Sei spiagge da Palau verso la Costa SmeraldaPunta Faro (Palau) Proseguendo a piedi oltre Palau Vecchia, su un percorso che attraversa un bel complesso residenziale sul mare e tra i fiori e una pineta di pini marittimi, si arriva alla spiaggetta del faro, uno degli edifici iconici di Palau. Anche questa spiaggia è raggiungibile in pochi minuti di passeggiata dal centro della cittadina. Il faro si trova sulla punta di un piccolo istmo che unisce due piccole spiaggette, tra scogli di granito grigio dalle strane forme, con belle viste sulle isole e sulla Maddalena e sull'intensissimo traffico marittimo di questo braccio di mare. Il posto è frequentato da famiglie e da ragazzini che amano tuffarsi dagli scogli e dal molo. Sul lato opposto di Palau, si vede la spiaggia dell'Isolotto, con una bella pineta di pini marittimo, fitta e compatta, proprio a ridosso della spiaggia. Palau vecchia (Palau) E' una delle spiagge del paese, poco oltre il porto d'imbarco per la Maddalena (si vedono i traghetti che fanno incessantemente la spola da e per l'isola e la stazione marittima). E' raggiungibile dal centro con una breve e piacevole passeggiata in riva al mare. E' di dimensioni ridotte, ma ottima per famiglie con bambini, frequentata anche da gente del posto. Cala Capra e Porto Mannu (Vena Longa) Discesi dalla visita a Capo d'Orso (v. Panorami), all'ingresso della strada che scende alla spiaggia di Cala Capra una guardia giurata ci sbarra il cammino. Molto compreso nella parte, ci spiega che gran parte della spiaggia sottostante è privata, e che comunque il parcheggio per la spiaggia libera è già pieno. Poiché non amiamo le guardie e le spiagge private tiriamo avanti. A Porto Mannu invece il parcheggio è gratuito e c'è posto, ma la maggior parte della spiaggia è occupata da uno stabilimento balneare. Troviamo un po' di spazio accanto alla parte attrezzata, e una lingua di sabbia con qualche pianta per l'ombra sulla parte sinistra, guardando il mare. Spiaggia degli Svedesi (Cala Lepre): Si raggiunge con una deviazione dalla strada principale, lungo Via degli Svedesi. Il parcheggio è gratuito. Alle spalle della spiaggia c'è un elegante beach bar con giardino-solarium. Le proporzioni sono invertite rispetto a Porto Mannu: c'è una piccola zona attrezzata, ma anche ampi spazi liberi, qualche albero a fare ombra, l'acqua bella. La sabbia è abbastanza fine, con un po di sassi verso la battigia, e il declivio è abbastanza dolce. Sull'estremità della spiaggia, non grandissima, si affaccia un camping, su una lingua di terra dove il golfo delle saline si addentra verso la spiaggia omonima. Spiaggia delle Saline: Si parcheggia sulla banchina lungo la strada e una breve discesa porta alla spiaggia sottostante, che occupa il fondo del golfo omonimo, un arco di sabbia lungo e stretto tra il mare e gli stagni salmastri retrostanti, con un paio di ponticelli di legno che li attraversano e qualche albero a fare un po' d'ombra. È l'ultima spiaggia di Palau: a due terzi della spiaggia si passa nel comune di Arzachena (c'è un cartello stradale sulla sabbia ad indicarlo). La visitiamo in una giornata molto ventosa: troviamo un bel posticino sotto le fronde di un albero ombroso, la sabbia è chiara, ma alla fine non riusciamo a stare per il troppo vento. A piedi, risalendo sulla strada e poi scendendo per un sentiero qualche centinaio di metri più avanti, raggiungiamo una caletta molto più ospitale. Qui la costa è disposta perpendicolarmente rispetto a quella delle Saline e risulta essere molto più riparata dal vento che viene da ovest. Condividiamo la spiaggetta con un paio di gruppi, poi rimaniamo gli unici occupanti. Spiaggia di Li Multiccioni: Ancora più oltra rispetto alle Saline, lungo un sentiero che corre tra scogli e vegetazione, si raggiungono altre calette simili, come la Spiaggia di Li Multiccioni. Il tasso di occupazione va da 0 a 10 persone; unico neo, le spiaggette sono molto vicine alla strada per cui si rischia di sentire più il rumore delle macchine che il frinire delle cicale. Anche qui le spiagge hanno alle spalle piccoli stagni. Il declivio del fondale è lento e sassoso e richiede un minimo di attenzione. Una curiosità: anche queste piccole spiagge hanno uno “smoking corner”, con un apposito contenitore dove i fumatori possono buttare i propri mozziconi senza inquinare la spiaggia.
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INTRODUZIONEA fine di luglio del 2020 (sì, il 2020...), siamo tornati in Gallura, già visitata nel giugno di qualche anno fa. Abbiamo fatto tappa prima a Palau, poi ci siamo spostati verso la Costa Smeralda e infine a Olbia. Abbiamo visitato molte spiagge e vorremmo offrirvene un reportage, premettendo che è impossibile dar conto di tutte le infinite spiagge della costa e delle isole della Sardegna, una più bella dell'altra. Noi ne abbiamo viste un tot, soprattutto nel territorio di Palau (che dichiara 21 spiagge identificate, per non parlare di quelle dell'arcipelago della Maddalena) a volte affidandoci al caso o all'istinto, a volte su consiglio d'altri o in base alla facilità d'accesso. I posti che abbiamo visto sono tutti splendidi. Siamo appassionati di Mediterraneo, e lo troviamo complessivamente più affascinante - per i suoi paesaggi mossi, la sua varietà, la ricchezza e l'intensa bellezza della macchia mediterranea – anche rispetto ai più esotici mari tropicali, che pure abbiamo visto e apprezzato. Con la Sardegna diremmo che potete andare a colpo sicuro: difficile trovare una spiaggia che non sia bella o bellissima o un mare che non sia pulito e ammaliante. Noi vi diamo comunque qualche consiglio e informazione sulle spiagge che abbiamo visto, sperando possano esservi utili nella vostra scelta. Tenete conto che le nostre osservazioni sono veritiere e empiriche, ma basate su una singola visita, e riferite quindi al preciso momento in cui le abbiamo visitate (nell'alta stagione di un anno molto particolare), e alle condizioni climatiche del giorno e dell'ora in cui ci siamo stati. ArchiviCategorie
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