Clima e orari A Tenerife ci si va sostanzialmente per il clima e per il mare. Tenerife e le Canarie sono conosciute come le isole dell’eterna primavera : le temperature medie diurne oscillano tra i 20 e i 30 gradi, con temperature più basse in inverno e più elevate d’estate. La sera ovviamente fa più fresco ed è opportuno portarsi qualche per coprirsi. Noi siamo andati alle Canarie diverse volte, sempre d’inverno, a capodanno o a carnevale, e siamo sempre riusciti a stare in spiaggia a prendere il sole e a fare il bagno in mare. Possono capitare giornate nuvolose o ventose (siamo pur sempre in mezzo all’oceano ), e il tempo è soggetto ad una forte variabilità, ma se avete intenzione di rimanere sui villaggi della costa raramente avrete bisogno di qualcosa di diverso da quello che portereste in una vacanza estiva in Italia : magliette e canottiere, pantaloni leggeri e pantaloncini, un maglioncino per la sera e una giacchetta a vento per le giornate ventose e le serate più fresche. Ma sull’isola c’è altro da fare e da vedere che starsene in spiaggia o in piscina ad oziare: e spesso questo “altro” sta in alto. Tenerife è dominata dalla presenza massiccia del Teide, al quale dovete dedicare almeno un’escursione di una giornata, e il Teide, malgrado si trovi su un’isola in mezzo all’oceano al largo dell’Africa , è nientemeno che la montagna più alta di Spagna. La cima del suo cono vulcanico supera i 3700 metri e d’inverno capita che si ammanti di neve. Capirete quindi che per salirci occorrono sia le scarpe che l’abbigliamento adatti. Tra lo zero del livello del mare e i 3717 metri del suo culmine, l’isola ospita decine di microclimi diversi, che passano dalla vegetazione subtropicale alle pinete di montagna alla flora stentata dei paesaggi vulcanici in altura. E non c’è solo il Teide: l’isola è in gran parte montuosa e esplorare la zona del Teno a ovest o delle montagne di Anaga a nord vuole dire comunque salire ad altezze a volte superiori ai mille metri e spesso esposte ai venti. Se volete conoscere i vari aspetti di Tenerife, quindi, anche se non sarete mai esposti a temperature rigide di tipo alpino, il costume da bagno da solo non basta. Alle Canarie il fuso orario segna un’ora indietro rispetto all’Italia. Tra dicembre e gennaio il sole tramonta verso le 6 del pomeriggio. Gli orari sono un po’ alla spagnola, per cui si tende a pranzare e cenare tardi, anche se come succede nelle località di villeggiatura c’è gente che mangia un po’ a tutte le ore. Il consiglio comunque è quello di regolare i propri orari (e quindi di non fare troppo tardi la mattina) in modo da godere di tutte le ore di luce invernali. Quando andare Beh, in conseguenza a quello che si diceva prima sul clima, la risposta è: sempre. Sull’isola (e nell’arcipelago) non fa mai eccessivamente caldo e mai eccessivamente freddo. Certo, la bella stagione offre maggiori garanzie in termini di tenuta del tempo, che per il suo carattere atlantico è di natura piuttosto variabile, e un numero maggiore di ore di luce che allunga le giornate e il tempo a disposizione. Ma non è una cattiva idea – né originale – quella di andarci anche nella stagione invernale, lasciando a casa il rigore invernale per il clima mite delle isole. Quando arrivate potete sbarazzarvi di giacca vento, sciarpa e guanti e, se va bene, infilarvi il costume da bagno (o neanche quello se scegliete di andare in una spiaggia naturista) e stendervi al sole tiepido. Inoltre può essere un’idea intelligente quella di programmare la vostra visita alle Canarie in concomitanza con qualche festa (attività nella quale gli spagnoli in generale sono dei grandi e folli specialisti). Ecco di seguito alcuni suggerimenti. Le feste Durante l’anno a Tenerife si tengono numerose romerias, parate di spirito religioso-rurale, che possono di essere d’interesse folkloristico. In occasione del periodo natalizio si allestiscono moltissimi presepi (in spagnolo si chiamano belen; sì, come Belen Rodriguez): i più belli che abbiamo visto erano il presepe ebraico accanto alla bella chiesa di