JAZZ AL CENTRO CULTURALE VALMAGGI - ed. 2019In quella specie di deserto culturale in cui è sprofondata Sesto negli ultimi anni, smarrendo una tradizione di tutto rispetto, sembra un miracolo la forza e la tenacia con cui il centro culturale “Sergio Valmaggi” (onore al suo indomabile direttore, Domenico Palmiotto) riesce ogni anno a resuscitare e a tenere in vita ogni anno la sua rassegna jazz, mantenendo, cosa ancora più straordinaria, la gratuità dell'ingresso ai concerti. Curata dal punto di vista artistico da Stefano Scopece, contrabbassista legato alla nostra città, la rassegna offre di anno in anno, nel periodo tra gennaio e marzo, una serie settimanale di appuntamenti con la musica jazz, nelle sue varie possibili declinazioni. Il jazz puro dei classici e dei grandi standard, le sue evoluzioni moderne, le contaminazioni con la musica italiana o con quella brasiliana, il jazz strumentale e quello vocale, il recital solista o la big band: quella che si è andata componendo negli anni nel seminterrato di via dei Partigiani è davvero un'antologia di un genere musicale che cambia e si evolve mantenendo sempre una propria connotazione e una propria necessità anche nel panorama della musica contemporanea. Quella del Valmaggi è poi una realtà intima e raccolta, che raccoglie ogni volta uno zoccolo duro di appassionati e una quota di spettatori d'occasione in una dimensione d'ascolto - con un pubblico attento, concentrato e verosimilmente competente - diversa da quella spesso dispersiva e disattenta dei locali, anche più rinomati, dove i jazzisti si trovano spesso ad esibirsi, e per questo motivo assai apprezzata dai musicisti stessi, affezionati a questa piazza jazzistica, per quanto periferica e sottotono possa apparire al primo sguardo. Molti infatti nella stagione 2019 i graditi ritorni: dallo stesso Scopece, che accompagna la voce della compagna Alberinda Balzo nel concerto di apertura della rassegna, al grande pianista pescarese Michele Di Toro, che incanta ogni anno la platea con le sue escursioni tra ragtime, musica classica, canzoni italiane, standard blues e colonne sonore; a Davide Perini, che torna ogni anno a suonare nello stabile in cui è praticamente nato, visto che i suoi genitori abitavano proprio nell'immobile di via dei Partigiani che sovrasta il centro culturale; a Francesca Ajmar, con i suoi elegantissimi e affascinanti excursus nel repertorio carioca; a Davide Corini e ai tanti altri musicisti aficionados del Valmaggi. Un ospite d'onore di questa edizione penso si possa senz'altro considerare il grande sassofonista Michele Bozza, che vanta un curriculum d'eccezione che include collaborazioni di prestigio con jazzisti nazionali e internazionali, come anche con personaggi della musica leggera italiana come Enzo Jannacci o Johnny Dorelli. Curiosità infine per le new entry, come il trio di Raffaele Romano o la formazione con organo del Gezzz Organ Trio. Appuntamento al centro culturale Sergio Valmaggi quindi, in via dei Partigiani 84; si inizia venerdì 18 gennaio, inizio concerto ore 21.30. Se venite in auto, potete parcheggiare gratuitamente a qualche metro dall'ingresso del centro. A questa pagina trovate il calendario completo della rassegna: http://www.valmaggi.it/?page_id=282
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AutoreMauro Caron possiede, tra i suoi molti talenti, quello della culturagenerale. Tra gli altri suoi pregi, è superficiale, non sa parlare in pubblico (intendendosi per pubblico assembramenti di persone da una in su) - ecco perché la scelta del blog -, è pigro ed incostante - ecco perché il blog non durerà. Archivi
Aprile 2024
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