Into the Wonderland
  • Home
    • chi siamo
  • CINEMA
    • HOLLYBLOOG: cosa c'è da vedere >
      • 28th AFRICAN, ASIAN AND LATINOAMERICAN FILM FESTIVAL
      • AFRICAN, ASIAN AND LATIN AMERICAN FILM FESTIVAL 2017 IN MILAN
      • FAI BEI SOGNI
      • Il condominio dei cuori infranti
      • Cafè Society
      • un padre, una figlia
    • SEGNI DI CINEMA
    • FACE OFF - DUE FACCE DI UN CRITICO
  • VIAGGI
    • Un po' di PORTO...
    • CHEIRA A LISBOA
    • LONDRA LOW COST
    • VIAGGI OFF LINE >
      • QUE VIVA MEXICO!
      • CUBA EN VIVO
    • GUIDA ALLE SPIAGGE DI CRETA OVEST
    • LA COSTA DEGLI ETRUSCHI
    • UN'ESTATE FAI-DA-TE A MAURITIUS
    • UN SALTO NEL BALTICO: Lituania, Lettonia, Estonia
    • TENERIFE NORTE: una guida di viaggio
    • LIONE E LA FESTA DELLE LUCI
    • IRLANDA SETTENTRIONALE >
      • IRLANDA SETTENTRIONALE: INFORMAZIONI PRATICHE
      • IRLANDA DEL NORD: DIARIO DI VIAGGIO
    • NAPOLI, LA CITTA'-TEATRO >
      • NAPLES: THE THEATRE CITY
    • Cornovaglia e Inghilterra del sud-ovest >
      • Inghilterra del sud-ovest: Diario di viaggio
      • Inghilterra del sud-ovest: CONSIGLI DI VIAGGIO
    • ALL YOU CAN INDIA
    • VALENCIA
    • Wandering into the Wonderland >
      • MAUA: the open air Museum of Augmented Urban Art in Milan
      • AUTUMN IN LIGURIAN RIVIERA DI LEVANTE
      • AUTUMN IN CINQUE TERRE
  • FOTO
    • ALL YOU CAN INDIA
  • HAPPY HOUR
    • HAPPY ENGLISH HOURS
  • CUCINA
    • Il pranzo della domenica
  • BLOG NOTES
    • I POST DI BLOG NOTES: teatro, musica, libri, graphic novel, mondo e società >
      • MIA 2018. A critical ride through Milan Photo Fair
      • IMPRESSIONS D'AUJOURD'HUI: les gravures d'OLIVIA PAROLDI
      • The importance of being Earnest
      • Mia Photo Fair 2017 in Milan: a critical ride by an amateur fan
      • Trump and Taboos

BLOG NOTES

IL RISCATTO DELLA MATERIA

4/8/2017

0 Commenti

 

SOLO DIANA - Quadri e sculture di DIANA FORASSIEPI. Art Studio 38 Milano, fino al 15 aprile

