CARNEVALE A FANOAbbiamo passato una paio di giorni al Carnevale di Fano.
Simpatico, ma diciamolo subito: quello di Viareggio è un’altra cosa. Molto più spettacolare per numero, grandezza e qualità dei carri e per numero dei figuranti e delle coreografie che ne accompagnano la sfilata. E’ vero anche però che quello di Fano è uno dei grandi carnevali rimasti gratuiti, mentre a Viareggio tutto il corso si tiene in una grande area della città off limits a meno di pagare un biglietto d’ingresso abbastanza salato (anche per chi ha l’albergo all’interno dell’area). Viareggio poi ha un aspetto più signorile, ma Fano ha un centro storico interessante, con resti romani (un arco augusteo del 9 d.C.) e mura, chiese medievali, edifici rinascimentali e barocchi (non tutto però è visitabile, anche a causa delle propaggini dei terremoti marchigiani). Entrambe le località poi, avendo un po’ di tempo a disposizione, permettono interessantissime escursioni nei dintorni: da Fano si possono visitare ad es. Senigallia, Pesaro e Urbino, le rocche di Gradara, San Marino, e così via. Ma il Carnevale, si diceva. Nella giornata di sabato non c’era un granché: una gara di cosplay poco interessante, dove, tra i partecipanti, tutti (anche se non molti) giovani adulti è spiccato per tenerezza e simpatia Alessandro, che a 5 anni, da solo, si è esibito sul palco in una coreografia dedicata a Iron Man. Resici conto che, malgrado quanto annunciato sul sito, in città la sera non sarebbe successo nulla (tranne, secondo i programmi, feste in locali e ristoranti), abbiamo cercato di prenotare dei posti per un concerto dedicato a Mina al Teatro della Luna (un bel teatro storico allestito nell’800 all’interno del medioevale Palazzo della Ragione), ma inutilmente: gli ultimi 2 posti li hanno venduti ai 2 prima di noi nella fila! In piazza comunque c’era un’esibizione dell’Esercito del Fiocco Rosso, una cartoon cover band, che suonava infreddolita davanti a una piazza semideserta. Il giorno dopo è andata meglio: fin dal mattino la città era più animata e in piazza XX settembre si è svolta una sfilata dove si esibivano cani e padroni con travestimenti carnevaleschi: si sono visti così cani figli dei fiori, cani supereroi, cani ballerine, cani diavoletti, volpini poliziotto a bordo della Pantera, un padrone Batman accompagnato da un bat-dog, Crudelia De Mon con i dalmata, un cane Pinocchio con le padroncine Gatto e Volpe, un esercito di giganteschi pastori accompagnati da padroni in parte in costume mimetico da cane e in parte in costume tirolese alla Heidi, e così via. Un altro evento particolare è stata una partita di palla col bracciale: un gioco antico, una specie di tennis di squadra dove la palla anziché con la racchetta viene colpita con una grossa polsiera di legno diamantato. Il clou era comunque nel pomeriggio con l’ultima sfilata del corso mascherato. Una decina di carri tra minori e maggiori (questi ultimi alti fino a un paio di piani delle case intorno), molto colorati e ispirati a temi satirici (l’Italia dell’arte svenduta ai cinesi, il ratto dei prodotti alimentari italiani tipici da parte delle “gazze ladre”) e politici (ovviamente un ripugnante Trump tra grattacieli d’oro; o un Renzi profeticamente immaginato in vacanza – era effettivamente in California mentre si compiva l’autodafé psicodrammatico del Pd – in Ferrari con la Boschi tra le palme, mentre sotto sfilano giulivi Di Maio (!) e Salvini). Una particolarità del Carnevale fanese è il lancio dei dolciumi, che vengono gettati sulla folla dall’alto di carri e tribune. Prima della sfilata, quindi, tutti ad acquistare delle coloratissime piramidi di cartone, con tanto di fori per infilare le dita vicino alla punta, da rivolgere con l’apertura verso l’alto per raccogliere la pioggia di caramelle e cioccolatini. Ne piovono decine di quintali, quindi difficile rimanere a mani e bocca vuote. La sfilata si replica anche all’imbrunire, con i carri illuminati. Figuranti in costume sui carri, tante maschere in giro, grandi e piccoli, coriandoli e un’atmosfera pacifica e gioiosa. Il tutto poi benedetto da un tempo clemente, soleggiato, con un bel cielo azzurro, anche se la temperatura era abbastanza freddina. Il sabato poi vento e mareggiata con onde torbide e giallastre. Fano è tagliata in due dalla ferrovia: da una parte la città marittima, con alberghi, passeggiata lungo il mare, il porto, la spiaggia (di ciottoli) e un lungo molo (la passeggiata Lisippo, dedicata al pseudoautore di una statua ellenistica pescata in mare ma ora al centro di un’annosa contesa tra Stato italiano e Getty Museum, che l’ha comprata illegalmente); dall’altra la città storica, con case basse e colorate in buona parte racchiuse dentro la cinta muraria. Noi abbiamo soggiornato all’Hotel Paradise, di fronte al mare: pulito e comodo con parcheggio, con un prezzo abbordabile e un’ottima colazione, con prodotti freschi e cibi adatti anche a celiaci e vegani. Abbiamo provato anche un ristorante molto particolare, nelle vicinanze del porto. E’ un self service che propone un menù unico a prezzo fisso (13 euro), che cambia di giorno in giorno, e che comprende 2 antipasti, un primo, 2 secondi, e acqua e vino a volontà. Si chiama Pesce azzurro, quindi tutti i piatti sono coerentemente a base di pesce azzurro. L’ambiente è da simpatica mensa aziendale, le porzioni sono abbondanti e il cibo è di buona qualità (pur lavorando su grandi quantitativi, ad esempio, la cottura della pasta è giusta). Inoltre la gestione del locale (che ha alcuni gemelli in altre località della riviera) è politicamente corretta: donazione annuale a Telethon, stoviglie in plastica biodegradabile e possibilità di portarsi via gli avanzi evitando sprechi di alimenti. Per le soste in centro: ottimo l’elegante Caffè centrale, con personale gentile e sorridente malgrado la folla straripante (e una fila chilometrica davanti al bagno); la piccolissima pizzeria del Corso con pizza a tranci; la Ciotola, un baretto gestito da ragazze dove fanno anche aperitivi con tagliere. Tutti con la possibilità di sedersi all’aperto. Prezzi in generale modici. Guarda le foto del Carnevale di Fano 2017
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Dicembre 2023
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