verde) in centro a Cais do Sodrè, a Baixa-Chiado, a Rossio: cambiate poi a Alameda per prendere la linea rossa che fa capolinea all'aeroporto. Se volete fare delle escursioni sulla costa a Estoril o Cascais prendete il treno da Cais do Sodrè, se volete andare a Sintra prendete il treno a Rossio (il biglietto è compreso anche nella Lisboa Card). I treni a lunga percorrenza partono e arrivano dalle stazioni di Santa Apolonia (linea blu della metro) o di Oriente (linea rossa). ESCURSIONI DA LISBONAPer escursioni da fare anche in giornata da Lisbona, le mete più usuali sono quelle di Estoril e Cascais sulla costa e Sintra nell'entroterra. Tutte sono raggiungibili con brevi viaggi in treno. Sintra è assai rinomata per i suoi palazzi e castelli (noi la visitammo durante il nostro primo viaggio in Portogallo): qui praticamente tutto prevede l'ingresso a pagamento, per cui valutate bene la possibilità di comprare biglietti cumulativi.
Lisbona ovviamente è una grande città e le soluzioni per il soggiorno abbondano in quantità e varietà. Oltre agli alberghi, alcuni di indubbio fascino e in edifici di pregio storico, potete cercare soluzioni più economiche tra i numerosi ostelli e negli appartamenti e le camere private, reperibili attraverso i soliti motori di ricerca. Anche alloggiando presso privati si possono trovare soluzioni affascinanti. Scegliete bene la zona: Lisbona è tutta un su e giù quindi scegliete in base a cosa volete fare e vedere in prevalenza. Il consiglio è ovviamente di rimanere nei quartieri centrali, ma se siete in macchina mi sa che dovete per forza cercare una soluzione con parcheggio privato, altrimenti vi sarà estremamente difficile trovare un posto dove lasciare l'auto. Personalmente, abbiamo scelto una stanza nel Barrio Alto, un quartiere molto piacevole, centrale, nella zona della movida notturna, semideserto di giorno e frequentatissimo e vivacissimo la sera, dall'ora di cena in poi; in una casa d'epoca e all'interno di un appartamento molto ben tenuto. Se scegliete questo quartiere assicuratevi che la stanza non dia sulla strada, altrimenti potreste avere a che fare con musica e rumore fino a ora relativamente tarda. Un'altra cosa da tenere presente: molti edifici (alberghi compresi), confidando sul clima temperato, non hanno riscaldamento centralizzato: se siete freddolosi verificate quindi prima qual è la situazione... E' comune sentire dire che Lisbona non è più quella di una volta. Possiamo confermarlo: noi l'abbiamo visitata molti anni fa e ricordiamo una città dal fascino indolente e decadente, con strade e vicoli dove si affacciavano negozi e locali pubblici che sembravano tuguri di un altro secolo. Oggi molti quartieri sono stati risanati, i danni dell'incendio dell'88 riparati, il lungofiume in centro è diventato una zona dove può essere piacevole passeggiare, è nato l'LX Factory, è passato l'Expo che ha lasciato un nuovo ponte, un nuovo parco e costruzioni avveniristiche, l'Alfama è stata ripulita. Quelli che ci abitano o la conoscono bene sostengono che nel tempo è molto cambiata, sotto alcuni aspetti in meglio e sotto altri in peggio. Probabilmente è proprio così.
Tuttavia la gentrificazione -, ovvero il processo con cui quartieri storici e magari degradati vengono “invasi” da nuovi residenti (spesso preceduti da artisti e creativi, poi seguiti dai ceti più borghesi e benestanti) che scacciano mano a mano quelli originali – non ci è apparsa poi a un'occhiata superficiale così spinta. Pensiamo che pezzi della Lisbona più autentica siano sopravvissuti, magari in quartieri meno consueti ai visitatori; ma nell'Alfama stessa, uscendo dai percorsi più battuti dove si incanalano i flussi dei turisti, non è difficile ritrovare scorci dell'”altra” Lisbona, che tuttavia, sperabilmente, non si può pretendere sia quella pittoresca ma miserabilistica di un tempo... |
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