E' abbastanza ovvio tornare a casa con una bottiglia di Porto (abbondano marche e varietà) o di ginginha (liquore alla ciliegia): ma ricordatevi che se viaggiate solo con bagaglio a mano non potrete imbarcarli (dovreste acquistarli all'aeroporto, ma con prezzi maggiorati e una scelta immensamente più ristretta e anodina). Restrizioni ci sono anche per i cibi, perfino per le scatolette di sardine o di pesce in scatola, che qui si trovano in un numero infinito di varietà, marche, colori (alcune esplicitamente concepite in termine di packaging come souvenir, vendute in eleganti negozi monotematici che offrono perfino scatole con stampato l'anno di nascita, per regali personalizzati). Se contengono più di 100 ml di liquido sono off, ma la stessa scatoletta potrebbe essere considerata dagli addetti alla sicurezza più zelanti o paranoici come un'insolita arma impropria.
In Portogallo troverete d'altra parte un artigianato di buona qualità, con buoni prezzi e bei prodotti. Tra le cose più tipiche gli oggetti in (o ricoperti di) sughero: troverete penne, matite, portachiavi, agende, segnalibri, borse, zaini, contenitori di vario tipo, e perfino scarpe, cinture, cravatte e papillon. Abbiamo visto perfino una bicicletta (ricoperta) di sughero. Altro prodotto tipico è la filigrana (c'è anche un museo dedicato) con realizzazioni raffinate. I simboli del Portogallo, di Lisbona e di Porto sono il gallo, le sardine, i tram, gli azulejos, che troverete in tutte le fogge, i materiali, le declinazioni: stampati, su t-shirt, felpe, borse, cuscini, magneti, cartoline, segnalibri, strofinacci, in ceramica, in modellini, in puzzle bi e tridimensionali e così via. Una sorte simile è capitata all'icona del povero Pessoa. In libreria potete poi trovare bei libri illustrati sulla storia del Portogallo, delle sue città, e dei suoi vari aspetti culturali.
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AutoreMauro e Alessandra, dopo aver visitato Porto nel gennaio 2018, vi danno qualche consiglio e suggerimento di viaggio. ArchiviCategorie
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