Itinerari Per visitare tutta Tenerife una settimana non basta. Vi suggeriamo qualche itinerario partendo da Puerto de La Cruz, che è in una posizione abbastanza strategica per visitare il nord dell’isola e l’imperdibile Teide: in bus: • una giornata al Teide (con salita in teleferica) (se andate in auto però potete approfittare dei numerosi miradores disseminati lungo la strada) • un’escursione nella vicina La Orotava in auto: • una giornata alla spiaggia de Las Teresitas e visita di Santa Cruz • una giornata a Icod de los Vinos, Garachico, Masca, Los Gigantes • una giornata a La Laguna, traversata della Cordillera Dorsal, spiagge di Roque de las Bodegas e Benijo Spiagge Se sono spiagge quelle che cercate, forse altre isole delle Canarie offrono di meglio. Difficilmente le spiagge nere di Tenerife possono competere con quelle infinite di Costa Calma a Fuerteventura, con le splendide cale sabbiose di Papagayo a Lanzarote, o con le dune sabbiose di Maspalomas a Gran Canaria. A Tenerife conviene puntare al sud, dove possono dare soddisfazione all’istinto balneare le spiagge artificiali con sabbia riportata della sequenza di insediamenti turistici di Playa de las Americas, Los Cristianos e costa Adeje, e dove tratti più selvaggi e meno urbanizzati possono comunque essere trovati a nord di costa Adeje e a est nella zona di El Medano. Ma anche il Norte vanta la sua perla, la sua spiaggia perfetta. È Las Teresitas, pochi chilometri a nord della capitale santa Cruz de Tenerife, dalla quale si può comodamente raggiungere in autobus, e ai piedi del caratteristico paesino di san Andres, che si inerpica come un triangolo bianco in un angolo della montagna retrostante. Se arrivate in macchina, nessun problema : un vasto ma discreto parcheggio gratuito si trova a un metro dalla spiaggia. Non scendete dall’auto subito però, ma inerpicatevi sul promontorio a nord della spiaggia, dove la potrete ammirare dall’alto da un belvedere. Las Teresitas non è una meraviglia naturale, ma il risultato di un intervento umano che ha scaricato in questa insenatura tra due promontori 100.000 metri cubi di sabbia prelevati nel deserto del Sahara, costruito un efficace frangiflutti al largo della spiaggia e piantato sulla spiaggia palme ed altre essenze arboree, che contribuiscono al suo fascino esotico e nello stesso tempo mascherano il servizievole parcheggio retrostante e i diversi chioschi dove è possibile rifocillarsi con varietà di cibi e bevande. Il chiarore dorato della sabbia dà alla spiaggia a forma di falce e al mare che la bagna uno splendore raramente rintracciabile nelle altre spiagge, di sabbia e scogli neri. La presenza della barriera di protezione dal mare la rende inoltre una delle poche spiagge in cui sia possibile fare una nuotata degna di questo nome senza essere travolti dalle onde. Le altre spiagge del nord sono infatti di sabbia e scogli vulcanici neri, e sono esposte alle onde dell’oceano e alle maree, che possono ampliare o ridurne l’ampiezza in misura considerevole secondo le ore del giorno. Se ci si avventura in acqua bisogna fare attenzione alle onde e alle correnti, che possono essere anche molto pericolose. Si tenga conto inoltre che alcune delle spiagge, soprattutto ad ovest - ma dipende dall’inclinazione della costa - si trovano ai piedi di scogliere, per cui il sole può scomparire prima del previsto. Sia Las Teresitas che molte altre spiagge sono attrezzate con ombrelloni e lettini e offrono bar, chiringuitos e ristoranti dove bere e mangiare davanti al mare e in alcune è possibile affittare attrezzature per sport acquatici; ma molte sono anche le spiagge libere, selvagge e prive di servizi. Bisogna dire da una parte che anche le spiagge attrezzate offrono sempre ampi tratti liberi dove poter stare in tranquillità, e dall’altra che anche le spiagge più remote sono comunque indicate da un’ottima segnaletica stradale. Se fate surf troverete senz’altro numerose località che fanno al caso vostro; noi abbiamo visto surfers in azione nel paesaggio drammatico di Roque de las Bodegas o davanti alla spiaggia nera incastonata nella scogliera di El Bollullo, appena fuori Puerto de la Cruz.
Alcune delle spiagge sono poi situate in contesti naturali molto suggestivi, come quella di Masca raggiungibile solo dopo un lungo percorso attraverso un barranco, quella di Los Gigantes davanti a imponenti scogliere verticali o quella di Benijo dalla costa suggestivamente frastagliata che offre viste spettacolari. Bella anche la spiaggia urbana di Santa Cruz, Playa Jardin, compresa tra Punta Brava e il Castillo de San Felipe, dove alla sabbia nera fa da sfondo, come fa capire il nome, un rigoglioso giardino tropicale. Se a Puerto de la Cruz l’architetto Cesar Manrique, , che ha messo la sua firma su molte delle realizzazioni architettoniche dell’arcipelago , ha donato alcune piscine con acqua di mare lungo la costa in un bel contesto scenico (entrata 5,50 euro, apertura dalle 10 fino al tramonto), a Garachico ci hanno pensato le eruzioni vulcaniche a dotare la costa davanti al paese di una serie suggestiva di piscine naturali incastonate tra gli scogli, che l’intervento dell’uomo ha reso praticabili (sempre salvo mareggiate). Più difficile rispetto alle altre isole praticare nudismo; alcune spiagge segnalate in tal senso sono risultate difficili da raggiungere o risicate in dimensione dalle maree; una delle più accessibili, Las Gaviotas, nera e ondosa, soffre la concorrenza della tessile ma splendida Las Teresitas, che si trova appena oltre il promontorio...
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AutoreAl nostro ottavo viaggio alle Canarie, è arrivato il momento di dare qualche consiglio di viaggio. Per Capodanno 2018 siamo stati nel nord di Tenerife: ecco qualche suggerimento per la visita, da parte di Mauro e Alessandra. ArchiviCategorie
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