IL FORNO DI NONNA PALLINA Piazza XX Settembre 35, Lecco Prezzo: 5 euro Ambiente
Il Forno di Nonna Pallina, un franchising presente anche in altre città (come Monza, Merate, Nerviano, Colico), affaccia i propri tavolini direttamente sulla piazza principale di Lecco, la centralissima piazza XX settembre, a ridosso del centro storico e di fronte al centro espositivo del Palazzo delle Paure. Il locale è lungo e stretto, quasi interamente occupato dal bancone di vendita, ma si sta volentieri all'aperto. Il lago non è in vista - subito dietro l'angolo - ma i tavolini del Forno sono un punto di vista ideale e piacevole sul passeggio cittadino. Cosa c'è da mangiare e da bere Si può dire aperipizza? O pizzaperitivo? Perché questo comunque è quello che propone il Forno. Oltre ad offrire colazioni al mattino, alla croissanterie, alle pizze e alle pinse (una variante della pizza di origini antichissime, con un impasto di farine miste che comprendono anche riso e soia, con meno lievito e più acqua rispetto alla più conosciuta cugina), infatti, il Forno si trasforma all'ora deputata in un aperibar. Poco o nulla servito al tavolo: si ordina e si ritira tutto al bancone e poi ci si accomoda ai tavolini esterni. L'aperitivo comprende oltre alla bevanda prescelta un gustoso assortimento di pizze e pinse, in almeno una mezza dozzina di varianti con differenti farciture (bresaola, verdure fresche e grigliate, formaggi, gorgonzola, funghi, ecc.), che viene servito a tocchetti (e senza posate) su una sottile lastra di pietra scura. Giudizio Un aperitivo da Nonna Pallina non sostituisce una cena, ma è uno spuntino sfizioso che solletica il palato, ad un prezzo onestissimo. Inoltre è un ottimo pretesto per passare una mezz'ora a guardare il passeggio in una delle principali e più animate piazze di Lecco, a due passi dal lungolago. Servizio spartano e fai-da-te, ma la ragazza al bancone è svelta e dall'aria amichevole.
0 Commenti
Ambiente
Il Bar Tender di piazza Morbegno (di cui abbiamo già parlato in precedenza) è ripartito senza troppe remore dopo il lockdown per il maledetto Coronavirus. Nell'impossibilità di riallestire il ricchissimo buffet che caratterizzava i suoi happy hour, il Bar Tender si è riorganizzato di conseguenza, e chi apprezzava i suoi apericena non rimarrà deluso. La stagione estiva consente inoltre al locale di sfruttare lo spazio esterno, e al consueto dehors si aggiunge anche qualche tavolino lungo i marciapiedi. E' consigliabile prenotare prima, anche per aggiudicarsi i posti migliori, affacciati sulla movimentata piazza di Nolo (cioè il distretto a Nord di Loreto) che ospita anche diversi altri locali. Ci si accomoda quindi ai tavolini, distanziati e disinfettati dopo ogni utilizzo; dopodiché sarà il buffet a venire da voi e non voi ad andare al buffet. Il personale di servizio passa infatti continuamente tra i commensali ad offrire in abbondanza cibi caldi e freddi, fino alla completa sazietà. Cosa c'è da mangiare e da bere Ottimi i drink (noi siamo stati sul classico con Spritz e Negroni, ma la scelta di cocktail e birre è ampia). Il giro dei cibi inizia in genere con tramezzini, pizzette e affettati e formaggi, seguiti da primi caldi come pasta col pesto e gnocchetti al pomodoro, per passare poi a molte pietanze di carne e verdure come vitello tonnato, roast-beef con la rucola, cotolette impanate, costine, coppa, melanzane, diversi tipi di patate, ecc. Quando siete a posto con il salato, non andatevene; dopo un opportuno cambio di piatto ci sono ancora i dessert, come macedonia di frutta fresca e tiramisù. Giudizio Andare al Bar Tender è sempre un piacere: gradevole la collocazione in un quartiere che negli ultimi anni si è sempre più vivacizzato e su una piazzetta dove sferragliano i tram e passano le biciclette; ottima e davvero soddisfacente l'offerta di cibi e bevande; veloce e cortese il servizio (anche se qualche volte abbiamo fatto fatica a capire cosa ci veniva offerto da camerieri stranieri e con la mascherina davanti alla bocca...), e encomiabile la buona volontà nel riprendere l'attività organizzandosi per offrire il migliore servizio in tutta sicurezza. Ambiente
