Dove sguazziamo nella piscina naturale e tra i cocktail; dove Enzo vedrà pure lo zunzuncito, ma sopra le nostre teste volteggiano gli avvoltoi. Enzo e Simona partono la mattina presto per l'escursione, senza far rumore. Noi andiamo a Caleta Buena, che viene indicato come un buon posto per lo snorkelling. Il taxi del losco fratello della padrona, che chiedeva 8 dollari per un tragitto di 8 chilometri, non arriva e tutto sommato è una fortuna: prendiamo un taxi regolare che ce ne chiede 5. La strada è in buone condizioni. L'ingresso a Caleta Buena costa 12 dollari, ma include pasto a buffet e drink. Noi non abbiamo fatto colazione e prendiamo subito un succo di frutta e un “Caleta buena”, la specialità del barman. Andiamo a fare il bagno ed è bellissimo: la caletta in effetti è una specie di piscina naturale racchiusa tra gli scogli corallini, con tanti pesci, belli, colorati e differenti, che si riescono a osservare con tutto agio e comodità nell'acqua calma e trasparente. Poi ci rilassiamo sui lettini, come veri turisti, all'ombra di tettoie e di piante di uva caleta; leggiamo, beviamo (spaziamo dal “Caribe” all'analcolico “Alberto”, e ai classici mojito e Cuba Libre), mangiamo (pesce, patate, verdure, frutta, torta), nuotiamo tra i pesci (imbattendoci tra l'altro in un grande banco di sardine argentee). Una bella giornata. Nel tardo pomeriggio però si alza il vento, il mare è più mosso, il cielo si annuvola. Passate le 5 rimaniamo quasi solo noi, e scopriamo che in realtà il posto chiude per l'appunto alle 5, e non alle 6 come pensavamo. Alle 5 e mezza, quando usciamo, non c'è più nessuno in giro, tranne i lavoranti. Gocciola un po' di pioggia dal cielo, gli avvoltoi volteggiano nel cielo e Enzo e Simona non si vedono. Cominciamo a sentirci un po' soli. Tutto bene: alla fine arrivano, e ci raccontiamo le rispettive belle giornate. Loro sono stati a La Salina, con una guida brava e competente: hanno visto il paesaggio lagunare, pur assaltati dalle zanzare e hanno visto diversi uccelli d'acqua (anche se in realtà la stagione migliore per gli avvistamenti è quella invernale). Enzo, appassionato di ornitologia e birdwatching, ha però l'incomparabile soddisfazione di avvistare lo zunzuncito (l'uccello più piccolo del mondo!). Ceniamo tra zanzare, granchi e cucarachas, poi facciamo il solito insensato giretto nell'oscurità, con le varianti della minaccia di pioggia e di una molto dubbia scorciatoia.
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AutoreTutta Cuba in 33 giorni, da Maria La Gorda a ovest a Baracoa all'est, da L'Avana a nord a Santiago a sud, attraversando tutte e 14 le provincie dell'isola (tranne la quindicesima, l'appartata Isla de la Juventud). ArchiviCategorie
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