Foto
Per chi conosce Diana Forassiepi, donna di raffinata, geometrica, quasi astratta eleganza, può essere sorprendente imbattersi nella sua pittura/scultura, così densa, materica, concreta, organica e apparentemente informe.
Quella della Forassiepi è infatti una ricerca coerente, costante, infaticabile che ha per oggetto la materia. Si stenta quasi a inquadrare le sue opere nella scultura, perché spesso di adagiano su fondi e perché il colore riveste in esse un’importanza fondamentale; eppure vanno oltre la pittura per la loro costante tensione a emergere dalla superficie, a tradire la bidimensionalità del quadro, per diventare altrettanto spesso degli oggetti a tutto tondo, autonomi e liberi nello spazio che li circonda.
Le composizioni si avvicinano e si apparentano a esperienze come quelle di Burri o dell’arte povera, e poverissimi sono i suoi materiali, strettamente aderenti alla poetica dell’object trouvé: pezzi di legno, metallo, conchiglie, carta, reti, pezzi di corda, a volte garze o catene. Eppure la materia bruta di partenza nelle opere di Diana non è mai abbandonata a se stessa, esposta nella sua nuda primigenietà.
L’azione dell’artista è sempre tesa, in uno sforzo quasi percepibile, al superamento della materia bruta, al suo riscatto.
Mi piace usare la parola ri-scatto perché contiene in sé contemporaneamente il senso della redenzione, dell’allontanamento da una condizione di colpa e di peccato, dell’elevazione, e nello stesso tempo quello del movimento, dello scarto, dell’azione che toglie la materia dall’inerzia per proiettarla in una dimensione nuova.
Questo riscatto viene operato dalla Forassiepi, a mio modo di vedere, secondo una duplice direttrice.
Una è quella del mito (a ben guardare, nel nome e nel cognome dell’artista sono già prefigurato sia il richiamo alla mitologia classica che quello sguardo che forza e passa al di là dell’opacità della materia). La materia delle sue opere appare infatti come quell’elemento primigenio che è sul punto di passare dall’inorganico all’organico, è la pasta iniziale da cui hanno origine le antropomitopoiesi, i miti sulla creazione umana: la terra, l’argilla, la polvere, fino a spingersi quasi al soffio vitale, cioè alla materia impalpabile che risveglia cioè che è inerte e senza vita alla dimensione dell’evoluzione e della vita. Ancora, è la cera delle ali mitiche, presenti in mostra, innestate multicolori su torsi ancora informi, quella materia plasmabile che permette di elevare (per poco) il terreno al celeste, la terra all’aria. A volte i suoi torsi sembrano dei prigioni, imbrigliati  e trattenuti da qualsiasi tentazione prometeica o tantalica.
Ma l’azione dell’artista si arresta prima di arrivare al mistero del logos. L’informe è sul punto di diventare forma e senso, la materia inorganica di diventare organica, ma il punto di passaggio non è ancora varcato. Nel mondo di Forassiepi non esiste ancora linguaggio, l’Aleph fecondatore, o la Parola, o il canto creatore non sono ancora stati pronunciati o articolati. Perfino i suoi libri esposti sono irrigiditi in una fissità materica che non permette di sfogliarli, di leggerli, ancora - o di nuovo, nel caso si voglia leggere il percorso al contrario, come un ritorno dell’organico all’inorganico, della forma al disfacimento nell’informe, della vita alla sua residualità materica – delle cose, degli oggetti muti nel loro inerziale, primordiale, afasico essere-nel-mondo.
La seconda direttrice del riscatto, ed è quella che ci fa amare l’opera di Forassiepi, è la bellezza. L’occhio con cui Diana guarda la materia è intriso di una profonda pietas, quasi un’empatia verso la sua debolezza, impotenza e caducità che la induce a donare bellezza e preziosità ai più umili dei materiali. Così legni, metalli, tele, vengono nobilitati da riflessi ramati, bronzei, aurei; colori intensi e puri (ma mai qualificabili come violenti, perché la violenza non è contemplata nel mondo di Diana), rossi brillanti, blu turchese e cobalto, intervengono a volte con una semplice strisciolina di carta a donare uno scatto di bellezza alla povertà della materia. Scintille e scie di colore che assomigliano ad angeli custodi gai, muti e indifferenti, che pure a volte capita illuminino di gratuita bellezza e di senso, per un momento, le nostre misere esistenze terrene.
 

0 Commenti

DONNE SULL'ORLO (DI UNA CRISI DI NERVI)

4/5/2017

0 Commenti

 

ROSALYN di Edoardo Erba, regia di Serena Sinigaglia, con Alessandra Faiella e Marina Massironi

Foto
Tutto ruota intorno a due donne. La trama sembra semplice: l’incontro tra Esther, scrittrice, intellettuale snob con qualche tentazione omosessuale, e Rosalyn, una ragazza delle pulizie ingenua e ignorante.
Ma Esther ha imboccato la porta rossa sbagliata, e niente e nessuno è come sembra.
A partire da un incontro apparentemente fortuito, le due donne vivono una giornata e una notte di (letterale) follia, rievocata distopicamente anni dopo da Esther in una stazione di polizia dove la verità viene gradualmente alla luce.
La Rosalyn del titolo è una sorta di caleidoscopio, personaggio coerente che pure cambia aspetto e colore in continuazione:  donna delle pulizie e ragazza alla pari, ingenua e finta ingenua, vittima di una sciagurata storia famigliare e abile manipolatrice, dormigliona e lettrice vorace, amante maltrattata e abusata e donna in cerca della propria autostima, assassina e poliziotta, oggetto del desiderio e proiezione dei sensi di colpa.
Erba gioca di nuovo col tema della coppia, virandolo qui sul tema del doppio e portando la vicenda verso uno scioglimento a effetto, che forse avrebbe invece avuto da guadagnare da un margine maggiore di ambiguità, e applicando un meccanismo drammaturgico già visto al cinema (devo mordere la tastiera per non citare titoli rivelatori, sperando di non aver già detto troppo), ma molto meno a teatro.
Si tratta di un espediente drammaturgico comunque generatore di senso, che attraversando progressivamente generi diversi, dalla commedia di strana coppia al noir e alla tragedia con deriva psico-metafisica, porta il testo molto più lontano rispetto allo spunto di partenza. Dirige Serena Sinigaglia (la fondatrice di Atir, che ha già curato le regie di diverse opere di Erba, come Nudi e crudi, Utoya, Italia anni dieci), che avendo a disposizione due attrici comiche come Alessandra Faiella e Marina Massironi, sfrutta accortamente nella prima parte tutti gli spunti umoristici (probabilmente non così palesi nel testo scritto), assecondando così le aspettative del pubblico, per spiazzarlo poi nell’evoluzione della storia.
Le due interpreti affrontano con coraggio le metamorfosi (psicologiche) a vista dei rispettivi personaggi, all’interno della scarna e allusiva scenografia bicroma di Maria Spazzi, muovendosi spesso in precario equilibrio davanti al vuoto sotto la CN Tower, o davanti alle Niagara Falls, o sul terreno accidentato della discarica fatale, su un pavimento metaforicamente disgregato sotto i loro piedi.
Pubblico soddisfatto: si ride, si rimane invischiati, ci si intriga, ci si inganna, ci si sorprende. 