Biblyou è situato all'interno della biblioteca “Il Pertini”, una biblioteca molto ricca e moderna che merita una visita, in posizione centralissima a due passi da piazza Gramsci. Il locale è arredato con gusto in stile minimal con i colori bianco, nero e verde e nella bella stagione è possibile anche prendere l'aperitivo su una bella terrazza al coperto affacciata su via Frova. Cosa c'è da mangiare e da bere L'aperitivo viene servito al tavolo accompagnato da vassoi con un bell'assortimento di pietanze che cambiano di sera in sera. Nel nostro caso oltre alle classiche patatine, noccioline salate, olive e nachos con una salsa con il giusto grado di piccante, c'erano delle ciotoline di pasta al pomodoro, pizzette, bruschette con il patè di olive, tramezzini, grissini, bologna, salame e formaggio. Buoni i cocktail tra cui il centenario Negroni, l'immancabile Spritz e lo Hugo (con prosecco, sciroppo, cannella e lime). Giudizio Esperienza positiva, buon rapporto qualità prezzo, non proprio un apericena ma un gradevole aperitivo rinforzato. Nelle serate di mercoledì, giovedì e venerdì potete approfittare dell'orario prolungato (fino alle 22) per visitare la biblioteca con un amplissima dotazione di libri, riviste, dischi, film e fumetti. C'è davvero da passarci delle ore. In alcune sere ospita iniziative anche in collaborazione con la biblioteca. Comodo da raggiungere sia con i mezzi (tram 31) che in auto, visto che vicino c'è un ampio e comodo parcheggio. AMBIENTE
Il Pizzicotto si trova in una zona non particolarmente vivace o caratterizzata di Monza, in posizione un po' defilata nel quartiere di San Biagio. Prima dell'ingresso, aperto verso l'esterno, c'è un piccolo atrio triangolare con panchette e un acquario. Nel locale lungo e stretto predominano i toni del bianco delle pareti e degli arredi e il rosso mattone dei pavimenti. Sul retro c'è un altra stanza in un dehors coperto. COSA C'E' DA MANGIARE E DA BERE L'aperitivo viene servito al tavolo. I cocktail da noi provati erano abbastanza ben fatti. Da mangiare vengono serviti due vassoi: il primo freddo con crostini con salse e con carciofini, mortadella arrotolata ripiena di pesto, una verdurina fresca di fagioli e altre verdure; il secondo invece caldo con piccoli pezzi di salsiccia in sugo di pomodoro, riso pilaf e verdure lessate e un po' insipide. Alla fine arrivano anche, un po' soli e tardivi, dei rotolini di pasta sfoglia e prosciutto. GIUDIZIO Il locale è forse un po' freddo, ma il servizio è molto cortese; tutto sembra preparato al momento e l'impiattamento è semplice ma curato. Gli apetizer freddi sono gradevoli, forse più adatti alla stagione calda; giustamente vengono seguiti dalle pietanze calde, ma le mini salsicce sono l'unica cosa con sapore in un vassoio occupato per due terzi da riso bianco e verdure lesse. Noi abbiamo pagato circa 7 euro con un coupon, che è un prezzo adeguato; se il prezzo ufficiale dovesse essere realmente di € 10, risulterebbe decisamente eccessivo in rapporto alla posizione e alle caratteristiche del locale e all'offerta gastronomica. Il Pizzicotto è anche pizzeria con giropizza. Ambiente
