Si diceva di un paese alieno rispetto alle nostre credenze, abitudini, costumi, stili di vita. In parte perché ultimo erede di una civiltà geograficamente, etnicamente, culturalmente diversa della nostra, dove si sono mescolate le popolazioni originarie gravitanti nella valle dell’Indo per dar vita alla civiltà hindu, e dove si sono poi sovrapposte la lunga dominazione mussulmana e infine quella britannica, che sembra aver influito sulla cultura indiana più dal punto di vista materiale che da quello sociale e culturale.
Quella di oggi è quindi un’India che ci risulta aliena da un lato per l’insieme di credenze, di usi e costumi, di abitudini e stili di vita provenienti in parte dalla religione e in parte dalla cultura, dall’altro per quella che ai nostri occhi appare come un’arretratezza che mantiene attuali immagini e situazioni che per quanto ci riguarda sono relegate in un passato più o meno lontano. Il tutto stranamente mischiato con la modernità, per cui i cellulari si alternano con i sacchi di mercanzie portati in testa dalle donne, i jeans dei ragazzi ai turbanti, le automobili moderne alle vacche che gironzolano per le strade, la pubblicità dei prodotti tecnologici alle immagini di divinità dalla pelle blu o dalle sembianze animali. Nel post precedente parlavo di matrimoni. La nostra guida ci ha raccontato del suo. Non so com’è nato il discorso, in un trasferimento in pullmino da una località all’altra. Ci dice che i matrimoni non sono come da noi; vengono combinati dalle famiglie e gli sposi si conoscono in genere il giorno del matrimonio. Ma tu hai fatto un matrimonio combinato, gli chiediamo noi increduli? Lui ha studiato, ha lavorato in varie città italiane nel commercio di gioielli, ha sostenuto gli esami per guida turistica, lavora con i turisti. Insomma, si direbbe un uomo di mondo. Risulta invece molto legato alle tradizioni del suo Paese. Sì, conferma. Sua moglie è stata scelta dai suoi genitori, che sono andati a conoscerla in una località distante centinaia di chilometri da quella in cui lui abitava. Lui si fidava dei suoi genitori, confessa, ma si fidava di più di sua sorella, così ha mandato sua sorella e sua cognata a dare un’ulteriore occhiata alla futura sposa. Le due inviate l’hanno approvata, così il matrimonio è stato combinato. Gli sposi si sono conosciuti il giorno delle nozze. Il matrimonio dura cinque giorni, sicché gli sposi novelli hanno tempo di conoscersi, per quanto in mezzo alla folla di parenti, amici, parenti degli amici, amici dei parenti, amici degli amici, parenti dei parenti. Al suo matrimonio, per dire, la cui data è stata consigliata o decisa dal brahmino dopo aver consultato gli oroscopi degli sposi, erano invitate 500 persone. Si sono presentati in 800. E’ normale. D’altra parte, ci rendiamo conto, l’industria dei matrimoni in India è un business enorme. Tutti i grandi alberghi fanno a gara nell’offrire sale e ambienti per i ricevimenti nuziali e spesso ai margini delle città si vedono grandi aree all’aperto attrezzate per ospitare matrimoni e celebrazioni e festeggiamenti conseguenti. La sposa al momento di conoscerlo non era molto soddisfatta. E’ lui stesso che ce lo dice. Poiché nel corso del tour passiamo vicino alla città dove abitano, Ajmer, lui ci invita a casa sua. Sua moglie è una bella donna, in sari giallo zafferano, che ci accoglie imprimendoci con un dito un tikka rosso scuro di benvenuto sulla fronte, sorridendo e preparandoci un chai masala piccantissimo. Sfogliamo il loro album di matrimonio. Loro sono vestiti e adornati come un maharaja e una principessa, ma lei ha sempre l’aria corrucciata e scontenta. Ma adesso è contenta? chiediamo a lui dopo. Siì, dice lui. Ma l’amore? chiediamo. L’amore arriva dopo, ci assicura lui. Noi siamo perplessi. Di cosa parleranno allora le soap opera di cui vediamo di sfuggita qualche immagine alla tv, o le centinaia di film che Bollywood sforna ogni anno? Bisogna considerare che, come ci racconta sempre la nostra guida, raramente marito e moglie vanno a vivere per conto proprio. In genere la sposa va a vivere con la famiglia dello sposo, adottando quindi non solo l’uomo ma tutta la sua famiglia. Nella casa della guida vivono lui, la moglie e la loro adorabile bambina dai capelli corti e dagli occhioni scuri da cerbiatta, i genitori di lui, il fratello di lui con relativa famiglia. Va d’accordo tua moglie con la cognata? chiediamo. Siì dice lui. Ogni tanto litigano. Quando litigano lui e suo fratello si dileguano...
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AutoreMauro e Alessandra fanno un giretto in India. Aprile 2017. ArchiviCategorie |