0 Commenti

    Autore

    Mauro Caron possiede, tra i suoi molti talenti, quello della culturagenerale. Tra gli altri suoi pregi, è superficiale, non sa parlare in pubblico (intendendosi per pubblico assembramenti di persone da una in su) - ecco perché la scelta del blog -, è pigro ed incostante - ecco perché il blog non durerà.

    Archivi

    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Aprile 2015

    Categorie

    Tutto
    2MA NON2
    ADA
    AFGHANISTAN: ENDURING FREEDOM
    AFGHANISTAN: IL GRANDE GIOCO
    ALBICOCK
    AMERICAN WIDOW Di A. Torres E S. Choi
    ANTONIO SANT'ELIA
    Architettura
    ARIZONA
    Arte
    BERNARDO BELLOTTO
    BLACK BEAT MOVEMENT
    CANALETTO
    CANOVA/THORVALDSEN
    CESAR MORENO TRIO
    CIME TEMPESTOSE Di E. Bronte
    Cinema
    CONNECTIONS PROJECT
    COSIMO & THE HOT COALS
    COUS COUS KLAN
    CUBA
    DAL MARMO AL MISSILE
    DANILO REA
    DARWIN DAY
    DELITTO E CASTIGO
    DIANA FORASSIEPI
    DIMITRI GRECHI ESPINOZA
    DONALD TRUMP
    ESTONIAN VOICES
    FABIO VOLO
    FACCIO FUMETTI
    FIDEL CASTRO
    Fotografia
    FRANCESCA AJMAR
    FRANCESCO DE GREGORI
    FRANCESCO MESSINA
    FRANKENSTEIN
    FUGGIRE Di G. Delisle
    GABRIELE POLI
    GAUGUIN - L'ALTRO MONDO
    GAVINO MURGIA BLAST QUARTET
    Graphic Novel
    GUIDO CATALANO
    GUIDO SCARABOTTOLO
    HIGH LIGHTS
    IGLOOS Di Mario Merz
    IL COMMISSARIO SCHIAVONE
    IL GRANDE PRATO Di R. Grossi
    IL GUSTO DEL CLORO Di B. Vives
    IL RACCONTO DEL MOSTRO
    IL TRADUTTORE Di B. Goldstein Bolocan
    I MALAVOGLIA
    INCIDENTE NOTTURNO Di P. Modiano
    INGANNEVOLE E' IL CUORE PIU' DI OGNI COSA
    JAZZMI
    JAZZMI 2018
    JAZZMI 2019
    LA CLASSE
    L'AMICA GENIALE
    L'ARTE NEL CESSO Di F. Bonami
    LA SIRENETTA
    LA TERRA DEI FIGLI Di Gipi
    LA TRILOGIA Di G. Buzzelli
    LE CORREZIONI Di Jonathan Frazen
    Letteratura
    LIFE SIZE ACTS
    L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO
    L'IMPROVVISATORE 2 - L'INTERVISTA
    LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE
    LO STRANO CASO DEL DOTTOR JECKYLL E MR. HYDE
    L'ULTIMO CARAVAGGIO
    MARE CULTURALE URBANO
    MARZIO TAMER - PITTORE PER NATURA
    MAZE
    MIA PHOTO FAIR 2017
    MIA PHOTO FAIR 2018
    MICHELE DI TORO
    MI CHIAMO ANDREA
    MIELE Di I. McEwan
    MISTERIOSO. VIAGGIO NEL SILENZIO DI THELONIOUS MONK
    Mondo E Società
    Mostre
    Musica
    NON LASCIARMI Di K. Ishiguro
    NOTTURNI AL ROSETO
    NUMERO 11 Di J. Coe
    O DI UNO O DI NESSUNO
    OLIVIA PAROLDI
    OPEN MOUTH BLUES ORCHESTRA
    ORION TRIO
    OXALIS
    PAOLO SANGALLI
    PATIENCE
    PIRATI
    RAFFAELLO E L'ECO DEL MITO
    REFERENDUM COSTITUZIONALE
    RIVER'S RHAPSODY
    ROBERT DOISNEAU
    ROBERT DOISNEAU - PESCATORE D'IMMAGINI
    ROSALYN
    SGRIOB
    SMITH & WESSON
    SPEAKEASY JAZZ BAND
    SPUTERO' SULLE VOSTRE TOMBE Di B. Vian
    STEVE MC CURRY
    STORIE DELLA TUA VITA Di T. Chang
    Teatro
    Televisione
    THE FLICK
    THE KITCHEN SWING BAND
    TRASCENDI E SALI
    TRUMP E IL VOTO ALL'ONU
    TRUMP E LE PAROLE PROIBITE
    UMBERTO SEVESO
    UNA SERIE DI STRAVAGANTI VICENDE
    UNTRADITIONAL
    #USCITA
    VIVIAN MAIER
    WOODY GIPSY BAND
    ZATAR