Sullo spigolo un po' parigino di una casa tra via Carducci e via Magenta, nelle vicinanze della stazione di Cadorna, dell'Università Cattolica, del Teatro Litta, di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo, il Bar Magenta sta lì da oltre cent'anni. Che si vedono (ancora) anche nell'interno liberty, dove ci sono ancora il grande bancone centrale di legno e ottone, le credenze, parte del mobilio originale. Difficile distinguere a colpo d'occhio cosa è originale e cosa è stato aggiunto o sostituito, in stile: un grande orologio dal fregio dorato, le lampade stile art deco, i tavolini in legno e marmo verde, le affiche di pubblicità vintage. Tuttavia atmosfera e fascino sono assicurati e ai tavoli sembra di sentire l'eco di tante storie passate di lì... Intorno ai tre lati, all'esterno, sul marciapiede, un buon numero di tavolini, quasi sempre disponibili, anche nelle stagioni fredde, per chiacchierare e sorseggiare qualcosa anche nell'aria umida e fredda di Milano; ma negli orari di punta non è poca nemmeno la gente che staziona in piedi di fronte all'ingresso, calici bicchieri e boccali in mano. Da mangiare e bere Il buffet è nella parte retrostante del locale, verso la curva del bancone elittico più lontana dall'ingresso. Abbiamo trovato un'insalata di wurstel e crauti, insalate di farro, insalata russa, della pasta fredda al pomodoro e al pesto, delle gustose polpettine, della polenta con verdure, ecc. Stranamente assenti salumi e formaggi; c'è invece frutta e qualche dolce, come ciambella e strudel. Credo ci sia una buona scelta di birre; noi abbiamo bevuto un Negroni e uno Spritz, di qualità diciamo non eccelsa. Giudizio L'ambiente è affascinante, il Magenta ha saputo mantenere la sua aura, un po' milanese un po' parigina, senza per questo diventare ruffiano. L'offerta dell'happy hour non è all'altezza dell'atmosfera e della fama e i bagni sono malmessi, ma vale la pena di venirci comunque per respirare un pezzo di storia milanese. Prezzo sotto la soglia psicologica dei 10 euro (9,5); giusto, considerando la posizione e il carattere del locale. AMBIENTE
Le officine si affaccia sul lago di Garlate e sulla strada che percorre la sponda est del lago, a un paio di chilometri dal centro di Lecco.L'edificio che lo ospita, preceduto da un piccolo parcheggio in cortile, è un grande capannone, probabilmente costruito ad uso industriale. Il locale si trova al primo piano (cui si accede da una rampa senza gradini) e si articola in vari ambienti: una zona ristorante più sobria e tranquilla (cucina italiana e sushi restaurant), un grande ambiente in stile bar (soppalcato) e tra i due una sorta di ampio corridoio dove è posizionato il buffet. Il bar è fiancheggiato da un bel banco colorato e illuminato; dal soffitto pendono decine di modelli di aeroplano di varia dimensione e sulla parete di fondo si aprono due grandi finestroni panoramici che guardano verso il lago e le alture retrostanti, e che d'estate si possono spalancare, creando, in mancanza di posti effettivamente all'aperto, un effetto terrazza sul lago. Le porte sono grandi portelloni di metallo scorrevoli. L'ambiente è gradevole, informale al punto giusto, frequentato da una clientela prevalentemente giovane. Musica rock in sottofondo, ma ad un volume che non disturba la conversazione. L'happy hour è tra le 18.30 e le 21 (ma il locale offre anche altre proposte, come brunch, dj-set, ecc.). COSA C'E' DA MANGIARE E DA BERE La lista delle bevande offre una buona scelta di birre e cocktail creativi, alcolici e analcolici, alcuni con ispirazione orientaleggiante e uso di sakè. Noi abbiamo bevuto un Pomgranata, long drink a base di gin, prosecco e succo di melograno, e un analcolico con succo d'ananas, soda e lime, entrambi decisamente piacevoli. Il buffet offre una buona selezione di verdure, come pomodori secchi, insalate di fagioli, zucchine condite, insalata di melanzane, ecc.; inoltre si sono vari tipi di salumi dall'aspetto nostrano (la pancetta veniva affettata al momento ed era quindi sempre fresca) e vari tipi di formaggi, freschi e stagionati che vengono proposti a dadini con a fianco la forma del formaggio cosi da sapere di cosa ci si sta servendo, da accompagnare con pane o focacce, oltre alla