San Agustin e quello a grandezza naturale nella plaza de l’ayuntamiento, entrambi a La Orotava; il più originale quello allestito in una grotta naturale appena sopra il livello del mare a Garachico. A Capodanno non ci sembra succeda granché: se va bene c’è un palco in una piazza del centro dove si fa un po’ di musica e poi ad un certo punto tutti tentano di strangolarsi o di propiziarsi la buena suerte inghiottendo dodici acini d’uva allo scoccare della mezzanotte. Si festeggia in genere negli alberghi con spettacoli, musica e cotillon. Il nostro ha realizzato inoltre un vero e proprio spettacolo pirotecnico; poi, dalla nostra terrazza panoramica, ci siamo incantati a guardare i fuochi degli altri, che punteggiavano di luci colorate la costa e le pendici dei monti, fino alla cima del Teide. Più simpatica invece la ricorrenza dell’Epifania: gli spagnoli usano scambiarsi i regali in questa giornata e nei giorni precedenti c’è quindi una grande eccitazione e animazione per l’acquisto dei doni e la carta da regalo scorre a fiumi. La vigilia poi, quindi la sera del 5, alle ore 19, in diverse località si tiene la Cavalcada de los reyes magos. I centri principali organizzano i cortei e allestiscono i luoghi della manifestazione. Noi abbiamo assistito alla festa di Puerto de La Cruz, dove i re magi sono comparsi all’improvviso sul tetto del castillo de San Felipe, tra un tripudio pirotecnico, e poi hanno sfilato per le vie cittadine sulle carrozze reali, insieme ad altri carri, a cammelli ed elefanti (finti) carichi di doni, a pupazzi e a figuranti in costume, lanciando manciate di caramelle agli astanti lungo il percorso. Muy simpatico e i bambini si eccitano e si divertono molto. Ma la festa che vale il viaggio è il Carnevale. Noi non abbiamo mai visto quello di Tenerife ma bensì, qualche anno fa, quello di Gran Canaria (cui si riferiscono quindi le foto qui pubblicate). Entrambi sostengono di essere il miglior Carnevale dopo quello di Rio de Janeiro. Mi sembra che tra qui e il Brasile la distanza, non solo geografica, sia molta, ma è indubbio che a Carnevale da queste parti si divertono, e molto. Le celebrazioni si susseguono per più di giorni, il solo clou dei festeggiamenti occupa una settimana intera. Ci sono sfilate di carri, musicisti e ballerine, le elezioni della regina, le sfilate delle drag queen, che approfittano dell’occasione per travestimenti esagerati, feste e sfilate per i bambini, ecc. A Gran Canaria - a Tenerife non sappiamo - c’è pure la Fiesta de los indios, pare nata per prendere in giro gli emigranti di ritorno dalle Americhe: ci si veste tutti di bianco (alcuni in perfetto ed elegante stile coloniale), poi ad un certo punto scoppia una gigantesca, caotica e intossicante guerra a colpi di borotalco. Da vedere (e possibilmente non respirare). Il tutto finisce poi con l’evento che conclude il carnevale, l’entierramento de la sardina, cioè il funerale e la sepoltura in mare della sardina. Ci si traveste anche in questo caso, ma in un lutto grottesco, per sbeffeggiare la morte e la Quaresima a seguire. L’abbiamo già detto all’inizio, da non perdere. Concludiamo con una ricorrenza alla quale non siamo stati presenti, ma che crediamo valga la pena citare: la Fiesta de las Alfombras. Si svolge a La Orotava ma per beccarla dovete fare i conti: si tiene il martedì seguente l’ottava domenica dopo Pasqua in occasione della festa del Corpus Christi (auguri). Dovrebbe cadere in giugno. Le strade del centro cittadino vengono ricoperte da tappeti multicolori composti con sabbie laviche colorate e petali di fiori. Il tutto ovviamente richiede giorni e giorni di preparazione; il risultato, a giudicare dalle foto, è decisamente spettacolare.
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AutoreAl nostro ottavo viaggio alle Canarie, è arrivato il momento di dare qualche consiglio di viaggio. Per Capodanno 2018 siamo stati nel nord di Tenerife: ecco qualche suggerimento per la visita, da parte di Mauro e Alessandra. ArchiviCategorie
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