    Feed RSS

Fornito da Crea il tuo sito web unico con modelli personalizzabili.
  • Home
    • chi siamo
  • CINEMA
    • HOLLYBLOOG: cosa c'è da vedere >
      • 28th AFRICAN, ASIAN AND LATINOAMERICAN FILM FESTIVAL
      • AFRICAN, ASIAN AND LATIN AMERICAN FILM FESTIVAL 2017 IN MILAN
      • FAI BEI SOGNI
      • Il condominio dei cuori infranti
      • Cafè Society
      • un padre, una figlia
    • SEGNI DI CINEMA
    • FACE OFF - DUE FACCE DI UN CRITICO
  • VIAGGI
    • Un po' di PORTO...
    • CHEIRA A LISBOA
    • LONDRA LOW COST
    • VIAGGI OFF LINE >
      • QUE VIVA MEXICO!
      • CUBA EN VIVO
    • GUIDA ALLE SPIAGGE DI CRETA OVEST
    • LA COSTA DEGLI ETRUSCHI
    • UN'ESTATE FAI-DA-TE A MAURITIUS
    • UN SALTO NEL BALTICO: Lituania, Lettonia, Estonia
    • TENERIFE NORTE: una guida di viaggio
    • LIONE E LA FESTA DELLE LUCI
    • IRLANDA SETTENTRIONALE >
      • IRLANDA SETTENTRIONALE: INFORMAZIONI PRATICHE
      • IRLANDA DEL NORD: DIARIO DI VIAGGIO
    • NAPOLI, LA CITTA'-TEATRO >
      • NAPLES: THE THEATRE CITY
    • Cornovaglia e Inghilterra del sud-ovest >
      • Inghilterra del sud-ovest: Diario di viaggio
      • Inghilterra del sud-ovest: CONSIGLI DI VIAGGIO
    • ALL YOU CAN INDIA
    • VALENCIA
    • Wandering into the Wonderland >
      • MAUA: the open air Museum of Augmented Urban Art in Milan
      • AUTUMN IN LIGURIAN RIVIERA DI LEVANTE
      • AUTUMN IN CINQUE TERRE
  • FOTO
    • ALL YOU CAN INDIA
  • HAPPY HOUR
    • HAPPY ENGLISH HOURS
  • CUCINA
    • Il pranzo della domenica
  • BLOG NOTES
    • I POST DI BLOG NOTES: teatro, musica, libri, graphic novel, mondo e società >
      • MIA 2018. A critical ride through Milan Photo Fair
      • IMPRESSIONS D'AUJOURD'HUI: les gravures d'OLIVIA PAROLDI
      • The importance of being Earnest
      • Mia Photo Fair 2017 in Milan: a critical ride by an amateur fan
      • Trump and Taboos