pizza. Essendo di fianco al lago, c'erano anche dei pesciolini marinati. Inoltre non mancano piatti caldi, come delle lasagne particolari, un risotto cremoso appena sfornato, uno spezzatino di carne con piselli, e la polenta. GIUDIZIO Il giudizio è largamente positivo: bella la collocazione lungolago, panoramica, originale l'ambientazione, buoni i cocktail e pregevole il buffet, con proposte non dozzinali e una gestione accurata. Un po' scarsa l'illuminazione sul tavolo del buffet, che rende difficile capire se ci si sta servendo ad esempio di ananas o di patate (erano le seconde...). La sala bar, adatta anche per feste, è più adatta a compagnie di amici piuttosto che a coppie; le tavolate numerose possono evitare di andare il buffet, visto che il buffet può andare da loro, servito su grandi assi di legno con un po' di tutto. Perfettamente adeguato il rapporto qualità e prezzo, per una proposta curata e di qualità. BERNI – Panetteria con cucina Via Paolo Sarpi Prezzo: € 10 L'AMBIENTE Berni vanta di essere aperto dal 1956, e alla panetteria (con un reparto dedicato ai dolci) affianca la possibilità di fermarsi a mangiare. Siamo a metà di via Paolo Sarpi, nel pieno della Chinatown meneghina, una delle vie (pedonali) più belle e più vivaci di Milano, dove si susseguono senza soluzione di continuità negozi cinesi (ce ne sono di divertenti e di sfiziosi) e italiani, con molte offerte, etniche o nostrane, anche per quanto riguarda la ristorazione. D'estate è possibile mangiare e bere ai tavolini all'aperto su via Lomazzo, alcuni dei quali in un piccolo gazebo vetrato sulla pedonale via Sarpi e quindi utilizzabili anche nelle altre stagioni. All'interno locale lungo e stretto, con lungo bancone di vendita su un lato e muri con mattoni a vista. COSA C'E' DA MANGIARE E DA BERE Il buffet freddo offre varie portate come insalate di riso e di farro e riso e cozze, calamari, polpettone, salatini, tranci di torte salate con varie farciture, pizzette e focacce farcite, sfoglie di pollo fritto, bruschette e salsine e anche qualche dolce (torte alla crema, croissant a tocchetti, pane con l'uva). Da bere il classico spritz e una scelta di vini. GIUDIZIO Abbiamo provato il Berni in un'occasione particolare, mentre era in corso Jazz in Sarpi; quindi da verificare prezzi e orario (nel nostro caso l'apertura è stata prolungata in serata). Di conseguenza, servizio un po' in affanno per far fronte all'afflusso straordinario e qualche dettaglio da sistemare. Soddisfacente l'offerta del buffet, nella norma lo spritz e prezzo medio-alto. Il Berni è comunque in una posizione strategica a metà di via Paolo Sarpi, ed è un buon posto per fare sosta durante lo shopping a Chinatown se riuscite a resistere alle tentazioni esotiche – a volte stuzzicanti a volte inquietanti - dei ristoranti e dello street food cinese. NO LO SO Via Varanini 5 Milano Prezzi: a partire da 8 euro Orario: 18-21.30 Cosa c'è da mangiare e da bere Il buffet offre qualche portata calda, come lasagne, pasta o patate al forno, poi molte verdure cotte e crude, insalate (buona quella al farro insaporita col pesto), cous cous, crauti, focacce e pizzette. Grande scelta per vegetariani e vegani. Sotto i neon rosati, alcuni condimenti rossi assumono suggestive colorazioni psichedeliche insieme attraenti e inquietanti. Lista dei cocktail classici molto lunga e completa (ma sul menù non sono indicati gli ingredienti); in più alcuni creativi cocktail della casa, spesso con la presenza di frutta, alcuni dei quali (giocando con la gay friendness del locale) dai nomi impronunciabili, come Anal o Succhi. Negroni e Spritz ci sono sembrati un pochino leggeri. Ambiente Il nome gioca spiritosamente sulla sua collocazione nel distretto di tendenza di NoLo (North Loreto): il locale si affaccia infatti su una traversa di viale Monza, tra Pasteur e Rovereto, in