Sette spiagge ad ovest di Palau Descriviamo le spiagge nel territorio di Palau in linea di principio nell'ordine in cui si incontrano spostandosi da ovest a est (cioè da sinistra a destra guardando il mare) e da nord a sud, ma con varie eccezioni; e con una piccola sezione a parte dedicata alle isole. Sciumara del Liscia (Santa Teresa di Gallura) Come si diceva sopra (v. tra le spiagge di Palau), la Sciumara è divisa in due parti dalla foce di un fiume e la parte occidentale si trova nel territorio di Santa Teresa. Noi abbiamo raggiunto l'estremità ovest della spiaggia, dopo aver seguito le indicazioni e lasciato la macchina in un parcheggio gratuito. Il paesaggio è un po' piatto e la sabbia granulosa, solo verso l'estremità ci sono un po' di scogli e di vegetazione; complessivamente abbiamo decisamente preferito la parte palauese della spiaggia. Anche questo tratto naturalmente è abbastanza ventilato (il che è un bene; altrimenti il sole sarebbe insopportabile). Malgrado la spiaggia sia abbastanza poco frequentata e avessimo letto che questa zona era frequentata anche da naturisti, non abbiamo visto nessuno senza costume e neppure donne in topless. Spiaggia di Barrabisa (Porto Pollo) La spiaggia è parte della Sciumare del Liscia, che appartiene per metà al territorio di Palau, fino alla foce del fiume Liscia che discende dall'omonimo lago situato nell'entroterra, e per la metà più occidentale a quello di Santa Teresa di Gallura (v. oltre). La spiaggia parte dall'istmo che congiunge l'Isola dei Gabbiani alla linea di costa: sulla destra dell'istmo si apre un'altra spiaggia, di Porto Pollo (o Porto Puddu) frequentata anche da molti giovani, piuttosto affollata e molto animata. Sulla sinistra (guardando il mare) comincia la Sciumara. Il luogo si raggiunge con una deviazione dalla SS133 verso Porto Pollo; la macchina si può lasciare in un vasto parcheggio a pagamento nelle immediate vicinanze della spiaggia (tariffa moderata di 1 euro all'ora per le prime 3 ore, e di 0,50 per le ore successive). Accedendo direttamente alla spiaggia dal parcheggio ci si trova in una zona molto affollata, con un bar sulla spiaggia e la possibilità di praticare windsurf. Se preferite stare fuori dalla folla prendete invece i sentieri che si dirigono a sinistra (guardando il mare) e che attraverso un bel percorso tra dune di sabbia chiara e fine, dove cresce la bassa vegetazione dunale e fioriscono i gigli di mare e altri fiori, vi porta ad una zona meno frequentata dove piantare il vostro ombrellone. Essendo un tratto di costa spesso esposto al vento, se da una parte è il regno del windsurf, dall'altra parte, verso la foce del fiume, è invece quello del kitesurf. Non solo le evoluzioni dei colorati paracaduti che sfrecciano sopra il mare, ma anche la spiaggia dove decine di praticanti preparano attrezzatura e tenuta con devozione da monaci-guerrieri buddisti, sono uno spettacolo da non perdere che vi aiuterà a scacciare la noia da spiaggia. Malgrado la presenza del vento quando ci siamo stati il mare non era troppo mosso (non molto adatto ai bambini, comunque) ed era possibile nuotare con tranquillità. La foce del Liscia non è guadabile; per vedere l'altra parte della Sciumara dovete quindi risalire in macchina e farvi un lungo giro, tornando alla 133 per varcare il fiume. Padula piatta (Costa Serena) Oltre Costa Serena si stende questa lunga e stretta spiaggia sabbiosa, con le dune alle spalle e una fiumara che arriva in prossimità del mare. Si raggiunge allo stesso modo di Costa Serena ed è molto poco frequentata. Anche qui come nella precedente c'è una sorta di effetto lago: acque calme e orizzonte chiuso. Noi abbiamo approfittato delle condizioni favorevoli (la baia ospita un porticciolo, per