LE INFORMAZIONI PRATICHE: DOCUMENTI, VALUTA, ORA, PREZZI, TELEFONO, LINGUA Per entrare in LL&E basta la carta d’identità italiana. C’è un’ora di differenza con l’Italia (+1). Essendo al nord, d’estate le giornate sono più lunghe, il sole sorge prima e tramonta dopo. Noi abbiamo viaggiato da sud a nord, per cui quello che si perdeva con il passare dei giorni lo si riguadagnava in latitudine. In tutti e tre i Paesi baltici fanno parte dell'Unione europea e quindi la valuta è l’euro (l'ultimo ad adottarlo è stata la Lituania nel 2015) e per i cellulari valgono i propri piani tariffari come nel resto della comunità europea. Le prese di corrente sono come le nostre. I prezzi non sono cari, tranne che per alcuni servizi turistici. In ogni paese baltico si parla una lingua diversa, con vocabolari completamente differenti, anche per le parole più comuni come i saluti o le formule di cortesia. Appena imparavamo qualche parola (la più bella è “grazie” in lituano, che si dice “acciu”, come uno starnuto) era ora di cambiare paese. Il lituano e il lettone sono le due lingue baltiche arrivate fino ai giorni nostri, mentre l’estone appartiene al gruppo ugro-finnico, è affine cioè al finlandese e all’ungherese, in un esotico delirio di vocali raddoppiate e di dieresi. Tutte le lingue sono per noi (per lo meno per quelli che non le hanno studiate) incomprensibili e del tutto dissimili dalle lingue a noi più comuni. Nelle città e nei centri turistici comunque l’inglese è diffuso: molti lo parlavano a dire il vero meglio di noi, ma parlandosi tra non anglofoni nativi ci si capisce senza troppi problemi.
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AutoreLe impressioni di un viaggio di Mauro e Alessandra: nell'estate del 2014 attraverso Lituania, Lettonia ed Estonia tra molte piacevoli sorprese. ArchiviCategorie
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