una zona ricca di forti concorrenti come Bar Tender, Il Tempio d'oro, Ghe Pensi Mi. Tra il marciapiede e l'ingresso, nella bella stagione, ci si può sedere su qualche tavolino all'aperto, tra le bandiere arcobaleno e le piante che contornano la vetrina. Altrimenti ci si accomoda all'interno: uno stanzone con un lungo bancone su un lato e fitti ma comodi tavoli di varia dimensione. Pareti giocate sui toni del grigio, del rosa e di un acceso verdeazzurro, arredate con esposizioni di quadri, in genere dai colori sgargianti (quando siamo andati noi le opere psichedeliche erano ispirate agli omini di Keith Haring); in mezzo alla sala un manichino in abiti da dark queen e sul soffitto tubi di neon intiepiditi da una sfumatura rosata. Trattandosi di un locale gay friendly, la clientela, mediamente piuttosto giovane, è assortita, con qualunque combinazione sessuale di coppie e gruppi, in un'atmosfera rilassata e simpatica. Sono ammessi anche i cani. Buona in generale la play list musicale, anche se bisogna dire che l'acustica del locale è un po' rumorosa. Il locale offre anche serate di giochi da tavola, dj-set e brunch. Giudizio Buffet abbastanza sfizioso (non esattamente per carnivori, ma adattissimo per vegetariani e vegani), giocato su condimenti particolari e molto uso delle verdure. Ambiente informale, moderno e rilassato (sull'ingresso campeggia anche uno striscione con la scritta “Restiamo umani. Mai con Salvini”, che non guasta mai). Giusto il rapporto qualità-prezzo. LEVEL Via Forlanini 71 Desio Prezzi: a partire da 10 euro Cosa c'è da mangiare e da bere Il buffet non offre piatti caldi, ma sono presenti due tipi di pasta fredda e insalata di riso. Inoltre tante verdure, sia crude che cotte, polenta e patate, pomodoro e mozzarella, bruschette e nachos con scelta tra un tris di salse, pizzette, tartine e foccaccine, formaggio, salame dolce e piccante, mortadella. Per concludere, qualche torta tipo ciambella e crostata e un po' di frutta fresca. Da bere oltre ai drink tradizionali una lista di cocktail particolari, alcolici e analcolici, e alcuni gin tonic particolari. Ambiente Situato in una zona periferica di Desio, ma non lontano dalla Villa Tittoni, il Level offre un ambiente interno abbastanza elegante con una veranda vetrata che dà sull'esterno. Nella bella stagione, il locale si allarga al cortile antistante: isolato dall'esterno da siepi e ingentilito da qualche pianta e da file di lampadine che si accendono dopo il tramonto, il dehors è uno spazio gradevole e, pur non grandissimo, adatto anche per compagnie e per festeggiamnti. Clientela abbastanza giovane e di mezza età. Giudizio Abbiamo provato tutti i cocktail analcolici e un Caribbean Cooler, ma i drink in generale non ci hanno entusiasmato. Il buffet non brilla per l'originalità, ma c'è di che sfamarsi sostituendo una cena tradizionale. Un po' altini i prezzi (si parte da 10 euro per la maggior parte dei drink, ma alcuni costano di più) considerata l'offerta e la collocazione del locale. CACAO Via Carducci 43, Sesto San Giovanni Prezzo: 10 euro Location Il Cacao si trova a poche centinaia di metri dal confine con Milano, ma nello stesso tempo è in una delle zone di Sesto più densamente pregne della storia della città (oltre che in una zona ricca di occasioni di ristorazione, di cultura e di intrattenimento). Il contesto urbano non è particolarmente accattivante, ma nel giro di pochi passi si passa da una delle più grandi dimore storiche dell'hinterland (la secentesca Villa Torretta, oggi hotel a 4 stelle), al maestoso Carroponte costruito quasi 100 anni fa dalla Breda, oggi una delle migliori location italiane per la musica dal vivo all'aperto, alle lapidi dei caduti e dei deportati sestesi durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza, allo spazio culturale polifunzionale del Mil, alla street art