cui passa giusto qualche natante a motore) per fare un giro in kajak (il nostro gonfiabile). Nell'isolotto di fronte si trovano piccolissime calette ombreggiate dagli olivastri, se proprio si cerca la solitudine. A Padula piatta non c'è nessun servizio; proseguendo verso Porto Pollo c'è invece la spiaggia attrezzata di un villaggio con animazione che si fa sentire anche a una certa distanza. Costa Serena (Costa Serena) La spiaggia si trova al fondo di una profonda insenatura che ha ad un capo Porto Pollo e l'Isola dei Gabbiani: in effetti sembra di trovarsi in un lago perché tutto l'orizzonte è chiuso dalla terraferma e il mare aperto non si vede. La lingua di sabbia poi separa il mare da una laguna salmastra posta alle sue spalle. La spiaggia è raggiungibile dal centro turistico di Costa Serena (segnalato) attraverso un vialetto lastricato; oppure da una strada cieca che oltre il villaggio termina in una rotonda dove si può lasciare la macchina. E' un posto poco frequentato e molto tranquillo, l'acqua è calma, il declivio lento, ci sono sabbia e un po' di sassi. Superate una serie di piccole calette sul lato sinistro (guardando l'acqua) si raggiunge in pochi minuti la lunga striscia di sabbia di Padula Bassa (v.). Una curiosità: la spiaggia è raggiungibile anche di sera (il vialetto del villaggio è illuminato fin quasi alla spiaggia), ma una volta raggiuntala abbiamo avuto la sorpresa di scoprire che era sparita, sommersa dalla marea e dal riflusso, con gli ombrelloni lasciati dai bagnanti che spuntavano in un paesaggio spettrale e lunare. Spiaggia di Talmone (Costa Serena) Tra le spiagge che abbiamo visitato, è quella che richiede un po' più di impegno per essere raggiunta (ma la cui bellezza giustifica lo sforzo supplementare). Le opzioni (via mare a parte) sono due: la prima richiede più tempo ed è costituita da un sentiero del Fai, che parte proprio in corrispondenza del villaggio di Costa Serena (trovate le indicazioni sia per il villaggio che, sul posto, per l'inizio del sentiero) e arriva alle batterie di Talmone, un complesso militare in riva al mare oggi dismesso e visitabile. Per la seconda opzione bisogna proseguire in macchina oltre il villaggio, finché la strada termina in una rotonda, dove si può lasciare la macchina. Dalla rotonda non imboccate la discesa che inizia con un arco di pietra (che porta alle Piscine, v.), bensì lo strettissimo sentiero, a malapena visibile, che parte un po' più a destra. Il percorso si snoda tra rocce e vegetazione molto fitta; non bisogna per forza essere dei montanari per affrontarlo, ma è meglio calzare scarpe adatte e non portare con sé materiali molto ingombranti. Si raggiungono le spiagge della cala in 15-20 minuti, magari con qualche sosta per fotografare gli scorci sul mare. Quando siamo andati noi, verso le 10 del mattino, eravamo i primi e unici visitatori della spiaggia (a parte due persone che hanno fatto il percorso con noi). Le spiagge, di sabbia granitica color crema a grana abbastanza grossa, sono contornate dai massi, mentre le alture alle spalle sono ricoperte dalla bella e odorosa macchia mediterranea. Se amate le spiagge selvagge (non c'è nessun servizio, portate con voi da mangiare e da bere), Talmone vi darà soddisfazione; anche se durante la giornata arriveranno altri bagnanti e camminatori, il grado di affollamento rimane molto basso. Il paesaggio è suggestivo, con massi e scogli stondati, l'acqua molto bella, con i colori dello smeraldo, del turchese e dell'ametista, e adatta anche allo snorkeling. Proseguendo oltre, il sentiero si fa più facile e aperto e corre lungo la costa con belle vedute, sia sul mare che sui grandi massi granitici che si ergono dalla vegetazione – dove si alternano il verde, il