contemporanea (con, tra l'altro, un singolare grande murales interamente dedicato ad Armando Cossutta, che prima di diventare deputato, senatore, fondatore di Prc, ecc. fu segretario cittadino del Pci a Sesto all'età di 19 anni...). Ambiente Entrando nel locale ci si lascia alle spalle le memorie storiche per entrare in un ambiente raffinato ed elegante, dipinto e arredato con le diverse nuances (in omaggio al nome) del marrone e del giallo, con un design moderno ma con una vena vintage. Tavoli e sedute di diverse fogge (evitate le sedie con la parte inferiore piena, pesanti e difficili da gestire), dimensioni e altezze, ma tutto coerente e coordinato. La luce è fornita da enormi lampadari di forma geometrica e da lampade a piantana; finito l'orario del buffet le luci si abbassano e creano un'atmosfera soffusa. Il bancone del buffet è situato in posizione centrale, e permette che gli si giri intorno per servirsi comodamente di tutto. Molto bello anche il dehors sul retro: gli allestitori hanno trasformato uno squallido cortile circondato da muri ciechi grazie a tendaggi, comodi arredi da esterno, una fitta cortina di bambù tutto intorno e una sapiente illuminazione, in modo da dare l'impressione di trovarsi in una confortevole oasi di una giungla urbana anziché nella periferia sestese. Unici nei a nostro favore, una musica per lo più elettronica non proprio di nostro gusto e la rumorosità complessiva dell'ambiente. Cosa c'è da mangiare e da bere L'offerta è molto ampia sia dal punto di vista delle bevande (cantina con molte etichette interessanti, cocktail sia alcolici che analcolici con frutta, ecc.) che del cibo: quella del Cacao è una vera e propria apericena, che offre focacce, tartine, affettati e formaggi, verdure fresche o cucinate, diversi tipi di pasta calda e fredda, diversi risotti, cous cous, insalate di farro e altri cereali, diverse pietanze con salsicce, cotolette impanate, carne in umido, contorni, ecc., per finire con frutta fresca e crostata alla marmellata. Nulla per cui strapparsi i capelli, ma un'abbondanza e una varietà davvero notevoli, e tutto di livello abbastanza buono. Il venerdì sera, poi, dalle 23, si aggancia la serata Wonka; sempre compreso nel prezzo, si può approfittare di un ulteriore buffet di dolci con profiteroles di vari tipi, tiramisù e torte. Giudizio Il giudizio è complessivamente ottimo, per l'eleganza del locale e l'abbondanza e la varietà dell'offerta all'apericena, ad un prezzo competitivo. Efficace anche il servizio, che provvede al rifornimento continuo del buffet e allo sbarazzo dei tavoli (i piattini a disposizione sono piccoli e quindi sono necessari diversi viaggi per assaggiare la varietà dei cibi offerti). Il locale dispone sia di tavolini per coppie per una serata con una vena romantica, sia grandi tavoli per le compagnie più numerose, che permette di utilizzarlo anche per feste (compleanni, addii al celibato/nubilato) ed altri eventi. La sua posizione ai margini di Sesto e nella vicinanza dell'incrocio tra i confini comunali lo rende inoltre facilmente e immediatamente raggiungibile anche da Milano, Monza, Cinisello e Bresso (con ampia possibilità di parcheggio nelle vicinanze, che si riduce un po' in occasione degli eventi organizzati al Carroponte). Soprattutto nel fine settimana, è molto affollato, con code all'esterno, quindi è consigliabilissimo prenotare. In genere si formano due turni, uno in orario aperitivo e uno in orario cena, ma entrambi con la stessa ricca offerta a buffet. Più o meno alle 22.30 il buffet viene smantellato, le luci si abbassano, e si può tirare comunque tardi in una piacevole atmosfera da lounge bar. |
Be happy!Bere un buon cocktail e scegliere qualcosa da mangiare in un buon buffet è divertente e decisamente meno dispendioso di una cena al ristorante. Archivi
Luglio 2020
Categorie
Tutti
|