giallo, l'ocra, il bruno e il rossastro - con le loro forme bizzarre, raggiungendo prima varie calette sabbiose più intime annidate tra gli scogli, e poi le batterie di Talmone, con i bunker, le trincee e gli edifici militari. Ancora più in là, ma non mi sono avventurato, il sentiero porta ad una altra celebre cala ancora più remota e selvaggia, Cala di Trana. Porto Rafael è una località esclusiva (v. Località) di splendide ville immerse tra vegetazione, fiori e affioramenti granitici. Davanti alla piazzetta a mare, centro della vita mondana del villaggio, si stende una piccola spiaggetta. Le vicinanze però offrono spiagge molto più appetitose. Poche centinaia di metri oltre Porto Rafael è imperdibile una puntata a Punta Sardegna (v. Panorami). La Sciumara (Rada di Mezzo Schifo) (Palau) La spiaggia è raggiungibile in pochissimi minuti dal centro di Palau, essendo situata molto vicina all'abitato. Un parcheggio gratuito (da dove potete scattare una foto panoramica della spiaggia) situato all'imbocco di un brevissimo sentiero che scende alla spiaggia la rende facile e comoda da raggiungere, anche se avete bambini o attrezzature varie. E' quindi abbastanza frequentata (famiglie, gruppi di ragazzi), ma non affollata. E' tuttavia molto bella e dall'aspetto naturale, racchiusa su entrambi i lati da piccoli rilievi con vegetazione e con la Maddalena che si staglia sul vicino all'orizzonte sul lato del mare aperto, e posta in corrispondenza della foce di un fiume che arriva fino alle spalle dell'arenile. C'è un breve tratto centrale attrezzato, ma per tutto il resto la spiaggia è libera. La sabbia è abbastanza dura, granulosa e grossolana; l'acqua è bella, limpida, trasparente e calma, con colori che vanno dal verde screziato al turchese e al blu e con un declivio dolce. Sulla destra guardando il mare, si può fare una bella passeggiata sugli scogli di granito, per una visione in profondità della cala; doppiato il promontorio (Punta Palau) che ospita un campeggio si aprono viste su Palau.
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INTRODUZIONEA fine di luglio del 2020 (sì, il 2020...), siamo tornati in Gallura, già visitata nel giugno di qualche anno fa. Abbiamo fatto tappa prima a Palau, poi ci siamo spostati verso la Costa Smeralda e infine a Olbia. Abbiamo visitato molte spiagge e vorremmo offrirvene un reportage, premettendo che è impossibile dar conto di tutte le infinite spiagge della costa e delle isole della Sardegna, una più bella dell'altra. Noi ne abbiamo viste un tot, soprattutto nel territorio di Palau (che dichiara 21 spiagge identificate, per non parlare di quelle dell'arcipelago della Maddalena) a volte affidandoci al caso o all'istinto, a volte su consiglio d'altri o in base alla facilità d'accesso. I posti che abbiamo visto sono tutti splendidi. Siamo appassionati di Mediterraneo, e lo troviamo complessivamente più affascinante - per i suoi paesaggi mossi, la sua varietà, la ricchezza e l'intensa bellezza della macchia mediterranea – anche rispetto ai più esotici mari tropicali, che pure abbiamo visto e apprezzato. Con la Sardegna diremmo che potete andare a colpo sicuro: difficile trovare una spiaggia che non sia bella o bellissima o un mare che non sia pulito e ammaliante. Noi vi diamo comunque qualche consiglio e informazione sulle spiagge che abbiamo visto, sperando possano esservi utili nella vostra scelta. Tenete conto che le nostre osservazioni sono veritiere e empiriche, ma basate su una singola visita, e riferite quindi al preciso momento in cui le abbiamo visitate (nell'alta stagione di un anno molto particolare), e alle condizioni climatiche del giorno e dell'ora in cui ci siamo stati. ArchiviCategorie
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